FOTOVOLTAICO

A grandi passi verso la grid parity

Con il II registro si dovrebbe colmare il gap verso il costo massimo previsto dal V CE
L'installazione di impianti
fotovoltaici (FV)
procede con un ritmo
superiore a quello previsto (vedi
TV 42/2012), nonostante i continui
ostacoli creati dal legislatore
(per es. con l'entrata in vigore
dell'art. 10 del V Conto energia
(CE) che prevede che i soggetti
che richiedono gli incentivi debbano
corrispondere due contributi
a favore del Gse: uno per le
spese d'istruttoria di 2/3 €/kW e,
dal 1° gennaio scorso, un contributo
per la copertura degli oneri
di gestione di 0,05 c€/kWh di
energia prodotta).

Alla data del 22 gennaio il
Gse ha comunicato infatti che
risultano in esercizio 477.110
impianti per una potenza installata
di 16.390 MW e un costo
cumulato di 6.499 m€ e che
2.461 impianti sono iscritti nel 1°
registro del V CE per una potenza
di 628 MW e un costo di 65
m€. A quella data pertanto risultano
impegnati 6.564 m€ rispetto
ai 6.486 m€ della ns. precedente
stima. Si può prevedere
pertanto che, con l'apertura del
prossimo registro, si dovrebbe
colmare quasi completamente il
gap verso il costo cumulato
massimo previsto dal V CE
(6.700 m€). Come ricordato dal
Gse il 1° registro del V CE terminerà
il 26 febbraio e l'apertura
del 2° registro avverrà il 19 marzo
(vedi figura sopra).

Risulta a questo punto fondamentale
il raggiungimento
della grid parity, che dovrebbe
permettere una transizione indolore
dai sistemi di incentivazione
finora adottati. Fattori che
possono facilitare questo percorso
sono indubbiamente la distribuzione
della radiazione solare,
l'autoconsumo, la dinamica
dei prezzi dell'energia e i meccanismi
di supporto, quali lo
scambio sul posto, il ritiro dedicato
e facilitazioni fiscali.

L'Italia, con la sua elevata radiazione
solare, è favorita, secondo
l'European photovoltaic
industry association (Epia), rispetto
alle altre nazioni europee,
e dovrebbe raggiungere la
grid parity già quest'anno per gli
impianti commerciali, nel 2014
per gli impianti industriali e nel
2015 per gli impianti residenziali
(vedi tabella).

In questa previsione l'Italia
del Sud e principalmente la Sicilia
dovrebbe risultare avvantaggiata
verso il resto della penisola
e recuperare quel ritardo
accumulato con l'applicazione
del CE (6,8% della Sicilia rispetto
alla potenza totale installata
al 15 novembre 2012
dell'11,1% della Lombardia, del
9,1% del Veneto e dell'8,4% del
Piemonte).

Infine l'eliminazione dei fattori
che frenano il raggiungimento
della competitività risulterà determinante
in questo scenario
(barriere amministrative create
dai costi e dai tempi legati alle
procedure autorizzative, l'istallazione
e la connessione alla rete,
barriere infrastrutturali dovute
dall'attuale struttura di rete
non in grado di compensare l'intermittenza
propria delle fonti
energetiche non programmabili,
difficoltà di accesso ai finanziamenti).

È auspicabile che il futuro
Governo, i gestori della rete e il
sistema bancario recepiscano in
tempi brevi queste aspettative
del settore FV.

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A grandi passi verso la grid parity - Ultima modifica: 2013-02-14T00:00:00+01:00 da Redazione Terra e Vita
A grandi passi verso la grid parity - Ultima modifica: 2013-02-14T11:47:56+01:00 da Redazione Terra e Vita

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