Pomodoro da industria, al nord rese sotto la media

pomodoro da industria
Raccolto oltre il 60% del prodotto. Le alte temperature di giugno e inizio luglio hanno determinato caduta dei fiori. Molto alto il grado Brix

Primo bilancio in chiaroscuro per il pomodoro da industria nel bacino del Nord Italia. L'Oi pomodoro da industria ha fatto il punto durante un incontro con l'assessore all'Agricoltura della Regione Emilia-Romagna Alessio Mammi.

I trapianti sono stati abbastanza lineari e l’omogenea distribuzione temporale della fase di messa a dimora delle piantine ha creato le condizioni per una raccolta e una trasformazione ottimale - si legge in una nota dell'organizzazione. Ma se negli ultimi due anni sono state le piogge e le alluvioni a generare difficoltà, quest’anno sono state le anomale e persistenti alte temperature di giugno e inizio luglio a mandare in sofferenza le piante, causando la caduta fiorale e determinando rese in campo inferiori alle attese.

In base ai dati che l’Oi Pomodoro rileva ed elabora settimanalmente per tutto il Nord Italia, il pomodoro consegnato alle industrie a domenica 7 settembre è pari al 60,52% del quantitativo contrattato per la campagna 2025. Molto inferiore a quanto si attendeva dalle superfici raccolte finora.

Le rese quindi, per il momento, sono inferiori alla media storica quinquennale dell’areale (più di 73 t/ha), probabilmente fra le 60-70 t/ha. La nota positiva della campagna 2025 è nella qualità: ottima, con un grado brix 5,15 che è stato per tutte le settimane di raccolta al di sopra del valore massimo mai registrato. Se le condizioni climatiche di settembre saranno ottimali, si prospetta la possibilità di migliorare le rese.

Le sfide della filiera del pomodoro da industria

Dopo aver presentato i dati della campagna il presidente dell’Oi Pomodoro da Industria Nord Italia Giuseppe Romanini ha sottolineato che «sono numerose le sfide che la filiera del pomodoro da industria deve affrontare per mantenersi al primo posto nel mondo per qualità e sostenibilità».

Romanini ha quindi presentato alcuni temi di attualità, che sono stati oggetto del dibattito che si è sviluppato con l’assessore Mammi.

  1. Problema della disponibilità idrica e di investimento in infrastrutture di stoccaggio sul territorio.
  2. Difesa fitosanitaria: il progressivo impoverimento di presidi fitosanitari utilizzabili a causa delle normative europee e la necessità di disporre di alternative efficaci e sostenibili.
  3. Ricerca e sperimentazione: ricerca di varietà di pomodoro adatte al territorio in risposta ai cambiamenti climatici.
  4. Rapporti commerciali internazionali: necessità del rispetto del principio di reciprocità sia per gli standard sulla sostenibilità sia per i dazi commerciali per i prodotti importati da altri paesi produttori.
  5. Pac: preoccupazione per la proposta della commissione Ue per la nuova Pac 2028-2034 per la riduzione delle risorse e per l’istituzione di un fondo unico per le politiche agricole e le politiche di coesione, a cui si aggiunge la preoccupazione per il mantenimento e rafforzamento dello strumento dell’Ocm ortofrutta.
Pomodoro da industria, al nord rese sotto la media - Ultima modifica: 2025-09-11T18:30:08+02:00 da Redazione Terra e Vita

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