Gilberto Santucci
Trattrici e operatrici che dialogano in cloud
Agricoltura 4.0: un modello messo a punto da Cefriel, l'incubatoio di idee creato dal Politecnico di Milano, aiuta gli imprenditori del comparto primario a valorizzare i dati. Un percorso di innovazione già adottato da SDF Group
Così la blockchain lega il pane al grano locale
“Alle origini del pane. Dal campo al panificio con la blockchain” è il progetto che cambia la filiera grano-pane. Lanciato a Bergamo con la collaborazione di Genuine Way e Cefriel consente al consumatore di verificare attraverso un QRCode l’origine, la qualità e la sostenibilità del pane a chilometro zero lombardo della filiera di “QuiVicino”
Quattro cantieri per cambiare l’agricoltura umbra
Qualità, aggregazione, semplificazione, digitalizzazione. Il nuovo corso dell’assessore dell’Umbria Roberto Moroni si concretizza con l’avvio di una fase operativa coagulata attorno a 4 direttici principali. E dopo lo sforzo per il recupero delle risorse dei Psr bloccate da Agea, Morroni raccomanda: «Non un solo centesimo resti inutilizzato»
La biodiversità e multiterritorialità dell’olio italiano
Quindici Regioni, 300 varietà, 186 etichette . L’Ercole Olivario mette insieme i mille pezzi del puzzle della produzione olivicola del Belpaese
Settemila euro per gli agricoltori colpiti dalla crisi CV 19. La...
Punta a dare un eccezionale e rapido sostegno agli imprenditori e alle piccole imprese agricole colpite dalla crisi e consente alle amministrazioni regionali in difficoltà di non disperdere i fondi dei Psr. L’europarlamento vota quasi all’unanimità e rilancia al rialzo la proposta del Commissario Wojciekowski
Next Generation EU, come verranno distribuite le risorse
Il Recovery Fund ora si chiama Next Generation EU, o anche European Recovery Instrument (EURI). È il cannone con cui la Commissione Ue intende rilanciare anche l’economia agricola dopo la pandemia. Riparte così anche il negoziato della Pac, ma le posizioni tra gli Stati membri rimangono distanti
«Senza cucina non c’è orto, ma nemmeno frutteto, stalla, cantina…»
Con il decreto aperture il 18 maggio inizia la fase 2 anche per ristoranti, locande, osterie, ma a che prezzo? Ne parliamo con Giorgio Barchiesi, conduttore televisivo, gastronomo e ristoratore In Umbria
«Covid 19 porta alla luce i nervi scoperti della nostra agricoltura»
Quel settore primario che ora è considerato almeno a parole strategico, è lo stesso che fino a pochi mesi fa soffriva per la necessità di risolvere da solo, lontano dai riflettori, crisi ricorrenti che hanno portato a un progressivo abbandono di risorse, invecchiamento dei conduttori e conflittualità. Ora secondo Enrico Bonari, professore emerito di Agronomia alla S.Anna di Pisa: «Serve un tempestivo salto di qualità nella capacità di progettare e realizzare i modelli di agricoltura sostenibile che più si addicono alle differenti realtà agro-ambientali». E il modo migliore per riuscirci è partire dalle competenze
Il Covid 19 e la sfida della “sostenibilità digitale”
L’emergenza coronavirus mette in luce alcune insostenibilità della nostra agricoltura. La più grave? La cattiva gestione del lavoro stagionale. Ma più che della mancanza di manodopera occorrerebbe preoccuparsi della carenza di competenze per cavalcare l’evoluzione tecnologica che sta caratterizzando il comparto primario mondiale. Tecnologie come cloud e IoT, Internet delle cose, sono ormai facili da implementare anche per realtà imprenditoriali medio-piccole.
All’agricoltura non servono braccia “rubate” ma cervelli che pensano
L’emergenza coronavirus e il perdurante lockdown mettono in evidenza il problema di una gestione inefficace del problema manodopera in agricoltura. L’aspro confronto politico tra i fautori di soluzioni come i corridoi verdi o i voucher trascura un aspetto fondamentale. Il comparto primario è in fase di upgrade verso la versione 4.0: serve formazione e competenza. E occorre dare dignità alla quota crescente di giovani chi hanno scelto questo percorso di crescita professionale