Nata nel 2006, oggi la Fattoria Cuore Verde è una piccola realtà biodinamica di circa 12 ettari (6 di seminativi e 6 di bosco) a conduzione familiare, che si trova in Casentino, in provincia di Arezzo, frutto della passione per un’agricoltura a impatto zero di Emanuele Tellini e Denise Giannelli.
«In controtendenza rispetto all’agricoltura convenzionale dove la monocultura ormai è quasi d’obbligo, si guarda con accanimento al lato economico e dove l’uomo vuole imporsi sulle leggi della Natura per ottenere sempre maggiori produzioni - afferma Tellini -, nella Fattoria Cuore Verde abbiamo cercato di creare una realtà agricola in grado di autogestirsi, sviluppare un equilibrio tra il mondo degli animali, dei microrganismi, della vegetazione, provando a creare una piccola realtà agroecologia».
Da questa volontà Tellini è partito introducendo pecore e capre non come animali da reddito ma soprattutto per poter disporre di letame per i cumuli biodinamici.
«Abbiamo iniziato cercando di non essere invasivi né distruttivi verso la boscaglia perché sapevamo che sotto di essa c’era un importantissimo mondo microbico assolutamente da preservare».
Non sono stati impiegati escavatori, aratri o altri mezzi invasivi che avrebbero permesso di ripulire e scassare tutto in maniera rapida, ma la boscaglia è stata trinciata. «In questo modo - ci spiega - volevamo dare al mondo microbico il tempo necessario per assimilare il materiale vegetale trinciato, sia con la formazione di cumuli biodinamici, dove la massa vegetale veniva trasformata in humus colloidale, sia attraverso il semi-interramento dei trinciati vegetali». Inizialmente la vigoria della boscaglia continuava a manifestarsi in maniera importante, ma attraverso costanti ripuntature e la distribuzione dei preparati biodinamici è stata piano piano depotenziata la vigoria vegetale boschiva a favore dell’insorgenza dei prati.
«Abbiamo introdotto da subito l’uso esclusivo del metodo biodinamico, usando i due preparati biodinamici 500 e 501 - afferma Tellini - e realizzandoci i cumuli biodinamici per formarci l’humus colloidale necessario a vivificare i terreni, applicando lavorazioni leggere, come delle ripuntature in profondità e delle ripuntature superficiali».
Una passione giovanile
Tellini è stato fin da giovane appassionato di antroposofia e biodinamica. Grazie a un corso formativo durato circa un anno, organizzato dall’istituto di formazione Apab, a Firenze, ha poi potuto migliorare la tecnica di applicazione del metodo biodinamico continuando a sperimentarlo nell’azienda “Cuore Verde”.
«Ero consapevole - ci spiega - che per ottenere alimenti di qualità, con alti valori nutrizionali, dovevamo riuscire ad avere un buon humus strutturato. Infatti soltanto attraverso l’humus possiamo permettere alle piante di vivere secondo Natura. Con i fertilizzanti, sia chimici che organici, non è possibile raggiungere i livelli di qualità che si possono ottenere con l’humus, perché i fertilizzanti si rendono disponibili in modo non sempre consono all’organizzazione naturale della pianta».
«Sempre per favorire l’innalzamento dei valori nutrizionali negli alimenti, oltre all’humus stabile nei terreni abbiamo iniziato a lavorare sul ritmo di inspirazione (al pomeriggio) ed espirazione della terra (al mattino). Abbiamo così iniziato da alcuni anni a sfruttare l’umidità che di notte e la mattina sale dal lago interno alla nostra Fattoria e bagna i nostri terreni. Infatti, se al pomeriggio noi lavoriamo superficialmente in maniera leggera il terreno, creando dei “canali di aria”, sfruttando l’”inspirazione della terra”, l’umidità della notte scende in profondità raggiungendo le radici delle piante. Questa umidità risulta sufficiente, non a portarmi le piante in una vigoria lussureggiante ma equilibrata evitando di riempirle d’acqua e soprattutto di riempire d’acqua i frutti».
Tellini ci spiega di essere così riuscito a produrre ortaggi con sapori e valori nutrizionali di alta qualità. Lo stesso vale per le piante aromatiche e officinali, nelle quali le componenti aromatiche e gli oli essenziali rappresentano una difesa immunitaria allo stress idrico. La sua sfida è stata quella di impegnarsi in agricoltura per produrre alimenti di qualità per la sua famiglia e per le persone che si fidano di lui.
«Rispettare la natura costa poco»
«La biodinamica - avverte - non è un semplice metodo agricolo né uno standard di produzione ma è un cambio di mentalità, una visione diversa dall’agricoltura attuale, con tempi e remunerazioni completamente diverse rispetto a quelli dell’agricoltura tradizionale. Noi oggi coltiviamo principalmente erbe aromatiche e officinali (circa 20mila piante), ortaggi (5mila m2), olivi (15mila m2), prati pascolo (30mila m2) per i nostri ovicaprini.
L’andamento economico, ci spiega, si è evoluto rispettando le leggi e i tempi della Natura, con un inizio molto lento delle entrate, che erano legate solo al bosco e alla legna che recuperavamo dai terreni abbandonati. Piano piano poi è riuscito a integrare e far crescere le entrate con il passaggio alla certificazione biologica, iniziando a coltivare e commercializzare soprattutto ortaggi sulla rete locale e nei mercati locali.
Per mantenere la vitalità dell’humus utilizziamo 1 kg/ha all’anno di 500 (costo 60 €/kg) e 20 g/ha all’anno di 501 (1000 €/kg). «La necessità di realizzare un equilibrio naturale non ci permette di ottenere una immediata entrata nelle casse aziendali. Però una volta che si è stabilito viene mantenuto con costi irrisori. Tanto per fare un esempio la voce “concimazione”, ha un costo pari a circa 150 €/ha/anno. Potremmo sicuramente dire che alla lunga amare e rispettare la Natura costa veramente poco».
I due prodotti base
Preparato 500. Il suo impiego vivifica il terreno e rafforza lo sviluppo delle piante. Nella quantità di 100 g in 30 litri di acqua tiepida viene dinamizzato per un’ora con apposite macchine automatiche. Questa quantità di acqua normalmente è sufficiente per circa un ettaro di terreno. Nel terreno irrorato con il 500 l’apparato radicale si sviluppa notevolmente, favorendo un maggior approvvigionamento di acqua dagli strati più profondi. Rafforza inoltre la crescita in profondità delle radici, migliorando la struttura del terreno e aumentando l’humus.
Preparato 501. Si può dire che la pianta sia l’organo di senso della terra rispetto alla luce. Per formare foglie, fiori e frutti, la pianta richiede luce e calore la cui azione viene rafforzata mediante l’applicazione del 501, ricavato dalla silice, mediatrice di luce, che nel cristallo di rocca si presenta nella sua forma migliore. Questo viene dinamizzato come il preparato 500, per un’ora, alla dose di 2-3 grammi in 30 litri di acqua.
Il mercato
La qualità e la certificazione biodinamica Demeter, ottenuta nel 2018, hanno aperto alla Fattoria Cuore Verde due strade molto importanti nel corso dell’ultimo anno. La prima è stata quella della distribuzione degli alimenti biologici e biodinamici attraverso la Effegifood permettendo all’azienda di poter accedere a una rete di distribuzione nazionale.
L’altra strada gli è stata aperta dal dottor Franco Berrino che ha inserito Cuore Verde tra i produttori da lui consigliati e diventando così uno dei fornitori di alimenti e erbe aromatiche dell’Associazione La Grande Via, fondata da lui assieme a Enrica Bortolazzi per favorire iniziative volte a promuovere la prevenzione delle malattie e la longevità in salute.
L’azienda dispone del sito www.fattoriacuoreverde.it dove viene raccontata la storia dell’aziende e presentati i prodotti della linea “Essentiae - Officinali del casentino”, prodotti alimentari legati alle erbe aromatiche e officinali.