Tea, momento decisivo per la ricerca agricola italiana

All'interno dell'articolo il testo dell'emendamento al dl siccità approvato con cui si autorizza la sperimentazione in campo delle Tecniche di evoluzione assistita

Tea
I primi commenti a caldo dopo l’approvazione dell’emendamento con cui si autorizza la sperimentazione in campo di piante mutagenizzate, Lollobrigida: «Investire in queste tecnologie senza pregiudizi». De Carlo: «Svolta epocale, obiettivo condiviso da tutti». Gaudio: «Ora dai laboratori al campo». Battista: «Accelerare su proposta di regolamento Ue»

L’approvazione nelle commissioni riunite Ambiente e Agricoltura del Senato dell’emendamento al “DL Siccità” con cui si autorizza la sperimentazione in campo delle Tea -ne abbiamo dato notizia qui- è «una svolta epocale per il mondo agricolo. Un obbiettivo condiviso da tutti, senza ideologie». Così, al termine del voto, il presidente della IX Commissione - Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare, Luca De Carlo, primo firmatario del provvedimento.

«L’autorizzazione della sperimentazione in campo della Tea – ha proseguito De Carlo - mi rende particolarmente felice e orgoglioso, perché oltre all’unanimità il provvedimento ha ottenuto anche le firme dei gruppi di Lega, Italia Viva e Movimento 5 Stelle, segno che stiamo parlando di un’azione seria e necessaria.

In questi anni, sono stati ottenuti straordinari risultati con la sperimentazione in laboratorio, e siamo ottimisti che la ricerca potrà ancora migliorare con il passaggio alla sperimentazione in campo; in questo modo, potremo ottenere piante più resistenti alla siccità e agli attacchi dei parassiti».

Tea, «Investire in queste tecnologie senza pregiudizi»

Per il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, «è necessario investire in queste tecniche senza ideologie o pregiudizi, consapevoli che non stiamo parlando di Ogm. Grazie alla collaborazione di tutti i partiti, come dimostra il voto di oggi, che hanno detto ‘sì’ al progresso e alla ricerca, l'Italia in agricoltura è una nazione all'avanguardia in Europa, un risultato che nasce da un serio lavoro di approfondimento. Siamo favorevoli alla sostenibilità ambientale ma contemporaneamente dobbiamo guardare alla sostenibilità economica».

«Le attività di ricerca già svolte nei laboratori dei nostri Centri hanno dimostrato risultati straordinari. Pronti a testarle in campo»

«Per il mondo della ricerca, e per il Crea in particolare, – ha sottolineato il presidente del Crea è Carlo Gaudio -, l’approvazione della norma che autorizza la sperimentazione in campo delle produzioni ottenute mediante le tecniche di evoluzione assistita rappresenta un momento cruciale, perché le attività di ricerca già svolte nei laboratori dei nostri Centri hanno dimostrato risultati straordinari che ora possiamo mettere “alla prova” in campo.

La ricerca è vitale per il progresso, per l’innovazione e per lo sviluppo della conoscenza, e mai come ora in agricoltura, in uno scenario di cambiamenti climatici cosi preoccupante, l’innovazione genetica è indispensabile a garantire la competitività e la sostenibilità delle produzioni agricole nazionali».

«Ora accelerare su proposta di regolamento Ue»

Ricordando che il via libera è arrivato anche grazie all’accordo raggiunto con i ministeri dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e dell’Agricoltura, il presidente della Copagri Tommaso Battista, ha puntualizzato: «Grazie a questo intervento legislativo l’Italia diventa il primo paese a livello comunitario ad avviare la sperimentazione in campo delle Tea. Ora è fondamentale accelerare sulla proposta di regolamento comunitaria in materia di tecniche genomiche».

«La ricerca biotech può tornare protagonista»

«La ricerca italiana sul biotech può ora tornare protagonista e mettere al servizio del nostro settore l’innovazione che potrà aiutare a superare le carenze produttive che mettono a rischio tutta la filiera del Made in Italy. Ringraziamo le istituzioni - ha commentato la portavoce di Cibo per la Mente Clara Fossato - per aver dimostrato la volontà di risolvere i problemi dell’agricoltura riconoscendo e valorizzando il lavoro dei ricercatori. Rimaniamo fiduciosi in un agevole percorso attuativo che consenta un rapido avvio della sperimentazione in campo aperto delle Tea».

Tea, il testo dell'emendamento votato

«Articolo 9-bis

(Disposizioni urgenti in materia di genetica agraria)

  1. Per consentire lo svolgimento delle attività di ricerca presso siti sperimentali autorizzati, a sostegno di produzioni vegetali in grado di rispondere in maniera adeguata a scarsità idrica e in presenza di stress ambientali e biotici di particolare intensità, nelle more dell'adozione, da parte dell'Unione europea, di una disciplina organica in materia, l'autorizzazione all'emissione deliberata nell'ambiente di organismi prodotti con tecniche di editing genomico mediante mutagenesi sito-diretta o di cisgenesi a fini sperimentali e scientifici è soggetta, fino al 31 dicembre 2024 alle disposizioni di cui al presente articolo.
  2. La richiesta di autorizzazione è notificata all'autorità nazionale competente di cui all'articolo 2 del decreto legislativo 8 luglio 2003, n. 224. L'autorità nazionale competente, entro 10 giorni dal ricevimento della notifica, effettuata l’istruttoria preliminare di cui all'articolo 5, comma 2 lettera a del medesimo decreto legislativo, trasmette copia della notifica ai Ministeri della salute, e al Ministero dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e a ogni regione e provincia autonoma interessata. L'autorità nazionale competente invia copia della notifica all'ISPRA. che svolge i compiti della soppressa Commissione interministeriale di valutazione di cui all'articolo 6 del citato decreto legislativo. L'ISPRA entro i successivi quarantacinque giorni, effettua la valutazione della richiesta ed esprime il proprio parere all'Autorità e alle altre Amministrazioni interessate. Entro dieci giorni dal ricevimento del parere dell'ISPRA, l'autorità nazionale competente adotta il provvedimento autorizzatorio. Dell'esito della procedura viene data comunicazione alle Regioni e alle Province autonome interessate.
  3. Per ogni eventuale successiva richiesta di autorizzazione riguardante l'emissione di un medesimo organismo, già autorizzato nell'ambito di un medesimo progetto di ricerca, è ammesso il riferimento a dati forniti in notifiche precedenti o ai risultati relativi a emissioni precedenti.
  4. All'esito di ciascuna emissione e alle scadenze eventualmente fissate nel provvedimento di autorizzazione di cui al comma 2, il soggetto notificante trasmette una relazione al Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica e al Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste che adottano un parere relativo ai risultati della sperimentazione da inoltrare al soggetto notificante e alle Regioni e Province autonome interessate.
  5. Per l'autorizzazione all'emissione deliberata nell'ambiente di organismi prodotti con tecniche di editing genomico mediante mutagenesi sito-diretta o di cisgenesi a fini sperimentali e scientifici di cui al presente articolo non si applica quanto previsto dall'articolo 8, comma 2 lettera c e dall'articolo 8, comma 6, del decreto legislativo 8 luglio 2003, n. 224.
  6. Alle disposizioni di cui al presente articolo si applicano, in quanto compatibili, gli articoli 14, 32, 33, commi 1 e 4 e 34 del decreto legislativo 8 luglio 2003, n. 224.
  7. Dall'attuazione del presente articolo non derivano nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
Tea, momento decisivo per la ricerca agricola italiana - Ultima modifica: 2023-05-30T17:50:49+02:00 da Laura Saggio

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