LA RIPARTENZA DEL GOVERNO

    Pac e Imu le nuove sfide del Mipaaf

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    Chiusa la crisi di governo
    si riparte. Con
    la benedizione del
    premier Enrico Letta che, questa
    volta, ha dato atto all’agroalimentare
    di essere un settore
    trainante. Il premier tra le grandi
    sfide ha indicato l’Expo di
    Milano «scadenza importantissima
    ». «Credo profondamente
    – ha aggiunto nella replica alla
    Camera – in questa grandissima
    scadenza che abbiamo davanti.
    Una scadenza attorno alla
    quale mobilitare tutte le nostre
    energie: il cibo, la sicurezza
    alimentare, l’agroalimentare, l’ambiente…».

    Dunque archiviata l’empasse,
    l’esecutivo Letta si è ricomposto
    e il ministro delle Politiche
    agricole, Nunzia De Girolamo,
    ha ripreso a pieno titolo
    la plancia di comando. E forse
    ora arriva il periodo più difficile.
    Si stringono infatti i tempi
    per la Legge di stabilità che
    dovrà fare i conti anche con
    una ennesima stretta delle dotazioni
    ministeriali. Imu e Iva
    restano in prima linea anche
    se quest’ultima sembra caduta
    nel dimenticatoio. Mentre restano
    da chiudere tutte le misure
    approvate con i due decreti
    del fare con il pacchetto agricolo
    ancora inapplicato (si veda
    altro servizio in pagina).

    E poi c’è l’appuntamento
    chiave, l’applicazione dalla riforma
    della Politica agricola
    comune. Fatta la riforma ora
    tocca agli Stati membri declinarla
    e mettere a frutto la buona
    dose di flessibilità concessa
    dalla Ue. E l’Italia è ancora
    all’anno zero. Toccherà dunque
    al ministro avviare la rincorsa
    e recuperare il tempo
    perduto cercando una non facile
    quadra in un mondo agricolo
    e cooperativo fortemente
    spaccato.

    Tutte le organizzazioni agricole
    plaudono al senso di responsabilità
    che ha prevalso,
    ma iniziano anche a presentare
    i conti.

    «Ha prevalso – ha sottolineato
    Sergio Marini, presidente
    (ora dimissionario) della
    Coldiretti – il senso di responsabilità
    che ci auguriamo sia
    di buon auspicio per ritrovare
    quel minimo di serenità di cui
    il paese ha estremamente bisogno.
    Dopo la ritrovata stabilità
    politica con il voto di fiducia
    occorre ora intervenire per fermare
    l’insostenibile tassa di
    circa 350 milioni di euro che
    le imprese agricole rischiano
    di pagare se non verrà mantenuto
    l’impegno all’abolizione
    della seconda rata dell’Imu sui
    terreni agricoli e sui fabbricati
    rurali strumentali con l’individuazione
    delle coperture in un
    provvedimento che accompagnerà
    la Legge di stabilita».
    E anche sull’Iva Coldiretti tiene
    la guardia alta: «Nel primo
    giorno di applicazione – secondo
    le valutazioni dell’organizzazione
    – l’aumento dell’aliquota
    Iva è già costato circa
    10 milioni di euro alle famiglie
    italiane, un importo che
    rischia di moltiplicarsi ogni
    giorno fino a quanto non verranno
    assunti i provvedimenti
    annunciati per il contenimento
    della tassa».

    Agrinsieme, il coordinamento
    costituito da Cia,
    Confagricoltura e Alleanza delle
    cooperative del settore agroalimentare,
    chiede ora di «mettersi
    subito in moto e approvare
    tutte quelle misure, a cominciare
    dalla Legge di stabilità,
    che consentiranno al nostro paese
    di riprendere la strada della
    ripresa e dello sviluppo».

    Agrinsieme ha ricordato anche
    le parole di Letta sul «giusto
    riconoscimento dell’agricoltura
    e dell’agroalimentare
    che, anche nella crisi, hanno
    trainato la crescita». «Attendiamo,
    quindi – ha ribadito Agrinsieme
    – che verso il settore si
    concentri da parte del governo
    una reale attenzione, soprattutto
    in una fase in cui saremo
    chiamati a un passaggio molto
    delicato per il futuro delle imprese
    agricole: l’applicazione
    dei regolamenti della nuova
    Pac».

    Per Copagri «Basta austerity,
    servono scelte coraggiose
    tutte orientate alla crescita e in
    questa direzione anche svolgendo
    un ruolo maggiormente
    autorevole in Europa. La stabilità
    di governo è ovviamente
    basilare anche per l’agricoltura,
    tanto più in un momento in
    cui c’è da valutare attentamente
    la nuova Pac e prendere decisioni
    fondamentali per la sua
    più idonea attuazione sul nostro
    territorio».

    Confeuro, infine, ha ricordato
    all’esecutivo le emergenze
    agricole, dalla stretta creditizia
    che sta colpendo soprattutto
    il Sud al taglio delle
    agevolazioni fiscali sull’acquisto
    di terreni.

    Pac e Imu le nuove sfide del Mipaaf
    - Ultima modifica: 2013-10-09T15:33:50+02:00
    da Redazione Terra e Vita
    Pac e Imu le nuove sfide del Mipaaf - Ultima modifica: 2013-10-09T15:33:50+02:00 da Redazione Terra e Vita

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