Centosei milioni di euro dalle Regioni italiane all’Emilia-Romagna come fondo di solidarietà da impiegare in ambito agricolo per le imprese colpite dall'alluvione dello scorso maggio. Si tratta di risorse provenienti dal Complemento di Sviluppo Rurale 2023-2027 delle singole Regioni, che hanno riconosciuto in via solidale fondi all’Emilia-Romagna per l’agricoltura, profondamente colpita dalle alluvioni di maggio, come già avvenuto in passato per altre calamità sul territorio nazionale.
L'inedita misura è stata comunicata nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, assieme all'assessore all'Agricoltura, Alessio Mammi, e al direttore generale dell'Ufficio regionale Agricoltura, caccia e pesca, Valtiero Mazzotti.
Danni per 900 milioni al comparto agricolo
I conti dei danni nel settore agricolo provocati dall’alluvione ammontano a oltre 900 milioni di euro e la Regione, col presidente Stefano Bonaccini e l’assessore all’Agricoltura, Alessio Mammi, ha illustrato le principali linee di finanziamento previste per gli indennizzi alle imprese agricole. A partire dalla somma di 106 milioni di euro definita in Commissione Politiche Agricole e ratificata dalla Conferenza Stato-Regioni.
Le risorse oggi disponibili
Complessivamente l’Emilia-Romagna può contare su fondi per far ripartire il settore agricolo per oltre 325 milioni di euro tra risorse nazionali ed europee.
La solidarietà riconosciuta delle Regioni all’Emilia-Romagna è un’ulteriore boccata d’ossigeno a un comparto nel quale ci sono state perdite fino al 90% dei raccolti e aziende, tra cui la filiera dell’ortofrutta, con un milione di posti di lavoro, che rischiano di non mantenere in campo le produzioni.
«A fronte di un evento epocale - affermano Bonaccini e Mammi - abbiamo iniziato subito a lavorare per mettere in sicurezza i territori colpiti e sostenere imprese e cittadini: con le somme urgenze subito e poi in piena collaborazione con la struttura commissariale una volta insediata. Il settore agricolo, che vede l’Emilia-Romagna ai primissimi posti in Italia per consistenza del tessuto produttivo, con oltre 55mila imprese, ha subìto un colpo micidiale e ha necessità di tutti i sostegni possibili per ripartire».
Bonaccini e Mammi proseguono: «Esprimiamo un sincero ringraziamento alle Regioni italiane che hanno riconosciuto importanti risorse per far ripartire imprese e territorio agricolo. Si tratta di un aiuto fondamentale, seppur ancora lontano dalla cifra necessaria a coprire tutti i danni alle imprese colpite: siamo a un terzo delle risorse necessarie. Attendiamo che il Governo le garantisca tutte con certezza. Noi continuiamo a stare al fianco di chi è stato vittima dell’alluvione, lavorando col commissario Figliuolo e le sue strutture, ma chiediamo chiarezza e certezze per puntare all’obiettivo della ricostruzione totale delle infrastrutture e dell’indennizzo alle produzioni, con risarcimenti al 100%».
Come saranno spesi i 106 milioni delle Regioni
L’assessore Mammi, in accordo con la Consulta agricola regionale, ha indicato le priorità di utilizzo del fondo di solidarietà di 106 milioni. Le risorse saranno impiegate per investimenti produttivi agricoli, la competitività delle aziende, la prevenzione e il ripristino del potenziale produttivo, tecniche di lavorazione ridotta dei suoli, attuazione di strategie di sviluppo locale attraverso i Gruppi di azione locali e assistenza tecnica. Fondamentali saranno anche gli interventi sulle frane nei suoli agricoli.
Mammi ha poi aggiunto: «Complessivamente l’Emilia-Romagna può contare fino a ora su risorse per il settore agricolo per oltre 325 milioni di euro. La Regione si è subito attivata per individuare strumenti che consentissero un ristoro per questi danni. E' stato attivato il Fondo di crisi europeo che prevede aiuti ai settori danneggiati da eventi specifici. Per l'Italia, ci sono 60,5 milioni, a cui si aggiunge un finanziamento nazionale che porta il totale a 181 milioni, di cui 100 milioni destinati ai danni dell'alluvione, 80 per la siccità».
A queste risorse si aggiungono ora i 106 milioni del Fondo di solidarietà tra le Regioni.
A disposizione anche 50 milioni ai sensi della Legge 100/2023 per i danni alle strutture agricole zootecniche e apistiche; la procedura è gestita dalla Regione, le domande sono state presentate entro lo scorso 6 novembre e - rende noto sempre l'ente regionale - l’istruttoria è in avvio.
In aggiunta c'è l'ordinanza del Commissario straordinario alla ricostruzione, generale Figliuolo, con le domande di danno ancora aperte per tutte le imprese, comprese quelle agricole.
I fondi Psr
Sono poi stati utilizzati fondi Psr, avanzati tra quelli del periodo 2014-22 per il ripristino del potenziale produttivo. La dotazione è di circa 15 milioni di euro, con copertura del 100% e quindi tutte le domande saranno finanziate. Il termine per la presentazione è il 15 gennaio 2024.
Inoltre ci sono altri fondi per 6 milioni di euro che verranno messi in disponibilità dalla Regione attraverso il Complemento di Sviluppo Rurale 2023-2027, e la possibilità di finanziare il potenziale produttivo dell'ortofrutta attraverso l'Ocm, l’Organizzazione comune di mercato.
La Legge nazionale 100/2023
Infine, sono previsti dalla Legge nazionale n. 100 del 2023 sugli interventi a seguito dell’alluvione, 50 milioni per indennizzi alle produzioni vegetali: ufficialmente non sono ancora in disponibilità, sebbene la Regione abbia già raccolto 5mila domande di danni da parte delle imprese alluvionate.
In questo documento le risorse per il settore agricolo in dettaglio
alluvione alluvione alluvione alluvione alluvione alluvione alluvione