Il commissario all'Agricoltura, Janusz Wojciechowski, ha lanciato venerdì 25 marzo le domande per i primi premi europei per l'agricoltura biologica insieme ai rappresentanti dei co-organizzatori dei premi, l'European Comitato economico e sociale, Comitato europeo delle regioni, Copa-Cogeca (organizzazioni e cooperative agricole dell'UE) e IFOAM Organics Europe.
Aumentare la consapevolezza dei consumatori
Questi premi puntano ad aumentare la consapevolezza del pubblico sulla produzione biologica e sui suoi benefici per la collettività, mettendo in evidenza progetti innovativi e sostenibili, quindi buone pratiche da replicare. Aprendo la cerimonia di lancio il commissario Wojciechowski ha dichiarato: «Siamo sulla strada giusta, ma possiamo fare di meglio, sia in termini di produzione che di consumo».
Verranno assegnati otto premi in sette categorie, tra cui il miglior agricoltore biologico (donna e uomo), la migliore regione biologica, la migliore città biologica, il miglior quartiere biologico, la migliore PMI biologica, il miglior rivenditore di alimenti biologici e il miglior ristorante biologico.
Iscrizioni aperte fino all' 8 giugno
Il periodo per la presentazione delle domande è iniziato il 25 marzo e terminerà l'8 giugno. La cerimonia di premiazione si svolgerà in occasione della Giornata europea del biologico, il 23 settembre 2022, durante la quale in vincitori avranno la possibilità di illustrare i loro progetti ad un pubblico molto ampio.
I numeri del bio
Il premio parte da un "manifesto" sul quale si incardina l'avviso pubblico. La produzione biologica è in aumento nell'UE:
Nel 2019 l'8,5% dei terreni agricoli dell'UE era destinato all'agricoltura biologica.
Ciò equivaleva a 13,8 milioni di ettari, rispetto ai 9,5 milioni di ettari del 2012, con un aumento del 45,8%.
I Paesi che contavano con la maggior quota di terreni agricoli dell'UE destinati all'agricoltura biologica erano:
- Spagna (2,4 miliardi di ettari, pari al 17,4% del totale dell'UE),
- Francia (2,2 miliardi di ettari, pari al 16,2% del totale dell'UE),
- Italia (2 miliardi di ettari, pari al 14,5% del totale),
- Germania (1,3 miliardi di ettari, pari al 9,4% del totale dell'UE) secondo le statistiche Eurostat sull'agricoltura biologica.
Il mercato
Lungo l'intera catena del valore, nell'UE erano attivi quasi 344.000 produttori biologici e oltre 78.000 trasformatori biologici. Gli agricoltori biologici beneficiano dei sovrapprezzi che i prodotti biologici ottengono sul mercato e della rapida crescita della domanda di prodotti biologici da parte dei consumatori finali.
Nel 2019 il mercato dell'UE ha rappresentato 38,8 miliardi di euro in un mercato globale pari a 106,4 miliardi di euro, il secondo dopo quello statunitense, pari a 48,2 miliardi di euro. I grandi mercati nell'UE sono rappresentati dalla Germania (12 miliardi di euro) e dalla Francia (11,3 miliardi di euro), secondo le statistiche FIBL.
La spesa pro capite per i prodotti biologici è più elevata in Danimarca (344 euro, pari al 12% degli acquisti di generi alimentari) e in Lussemburgo (264 euro, pari all'8% degli acquisti di generi alimentari), secondo le statistiche FIBL.
La familiarità dei consumatori con il logo biologico dell'UE è in aumento. Nel 2020 il 56% dei partecipanti al sondaggio Eurobarometro ha riconosciuto il logo, rispetto al 27% del 2017. L'80% degli intervistati ritiene che i prodotti biologici siano più rispettosi dell'ambiente e rispettino norme più rigorose in materia di benessere degli animali.
I criteri per la scelta dei vincitori
Le candidature saranno valutate dalla giuria sulla base di criteri orizzontali di aggiudicazione quali l'Eccellenza, ovvero aver sviluppato un'eccellente iniziativa che crei un reale valore aggiunto per la produzione biologica. Ciò significa buoni risultati e un buon impatto del progetto rispetto ai suoi obiettivi iniziali. I progetti devono dimostrare il loro impatto sull'area e sul territorio interessati e i loro risultati rispetto ai traguardi e agli obiettivi inizialmente fissati. Altro elemento di valutazione sarà il carattere innovativo del progetto: i progetti non devono essere ordinari, ma devono dimostrare nuovi approcci, nuovi metodi organizzativi o lo sviluppo di nuovi significativi risultati per l'agricoltura biologica Altri punti esaminati saranno i pilastri della sostenibilità (ambientale, sociale ed economica) del progetto, che dovrà dare rassicurazioni circa la sua prosecuzione nel tempo come iniziativa autonoma. Ultimo aspetto quello della trasferibilità e possibilità di replicare il progetto altrove nell'Unione Europea.
Qui le informazioni e il manuale per candidarsi: https://ec.europa.eu/info/food-farming-fisheries/farming/organic-farming/organic-action-plan/eu-organic-awards_it