La Corte d’Appello di Catania ha confermato il risarcimento danni a carico di un produttore e di un vivaista di Ragusa per la riproduzione illecita di pomodori protetti da privativa comunitaria. Il reato è stato prescritto, ma resta la condanna economica
La Corte d’Appello di Catania ha confermato la condanna al risarcimento danni per un produttore e un vivaista della provincia di Ragusa, colpevoli di aver riprodotto illegalmente varietà di pomodori protette da privativa comunitaria tramite tecniche vietate. La denuncia, presentata dalla società titolare dei diritti con il supporto dell’Aib, ha portato all’intervento della Guardia di Finanza e al processo per violazione della proprietà industriale.
In primo grado, gli imputati erano stati condannati a otto mesi di reclusione, una multa di 10.000 euro e un risarcimento di 80.000 euro, oltre a 20.000 euro di spese legali. La Corte d’Appello ha confermato il risarcimento, ma il reato è stato dichiarato prescritto.
L’Aib ha accolto positivamente la sentenza, sottolineando i rischi fitosanitari e i danni economici derivanti dalla riproduzione illecita, che costituisce anche concorrenza sleale a danno di chi opera nel rispetto della legge.
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