Ricorrenza festeggiata in occasione della Giornata Internazionale delle Donne e delle ragazze nella Scienza e della serata d'apertura del festival della canzone
Per la Giornata Internazionale delle Donne e delle ragazze nella Scienza il ministero dell'Agricoltura celebra i cento anni del Crea Orticoltura e florovivaismo di Sanremo e il contributo delle donne nella ricerca scientifica. Fondata nel 1925 da Mario ed Eva Calvino, genitori di Italo Calvino, con Regio Decreto, la Stazione Sperimentale per la Floricoltura ha rappresentato un passo fondamentale nello sviluppo della ricerca agricola, contribuendo in modo significativo all'innovazione nei settori di competenza, occupandosi di ibridazione di rosa e garofano e più in generale accompagnando la ricerca necessaria ai floricoltori per sviluppare le loro colture.
In questo percorso, sottolinea ancora il ministero, "le donne del Crea, sin dai suoi albori, hanno giocato un ruolo essenziale, apportando con passione, competenza e determinazione un valore aggiunto alla ricerca scientifica e all'evoluzione del settore. La loro dedizione ha ispirato le nuove generazioni di ricercatrici, a perseguire con innovazione e impegno la sostenibilità in agricoltura, confermando la loro centralità nella scrittura della storia della scienza e del progresso".
Costanza e determinazione
«Il centro di ricerca di Sanremo si occupa di floricoltura da 100 anni e ha sempre accompagnato la ricerca necessaria ai floricoltori per sviluppare le loro colture. Le sfide per affermarsi nel proprio lavoro sono per tutti impegno costanza e determinazione. Le donne a questo - spiega la dirigente di ricerca Barbara Ruffoni in un contributo video diffuso dal Masaf su Fb - aggiungono la volontà di conciliare famiglia e attività di laboratorio. Un grande modello di riferimento è Rita Levi Montalcini ma per me personalmente è Eva Calvino che appunto ha lavorato nell'Istituto con grande dedizione e ha saputo conciliare un'ottima attività scientifica con la sua qualità di madre».
«Da poche donne pioniere della scienza adesso - continua Ruffoni - siamo già al 33%. È una percentuale bassa ma consolante. Sicuramente bisogna lavorare per quanto riguarda l'informazione e l'orientamento dei ragazzi e creare il loro interesse verso le scienze, verso l'ambiente, che sono le cose importanti che ci circondano».