La Federazione italiana produttori di energia da rinnovabili (Fiper) ha fatto sapere che nella Conferenza Stato-Regioni tenutasi lo scorso 20 ottobre, sarebbe stata accolta la richiesta al passaggio dal regime di incentivazione dei certificati verdi alla nuova tariffa “secondo modalità non penalizzanti per gli impianti alimentati da biomasse”. Ciò significa che il valore della “nuova tariffa” verrebbe mantenuto equivalente al valore unitario del certificato verde, ossia a 124 €. A tal fine il Governo provvederebbe alla modifica dell’art. 19 del Dm. 6 luglio 2012 che prevedeva un decremento del 30% del valore del certificato verde. Per coprire il gettito richiesto al mantenimento dell’incentivo all’attuale valore, la Conferenza Stato-Regioni sembrerebbe voler destinare una quota parte delle risorse accantonate per la riconversione degli ex zuccherifici.
Ora in attesa della prossima Conferenza unificata Stato-Regioni, che si terrà il 5 novembre e alla quale la Fiper presenterà le proprie richieste, il presidente Walter Righini, ha commentato: «Riteniamo giusto non penalizzare gli impianti a biomassa legnosa rispetto alle altre fonti, ma è fondamentale che tale principio sia riconosciuto in proporzione anche agli impianti di teleriscaldamento che producono energia termica che sinora hanno subìto la concorrenza nell’approvvigionamento della biomassa legnosa senza beneficiare di alcun incentivo proprio da parte dei produttori di sola energia elettrica da biomassa legnosa».
La Fiper sostiene con forza la sua posizione secondo cui «riconoscere la parità di trattamento alla produzione di energia termica, porterebbe: ad un allineamento nelle misure di incentivazione tra i diversi utilizzatori; a mitigare la distorsione della concorrenza nel mercato di approvvigionamento delle biomasse legnose già segnalata al Governo dall’Autorità per la concorrenza e il mercato; a favorire il raggiungimento degli obiettivi previsti dalla Piano azione nazionale-PAN sulla produzione di energia termica da fonti rinnovabili».