Ci siamo. Il conto alla rovescia per l’apertura del Sana 2019 sta per terminare, e a breve la Fiera di Bologna aprirà le sue porte al mondo del biologico.
Il 31° Salone internazionale del biologico e del naturale verrà inaugurato alle 9.30 di venerdì 9 settembre per chiudersi lunedì 9 alle 17. Quattro giorni intensi che, al di là dell’aspetto espositivo (60mila mq a disposizione di oltre mille espositori), saranno l’occasione per contatti con i buyer (provenienti da 30 paesi) e incontri divulgativi e di approfondimento.
«Il biologico italiano piace - ha ricordato Roberto Zanoni, presidente di Assobio in occasione della presentazione del Sana -. Piace all’estero (l’export cresce del 10%) ma piace anche al mercato interno (+5%).
Il consumo individuale italiano di bio è oggi di 50 €/hanno, lontano dai 300 € della Svizzera, ma in continuo aumento, così come il fatturato nazionale che ormai ha raggiunto i 2,3 miliardi di €».
A fianco dell’agricoltura convenzionale
Zanoni ha evidenziato che per assecondare la continuazione di questa crescita il biologico deve lavorare a fianco e non contro le associazioni dell’agricoltura convenzionale.
«Solo così - ha detto Zanoni -, lavorando assieme, si può puntare su un prodotto genuino, coltivato sostenendo la fertilità del suolo».
Quest’anno il Sana sarà ancora un’occasione ancora più speciale per il mondo del biologico grazie all’iniziativa “Dalla rivoluzione verde alla rivoluzione bio”, due giorni (5 e 6 settembre, Stati generali del biologico) di confronti ad altissimo livello chiamati a delineare le scelte strategiche per il futuro dell’agricoltura e di ambiti fondamentali come la sostenibilità, il rispetto ambientale e il corretto utilizzo delle risorse
Nuove opportunità da cogliere
«Il biologico non rappresenta più un settore di nicchia - ha detto la neo-presidentessa di FederBio Maria Grazia Mammuccini -. Il settore sta attraversando una fase cruciale ed è necessario fare il punto su come dobbiamo attrezzarci per cogliere tutte le opportunità che il biologico ci può fornire».
La Mammuccini ha ricordato che è basilare rafforzare la produzione agricola nazionale costruendo filiere di made in Italy bio.
«Il biologico - secondo la Mammuccini - deve crescere però senza fare gli errori del convenzionale che spesso ha cercato di rincorrere l’adozione del minimo prezzo, politica nella quale la nostra agricoltura, per le sue specifiche caratteristiche, parte già perdente».
Il Manifesto del Bio
Gli Stati generali del biologico si concluderanno con la redazione di un Manifesto del Bio 2030 in 10 punti, con il coordinamento scientifico di Angelo Frascarelli (presidente Advisory Board Rivoluzione Bio), che cercherà di delineare le linee strategiche di intervento nel biologico per i prossimi 10 anni.
Una fiera “plastic feee”
In collaborazione con Camst, zero plastica nei bar e nelle aree ristorazione della fiera. La plastica monouso verrà sostituita da vetro e materiali compostabili.
Ci sarà anche la possibilità di acquistare, a prezzi vantaggiosi, borracce da utilizzare per le “ricariche” (bevande naturali a base di succhi e di erbe). Grazie a questa scelta il Sana eviterà di buttare 10 tonnellate di plastica.
Questa iniziativa verrà poi estesa a tutte le manifestazioni che si terranno presso la fiera di Bologna. In questo modo la quantità di plastica risparmiata salirà a 350 tonnellate all’anno.