Coronavirus: effetto domino sul latte, in calo la domanda

I caseifici sono in difficoltà, soprattutto nel food service. Assolatte chiede ai vertici delle organizzazioni agricole di attivarsi assieme

Linea di imbottigliamento del latte fresco
I caseifici sono in difficoltà, scende la richiesta di latte, soprattutto per la crisi nel food service. il presidente di Assolatte ha chiesto alle organizzazioni agricole di «attivarsi assieme» per trovare soluzioni all'emergenza che mette a repentaglio la filiera latte.

Arrivano, puntuali e anche abbastanza immediati, i primi contraccolpi legati alla diffusione massiva del Coronavirus. L'agricoltura, in misura diversa, ma sicuramente in tutti i suoi settori, sta per essere colpita.  Forte o piano e con quali  conseguenze? Difficile fare previsioni.

Innanzitutto c'è la zootecnia con il latte che deve essere consegnato e lavorato nei caseifici in tempi brevissimi o i capi pronti per il macello che non possono aspettare: potrebbe essere questo, probabilmente, il primo settore in difficoltà per "tempistiche indifferibil" e motivi fisiologici.

L'industria sta rallentando le produzioni

Non importa se nella zona rossa degli 11 Comuni intorno a Codogno la zooecnia è stata l'unica attività produttiva autorizzata dal Governo con il Dpcm del 23 febbraio scorso che alzava il livello di protezione dal contagio. La produzione di latte non mai è stata interrotta, ma i caseifici in questi ultimi giorni, come segnalano gli operatori del settore, hanno cominciato a frenare sulle lavorazioni, soprattutto per mozzarelle e formaggi freschi. In circolazione c'è molto latte, l'offerta sta crescendo e gli allevatori sono preoccupati anche per il calo dei prezzi.

La crisi del food service e della domanda di latte

Il presidente di Assolatte, Giuseppe Ambrosi, ha inviato una lettera ai tre presidenti delle organizzazioni agricole, rispettivamente Massimiliano Giansanti per Confagricoltura, Ettore Prandini per Coldiretti e Dino Scanavino per la Cia. Ambrosi spiega come l'emergenza Coronavirus stia «mettendo a dura prova il settore con il canale del food service. Il solo che negli ultimi anni, con l'export, ci ha permesso di crescere e di garantire ricchezza alla filiera, è entrato in crisi».

Ambrosi ha sottolineato anche come nel giro di pochi giorni la domanda di latte sia crollata e che molta materia prima sia alla ricerca di una collocazione e tante aziende «chiedono aiuto per quelle che improvvisamente sono diventate eccedenze». Anche le quotazioni dei prodotti sembrano destinate a scendere. «C'è il rischio concreto - ha proseguito il presidente di Assolatte - che tanti chiedano di rivedere i propri contratti o addirittura decidano di ridurre gli acquisti».

Necessario «attivarsi assieme», industriali e produttori di latte

Ambrosi chiede alle organizzazioni agricole, e quindi ai produttori di latte, di «attivarsi assieme per cercare ogni possibile soluzione ai problemi emergenti che altrimenti - ribadisce-  graveranno pesantemente sul comparto industriale».

Coronavirus: effetto domino sul latte, in calo la domanda - Ultima modifica: 2020-03-11T12:40:27+01:00 da Francesca Baccino

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento
Per favore inserisci il tuo nome