Sull’attuale livello di presenza e diffusione delle tre sottospecie di Xylella fastidiosa in provincia di Bari l’Osservatorio fitosanitario della Regione Puglia, a seguito di un'ampia attività di monitoraggio condotta finora, ha fatto chiarezza con la pubblicazione di quattro Determinazioni del Dirigente (n. 91, n. 92, n. 93 e n. 94) con cui ha:
- ampliato o istituito per la prima volta le aree delimitate distinte per sottospecie;
- aggiornato la cartografia per la consultazione dei dati del monitoraggio indicando su mappa la posizione di tutte le piante campionate con il risultato delle analisi di laboratorio.
Tutto è consultabile sul sito www.emergenzaxylella.it della Regione Puglia.
Xylella nel Barese, intensa attività di monitoraggio
Come fa notare Infoxylella, dopo la Determinazione n. 29-2024 che istituiva la zona delimitata alla sottospecie multiplex (genotipo ST26) in agro di Santeramo in Colle (Ba) e la Determinazione n. 45-2024 che aggiornava la zona delimitata alla sottospecie fastidiosa (genotipo ST1) con epicentro nell’agro di Triggiano (Ba), sono seguiti tre-quattro mesi di silenzio su Xylella nonostante l’intensissima attività di monitoraggio portata avanti dal Servizio fitosanitario regionale. Nel frattempo il Servizio fitosanitario, dopo il campionamento e l’analisi di quasi 50.000 piante, ha acquisito un quadro più chiaro di una situazione complessa e ha reso noto la reale portata dei nuovi focolai. Adesso l’Osservatorio fitosanitario della Regione Puglia ha pubblicato le quattro Determinazioni del Dirigente che chiariscono la situazione attuale.
Area Triggiano-Capurso: meno estesa del temuto
L’area contaminata a est di Triggiano e Capurso sembra essere molto meno estesa di quanto in un primo tempo temuto. Le piante positive alla sottospecie fastidiosa ceppo ST1, agente della malattia di Pierce della vite, sono salite a 323, di cui circa 200 piante di mandorlo e un centinaio di viti, principalmente sui bordi dei vigneti (questa sottospecie non infetta l’olivo). Inoltre questa area sembra fermarsi ai margini del comprensorio di uva da tavola di Noicattaro e Rutigliano, dove finora tutte le analisi sono risultate negative. Un quadro del genere fa sperare nel successo di un programma di eradicazione rigoroso e tempestivo.
Area Santeramo: forse infezione più diffusa del previsto
Nell’area di Santeramo in Colle 230 su circa 10mila campioni analizzati sono risultati positivi.
La presenza della sottospecie multiplex ST26, che infetta il mandorlo e piante spontanee/ornamentali, deve essere ancora delineata nella sua estensione.
Tale estensione potrebbe essere parecchio più diffusa rispetto a quanto emerso finora.
Nuovo focolaio di pauca alla periferia di Bari
Nella periferia sud-orientale di Bari, in direzione della frazione di Torre a Mare, è stato individuato un focolaio della sottospecie pauca ST53, costituito da sei olivi e tre mandorli.
Nella stessa zona sono state ritrovate alcune decine di mandorli infetti dalla sottospecie multiplex ST26, lo stesso genotipo ritrovato a Santeramo in Colle, che non infetta la vite e, probabilmente, neanche l’olivo.
Xylella monitoraggio, tre sottospecie molto diverse fra loro
Infoxylella ricorda che le tre sottospecie presenti in Europa sono notevolmente diverse l’una dall’altra, sia per elenco di specie suscettibili sia per la gravità dei sintomi. Se la pauca è devastante sull’olivo, finora non si hanno evidenze che la fastidiosa ST1 sia in grado, nelle condizioni reali baresi, di sviluppare la malattia di Pierce. Si sa invece con certezza che la multiplex ST26, ritrovata nei mandorli di Santeramo in Colle e di Torre a Mare, è già presente da lunghissimo tempo in diverse aree dell’Unione europea senza però comportare gravi danni o epidemie distruttive.