L’Associazione regionale allevatori, con un proprio comunicato, ha rispedito ai mittenti la comunicazione fatta agli allevatori dagli amministratori unici dei caseifici Gioiella (Capurso Azienda Casearia srl di Gioia del Colle-Ba), Deliziosa (Delizia spa di Noci-Ba), Artigiana (D’Ambruoso Francesco srl di Putignano-Ba) e Palazzo (Caseificio Palazzo spa di Putignano) in maniera unitaria, circa la volontà di erogare per il mese di marzo un prezzo in acconto di 0,36 €/litro (contro 0,40 €/litro prima pagati), salvo possibilità di successivi saldi. Una comunicazione che già era stata preceduta, nei giorni scorsi, da altre simili di caseifici più piccoli.
Ara Puglia: «Una comunicazione che rompe la filiera»
“La comunicazione ha di fatto vanificato tutti i tentativi messi in atto per garantire la tenuta della filiera lattiero-casearia in Puglia, soprattutto considerata l’emergenza Coronavirus che sta colpendo tutta la filiera dalla stalla ai consumatori e quanto di buono discusso nel “tavolo latte” regionale per soluzioni possibili, serie e credibili.
Le motivazioni di tali scelte appaiono del tutto ingiustificate, anche perché in questi giorni si sta evidenziando che la ridotta vendita di prodotti lattiero-caseari nei canali HoReCa è ampiamente supportata dall’aumento nella Gdo delle vendite di latte Uht del 33,4% e di mozzarelle del 47,8% (dati IRI – Ipermercati, Supermercati, Discount, Libero Servizio) e del 20% di latte e derivati, secondo i dati Ismea-Nielsen. Si riporta, inoltre, che in Campania è stato riconfermato un accordo con Parmalat per la fornitura di 1.800 quintali di latte/giorno al prezzo di 0,43 (0,39+0,4) euro!”.
Chiesto l’intervento di Bellanova, Regione Puglia e Prefetti
“Per questi motivi – così chiude il comunicato dell’Ara Puglia – non possiamo che dichiarare irricevibile la lettera inviata dai suddetti caseifici e contestarne l’atteggiamento, richiedendo anche l’intervento del ministro Bellanova, della Regione Puglia e dei Prefetti, che verifichino ed indaghino sui comportamenti in atto. Diamo indicazione a tutti voi allevatori di fatturare il latte consegnato il mese di marzo al prezzo pieno, preesistente alla crisi”.
Bellanova: «Non c’è spazio per chi approfitta dell’emergenza»
E il ministro per le Politiche agricole, Teresa Bellanova, non ha tardato a farsi sentire, dichiarando – in una lettera subito inviata al presidente di Ara Puglia Piero Laterza e al presidente di Coldiretti Puglia Sabino Muraglia – che non c’è spazio per chi approfitta dell’emergenza Coronavirus e invitando le imprese a segnalare speculazioni e pratiche sleali alla casella di posta attivata dal Ministero.
«Dico un chiaro no a speculazione e pratiche sleali. Non c’è spazio per chi approfitta di questo momento drammatico per mettere in difficoltà la filiera alimentare, strozzandola in alcuni punti, con evidenti ripercussioni su imprese e cittadini. Abbiamo attivato la casella di posta elettronica pratichesleali@politicheagricole.it per questa ragione. Invito le organizzazioni agricole, le associazioni di produttori, le aziende, a utilizzarla. In questo momento delicatissimo l’intera filiera agroalimentare sta dando un contributo vitale al Paese assicurando con determinazione e continuità a tutti i cittadini la produzione, la distribuzione e l’approvvigionamento dei beni di prima necessità».
Multe per chiunque metta in atto pratiche sleali tra acquirenti e fornitori
«Sin dal mio insediamento – prosegue Bellanova – ho sempre fermamente contrastato e condannato gli atteggiamenti speculativi che strozzano le filiere a danno dei soggetti più deboli e che in questo momento di emergenza ritengo ancor più intollerabili e vergognosi. Per questo abbiamo previsto multe da 15 a 60mila euro per chiunque metta in atto pratiche sleali tra acquirenti e fornitori, colpendo il made in Italy e danneggiando la nostra reputazione. Soprattutto in questo momento chi lo fa danneggia il Paese e danneggia i cittadini. E noi non possiamo consentirlo in alcun modo. Da oggi organizzazioni agricole, consorzi, associazioni di produttori hanno uno strumento in più che abbiamo attivato proprio per impedire azioni di questa natura. La lealtà e la correttezza nei rapporti di filiera sono una condizione essenziale, e noi dobbiamo garantirla. Così come dobbiamo saper difendere il lavoro tutti, nel pieno rispetto dei ruoli e delle funzioni, dimostrando ancora una volta che l’Italia sa unirsi e sa combattere insieme anche nelle situazioni più difficili».