Agriturismi: nel 2022 cresciuti fatturato, strutture e presenze

agriturismi
Rispetto al 2021 +1,8% di aziende agrituristiche e valore della produzione in crescita del 30,5%. La crisi provocata dalla pandemia è alle spalle

Nel 2022 le aziende agrituristiche attive in Italia erano 25.849 (+1,8% rispetto al 2021). La crescita maggiore si è verifica nel Nord-Ovest (+2,7%) e nel Nord-Est (+2,4%). A dirlo è il report Istat su "Le aziende agrituristiche in Italia Anno 2022" stimando a 1,5 miliardi di euro il valore corrente della produzione delle aziende agrituristiche (+30,5%). Un valore che contribuisce per il 4,4% alla formazione del valore economico dell’intero settore agricolo, sul quale gli agriturismi incidono per poco più del 2,3%. In crescita del 73% gli agrituristi stranieri rispetto al 2021. Lungo la penisola sono pari al 64% i Comuni "agrituristici". Dal 2004, il loro numero cresce in media del 2,2% l'anno e nel Nord-Ovest addirittura del 4%.

Le aziende sono in crescita omogena in tutte le macroaree rispetto al 2021 (+32,5% Nord-Est, +30,5% Nord-Ovest, +30,5% Mezzogiorno, +28,4% Centro. In Toscana, precisa ancora l'istituto di statistica, il tasso di attivazione (nuove aziende autorizzate/totale aziende) più alto (30%), in Sicilia il tasso di cessazione più basso (10%).
In leggero aumento (+0,7% rispetto al 2021) la presenza delle donne imprenditrici, che sono più di un terzo di tutti i conduttori e si consolidano al Sud. Pari a +4,1% il tasso medio anno di crescita degli agriturismo con fattorie didattiche guidate da donne.

Boom di turisti stranieri

Il report dell'istituto nazionale di statistica segnala un numero di vacanzieri in agriturismo che supera l'anno pre pandemia e soprattuto il ritorno di turisti stranieri. Nel 2022 gli arrivi nelle strutture agrituristiche hanno superato i quattro milioni, registrando quindi un forte recupero non solo rispetto al 2021 (+35%), ma anche rispetto al 2019 (+8,5%), l'anno pre-pandemia.

Dal confronto con l'anno precedente gli agrituristi italiani aumentano dell'11,5% e quelli stranieri oltre il 73%. Il 3,4% dei turisti sceglie l'"agriturismo" per trascorrere le vacanze,
ma va tenuto presente che le strutture con alloggio sono poco più del 9,5% del totale delle strutture ricettive. Complessivamente, le aziende agrituristiche del Centro e del Nord-Est ospitano il 73% degli agrituristi (rispettivamente il 40,3% e il 32,9%). Tra le regioni si conferma la forza attrattiva della Toscana (28,8%) e del Trentino-Alto Adige (16,9%), con la forte incidenza sul totale nazionale della Provincia autonoma di Bolzano (13,5%).

Isole prese d'assalto

Per tutte le altre regioni la quota di agrituristi è inferiore del 10% e variano tra 9,5% del Veneto e 0,3% della Valle d'Aosta. Rispetto al 2021 crescono gli arrivi in tutte le cinque macroaree geografiche. In particolare, sono le Isole, con il 44,5%, a registrare la variazione più alta. Segue il Nord-Est (+41%) il Nord-Ovest (+33,3%), il Centro (+32%) e il Sud (+25%). Sempre rispetto allo scorso anno l'aumento maggiore di stranieri si registra nelle Isole (+45,4%), mentre nel Nord-Est aumentano gli agrituristi italiani (+22%).

Il rapporto tra agrituristi italiani e stranieri è 11 a 10 (era di 17 a 10 lo scorso anno). A livello regionale questo indice segnala una forte prevalenza degli italiani in Molise
(6,6), Basilicata (4,2) e Abruzzo (4). Al contrario, gli stranieri prevalgono nella Provincia autonoma di Bolzano (0,6), in Toscana (0,8) e nella Valle d'Aosta (0,9). La durata media della permanenza nelle strutture in generale è 3,8 giorni: per gli stranieri 4,6 e per gli italiani 3,1 giorni.

Agriturismi: nel 2022 cresciuti fatturato, strutture e presenze - Ultima modifica: 2024-01-08T16:54:24+01:00 da Redazione Terra e Vita

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento
Per favore inserisci il tuo nome