Domanda
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La nuova Pac presenta molti elementi di
complessità e, man mano che si esaminano
gli aspetti applicativi, ci si rende conto
che gli agricoltori dovranno sopportare un
gravoso onere burocratico-amministrativo.
L’unico aspetto di semplificazione è il regime
per i piccoli agricoltori, che ha l’obiettivo
di rendere i pagamenti diretti più facilmente
accessibili alle piccole aziende agricole e
di ridurre i costi amministrativi di gestione e
controllo della Pac.
Regime facoltativo
Il Reg. Ue 1307/2013 (artt. 60-65) prevede
la possibilità di attivare un regime per i piccoli
agricoltori, con un pagamento annuale
forfettario che sostituisce tutti i pagamenti
diretti. Non si tratta di una tipologia di pagamento,
come nel caso dei giovani agricoltori,
ma di un regime che persegue l’obiettivo della
semplificazione amministrativa.
Il regime per i piccoli agricoltori è facoltativo
per gli Stati membri; l’Italia ha deciso di
attivarlo. Il regime è facoltativo pure per gli
agricoltori; anche se l’Italia ha deciso di atti-
2014-2020 Opzione da esercitare entro il 15-9-2015
di Angelo Frascarelli
varlo, gli agricoltori sono comunque liberi di
scegliere se partecipare o no.
Due scadenze: 15 maggio e 15 settembre
I piccoli agricoltori presentano la Domanda
di assegnazione dei nuovi titoli e domanda di
pagamento (Domanda Unica) al 15 maggio
2015 come tutti gli altri agricoltori.
Gli agricoltori che intendano partecipare al
regime per i piccoli agricoltori devono presentare
una domanda aggiuntiva entro il 15
settembre 2015 (tab. 1).
Agea deve comunicare l’importo del pagamento
che spetta al piccolo agricoltore in
tempo utile per permettergli di fare una scelta
consapevole. Quindi il piccolo agricoltore
presenterà la domanda di pagamento entro
il 15 maggio 2015, come tutti gli altri agricoltori,
attenderà la comunicazione di Agea relativa
all’importo del pagamento e deciderà
se presentare la domanda di partecipazione
al regime entro il 15 settembre 2015.
Chi non entrerà nel regime dei piccoli agricoltori
entro il 15 settembre 2015, non potrà più
accedervi in una fase successiva, ma potrà
comunque beneficiare dei pagamenti diretti
seguendo le regole previste per gli agricoltori
normali.
Il piccolo agricoltore può decidere di recedere
dal regime dei piccoli agricoltore in un
anno successivo al 2015, ma non potrà più
rientravi.
Importo del pagamento
L’importo del pagamento annuo per ciascun
agricoltore prevede un livello massimo di
1.250 euro/azienda. Tutti gli agricoltori possono
partecipare al regime dei piccoli agricoltori,
anche chi percepisce più di 1.250
euro, purché accetti un livello massimo di
sostegno pari a 1.250 euro/azienda.
Gli Stati membri fissano l’importo del pagamento
annuo per ciascun agricoltore che partecipa al regime dei piccoli agricoltori, in
base a quattro diversi metodi. L’Italia ha scelto
il metodo storico: l’importo per i piccoli
agricoltori è pari al totale dei pagamenti da
assegnare all’agricoltore, qualora avesse
fatto domanda come un agricoltore normale.
Quindi i piccoli agricoltori ricevono semplicemente
l’importo che avrebbero ricevuto
altrimenti, pur avendo i vantaggi di semplificazione
del piccolo agricoltore (tab. 1).
Per finanziare il pagamento per i piccoli agricoltori,
gli Stati membri deducono gli importi
dai massimali dei rispettivi pagamenti sostituiti:
pagamento di base, pagamento ecologico,
pagamento per i giovani agricoltori
e pagamento accoppiato. Quindi il regime
per i piccoli agricoltori non assorbe un percentuale
del massimale nazionale, in quanto
il regime è sostitutivo degli altri pagamenti.
Il pagamento per i piccoli agricoltori sarà adattato
ogni anno per tenere proporzionalmente
conto delle modifiche del massimale
nazionale. Il massimale nazionale passerà da
3.902 milioni di euro nel 2015 a 3.704 milioni
di euro nel 2020, quindi la riduzione del pagamento
per i piccoli agricoltori tra il 2015 e
il 2020 sarà del 5%.
I vantaggi
In Italia, gli agricoltori potenzialmente interessati
al regime semplificato sono moltissimi.
Attualmente in Italia i beneficiari sotto i
1.000 euro sono il 59%, anche se assorbono
solo il 7,2% del massimale nazionale (tab. 2).
Si stima che gli agricoltori al di sotto di 1.250
euro di pagamenti diretti siano circa 750.000,
pari circa due terzi degli attuali beneficiari,
anche se essi assorbono meno del 10% del
massimale nazionale.
Gli agricoltori che partecipano al regime hanno
una serie di vantaggi:
– sono esonerati dalle pratiche agricole del
greening;
– la domanda di accesso al sostegno è più
semplice;
– la condizionalità e i controlli sono semplificati.
Il regime di sostegno semplificato per i piccoli
agricoltori stimola una considerazione. La
nuova Pac intende tutelare e favorire la presenza
dei piccoli agricoltori, in quanto viene
riconosciuto il loro contributo alla vitalità delle
zone rurali.
L’Ue afferma, infatti, che il regime dei piccoli
agricoltori dovrebbe prefiggersi l’obiettivo di
sostenere l’attuale tessuto agricolo dell’Unione,
caratterizzato da aziende di piccole dimensioni,
senza che ciò vada a detrimento dell’evoluzione
verso strutture più competitive.