Un cardiologo ai vertici del Crea? Scoppia la polemica

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Aissa e Conaf contestano la proposta di nomina ai vertici dell'ente di ricerca del medico Carlo Gaudio e chiedono una figura che abbia competenze agrarie

La ministra Teresa Bellanova ha proposto la nomina del cardiologo Carlo Gaudio a presidente del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (Crea). Il mondo agricolo non ci sta e chiede che alla guida di uno dei più importanti enti di settore sia posto un esperto di materie agrarie. Due mesi fa si era insediato il nuovo direttore generale dopo oltre un anno di commissariamento per l'azzeramento dei vertici a causa di un'inchiesta per presunte irregolarità sull’acquisizione della nuova sede.

Per ora, a sollevare la questione con due lettere inviate a Bellanova, sono stati l'Aissa, associazione italiana delle società scientifiche agrarie e l'ordine dei dottori agronomi e forestali.

Gaudio, 63 anni, direttore dell'Area coordinata di Cardiologia e Cardiochirurgia della Sapienza-Policlinico Umberto I di Roma e direttore del Dipartimento di Scienze cliniche, internistiche della Sapienza, è presidente del Collegio dei professori ordinari di Scienze tecniche mediche applicate. Autore di circa 400 pubblicazioni scientifiche nazionali e internazionali, fino al luglio 2019 è stato  consigliere di amministrazione dell'Aifa (Agenzia italiana del  farmaco). Dal 28 maggio 2019 è sub commissario alla ricerca scientifica del Crea.

Nelle missive non si contesta Gaudio né come persona né come professionista, ma il fatto che le sue competenze siano molto diverse da quelle agricole.

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Carlo Gaudio

Società scientifiche, perplessità e delusione

"Il Crea è un’istituzione di straordinaria importanza per il progresso dell’agricoltura nazionale e riteniamo debba essere guidato da persone non solo capaci dal punto di vista manageriale, ma anche competenti sulle tematiche del Crea − scrive il presidente di Aissa Massimo Tagliavini − con esperienza e una visione di insieme sull’intero settore agricolo, alimentare e forestale. Suscita pertanto in noi forti perplessità e un senso di delusione la proposta di nomina di un professore di scienze mediche applicate che, come appare dal curriculum e dalle pubblicazioni (visibili in rete presso il sito della Sua Università di appartenenza), ha un profilo scientifico chiaramente assai lontano dalle tematiche di cui il Crea si dovrà occupare per far fronte alle sfide importanti che lo attendono".

Agronomi preoccupati

Più o meno dello stesso tenore il punto di vista del Conaf. "Siamo preoccupati e perplessi per l’imminente nomina del cardiologo professor Carlo Gaudio a Presidente del Crea − scrivono gli agronomi − pur non esprimendo giudizi sulla persona e consapevoli dell’importanza delle scienze mediche, sarebbe auspicabile la scelta di un profilo attinente agli ambiti di ricerca generali del Crea, quali agricoltura, agroalimentare, relazioni agricoltura-ambiente, sviluppo sostenibile, agricoltura e alimentazione, e a quelli specifici quali la zootecnia, l’acquacoltura, la forestazione, la cerealicoltura e le colture industriali, l’orticoltura e il florovivaismo, l’olivicoltura, la viticoltura, la frutticoltura e l’agrumicoltura.

Ci si sarebbe attesi l’indicazione di un profilo coerente e dotato di adeguata preparazione sulle specifiche tematiche, essenziale per l’individuazione dei fabbisogni di ricerca e per la visione delle prospettive di un settore in piena transizione verso lo sviluppo sostenibile.

Sebbene il professor Gaudio abbia ricoperto l’incarico di subcommissario dello stesso ente, conclude l’appello del Conaf alla Bellanova, mai come in questo momento storico così complicato per il Paese le competenze specifiche sono determinanti per il successo delle sfide che il futuro ci riserva".

Un cardiologo ai vertici del Crea? Scoppia la polemica - Ultima modifica: 2020-11-24T16:12:55+01:00 da Simone Martarello

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