Biodiversità e multifunzionalità con la conversione all’agricoltura biodinamica

Campo coltivato a grano duro Senatore Cappelli
Nell'azienda agricola pugliese Menichella la diversificazione ha portato a un grande rilancio delle attività produttive e agrituristiche. Dai frutti antichi, ai laboratori di confezionamento fino all’ospitalità, il territorio riprende vita  

L’azienda agricola Menichella Enrichetta e Figli è situata in Puglia, nell’agro del Comune di Manfredonia (Fg), in un territorio ad alto valore naturale, ricadente nella Rete Natura 2000, in zona Sic (siti di importanza comunitaria) e Zps (zona di protezione speciale) a ridosso del Parco Nazionale del Gargano, prospiciente l’Oasi Wwf Lago Salso.

Si estende su 135 ha ed è parte di un originario fondo di circa 400 ettari acquistato negli anni 60 da Luigi Delli Carri con i suoi due fratelli Michele e Domenico dalla Terra Apuliae, società appartenente alla Snia Viscosa che vi aveva realizzato un vivaio di eucalipti per l’estrazione della cellulosa e la produzione della carta presso la Cartiera di Foggia. Dismessa dalla Snia Viscosa l’azienda fu restituita all’agricoltura con la produzione di grano e ortaggi, in particolare meloni, e all’allevamento di circa 60 bovini e 400 ovini.

Enrichetta Menichella eredita il fondo dal marito nel 1977 e insieme ai due figli ha continuato la coltivazione a cereali (grano, orzo e avena).

Biodinamica

Nel 2010 è stata effettuata la conversione di tutta l’azienda al metodo biologico. I convegni e corsi di agricoltura biodinamica hanno rappresentato gli ambiti ideali dove consolidare le loro idee già maturate negli anni precedenti sulla necessità di eseguire le lavorazioni del terreno con tecniche rispettose del suolo. Così iniziarono a darsi come obiettivi la multifunzionalità e la biodiversità.

Canali e siepi

La natura pianeggiante dei terreni negli anni aveva già reso necessaria la realizzazione di una rete di canali di drenaggio atti a realizzare un efficace sgrondo delle acque piovane.

Accanto a questi canali di drenaggio, nel 2015, sono stati realizzati 10 km di siepi mettendo a dimora circa 45 mila tra alberi e arbusti autoctoni e realizzati 6 laghetti e 8 boschetti. Le siepi sono affiancate da 10 km di fasce inerbite che sono percorribili a piedi, in bicicletta e a cavallo e offrono la possibilità di svolgere attività all’interno del contesto agricolo biologico/biodinamico.

«Abbiamo scelto di piantare le siepi non perché dovessimo difendere i campi dalle coltivazioni dei confinanti, bensì per la loro straordinaria funzione ecologica» specifica Alessandro delli Carri, figlio di Enrichetta.

Fauna Selvatica

Numerosa è la fauna selvatica rappresentata da cicogne, gru, aironi, falchi, volpi, lepri e tassi. Anche diverse specie di uccelli un tempo rari, preziosi per l’equilibrio naturale in quanto capaci di contrastare eventuali insetti dannosi oggi trovano naturale riparo nelle siepi.

Trattrice e attrezzi

Per la lavorazione del terreno la scelta è ricaduta su un trattore agricolo cingolato (con suole in gomma) per la sua capacità di evitare il compattamento del suolo che si verifica con l’utilizzo dei trattori gommati. La prima lavorazione del terreno avviene con il ripuntatore munito di un doppio rullo dentato posteriore.

Prima delle semine, per il contenimento della vegetazione spontanea vengono effettuati uno o due ripassi con il vibro-tiller. In azienda non sono presenti aratri e frese.

Sovesci e coltivazioni

L’azienda fa largo uso dei sovesci che vengono sfalciati e non trinciati. Lo sfalcio rispetto alla trinciatura fornisce da un lato una migliore copertura del suolo, fondamentale nei lunghi mesi caldi, e dall’altro è meno dispendiosa rispetto alla trinciatura per quanto riguarda il consumo del gasolio. Anche i residui colturali delle colture mietitrebbiate vengono lasciati al suolo come preziosa pacciamatura. Questo accorgimento è applicato su tutta la superficie aziendale e ne preserva e migliora la fertilità.

Seguendo il principio biodinamico del ciclo chiuso gran parte dei semi vengono autoprodotti in azienda. «Con l’adozione di questa pratica abbiamo riscontrato fin da subito una maggiore vitalità e salubrità delle piante nate dai nostri semi rispetto alle piante nate dai semi acquistati» continua delli Carri.

In azienda vengono coltivati grani antichi come il grano duro Senatore Cappelli e la Saragolla, leguminose come il cece bianco, il cece nero, la lenticchia, la cicerchia, le oleaginose come i semi di lino e il coriandolo.

Uliveto

Sei ettari sono destinati all’uliveto costituito da alberi di varietà peranzana e coratina cultivar tipiche pugliesi messi a dimora con un sesto d’impianto tradizionale che permette una crescita sana delle piante e da cui si ottiene un olio extravergine di oliva ricco in polifenoli, oltre 700 mg/kg.

Frutti antichi, orto e erbe spontanee

Negli ultimi anni oltre ai mandorli sono state messe a dimora antiche varietà di frutti antichi come mele annurche, mele limoncelle, pere, fichi e noci.

Nell’orto viene utilizzata la tecnica della pacciamatura che permette di ridurre al minimo il fabbisogno idrico e di evitare le lavorazioni. Numerosissime sono anche le piante spontanee dalle riconosciute proprietà nutraceutiche che vengono raccolte e certificate biologiche.

Animali

«In azienda sono presenti asini e cavalli con cui svolgiamo attività di terapia a ragazzi down e con altre disabilità che sempre più spesso vengono a farci visita» racconta delli Carri.

Da qualche anno Teodoro, esperto apicoltore, cura le api presenti in campagna: oltre 100 arnie da cui viene ottenuto miele di millefiori, eucalipto e coriandolo. Quest’anno alcuni ettari saranno dedicati alla semina della sulla, scelta per la sua capacità di penetrare e arricchire il suolo e perché la sua infiorescenza è molto apprezzata dalle api.

Laboratorio

All’interno del laboratorio aziendale autorizzato dall’Asl e dall’ente di certificazione Icea avviene l’invasettamento del miele, l’imbottigliamento dell’olio extravergine d’oliva, il confezionamento dei legumi e la preparazione delle confetture.

A breve, grazie alle competenze e alle qualifiche raggiunte in seguito alla frequentazione di corsi di erboristeria biodinamica, l’azienda Menichella sarà anche in grado di produrre preziosi olii essenziali ricavandoli dalle numerose specie arbustive presenti nelle siepi.

Agriturismo

Camere singole e matrimoniali sono state ricavate nel fabbricato rurale esistente in azienda per offrire ospitalità agrituristica utilizzando materiali ecologici a bassa impronta ambientale come il legno e la pietra naturale. L'energia elettrica necessaria proviene dal tetto fotovoltaico.

«Vogliamo interessare l'ospite alla partecipazione e all’osservazione delle pratiche agricole biodinamiche e del paesaggio, consentendogli di percorrere a piedi, in bicicletta o a cavallo i 10 km di strade inerbite che costeggiano i canali e le siepi arbustive e fiorite, penetrando attivamente il fondo che è stato concepito come parco agricolo multifunzionale». L‘obiettivo dichiarato è quello di far apprezzare pienamente le risorse ambientali, naturali, culturali e agricole presenti, porre ogni pratica in logica sintonia con esse per la massima valorizzazione con il minimo impatto, anche per assicurare la sostenibilità economica dell'impresa agricola, logica premessa affinché il territorio possa continuare a costituire per le persone un patrimonio fungibile tipico, originale e salubre.

L’attività agrituristica così come è stata concepita ha apportato un naturale valore aggiunto all’intero complesso agricolo oltre a un ulteriore incremento del fatturato.

«Abbiamo negli anni organizzato corsi di agricoltura biodinamica, passeggiate destinate alla conoscenza delle erbe spontanee e ludico-sportive come il nordic walking dimostrando come all’interno di una azienda agricola biologico-biodinamica si possano svolgere molteplici attività in un contesto totalmente salubre - conclude delli Carri specificando che - le numerose e variegate attività svolte all’interno dell’azienda vengono realizzate grazie al prezioso contributo di collaboratori specializzati».

Biodiversità e multifunzionalità con la conversione all’agricoltura biodinamica - Ultima modifica: 2023-03-28T12:59:49+02:00 da Alessandro Maresca

1 commento

  1. Un posto unico dove la natura regna davvero sovrana, amata e rispettata!
    E’ stato fatto un lavoro encomiabile e notevole perche’ tutto e’ natodall’amore per la natura e la propria terra.

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