Nazario Battelli, candidato Cia-Agricoltori Italiani, è stato eletto vicepresidente al gruppo di lavoro frutta e verdura del Copa-Cogeca. Battelli, quasi dieci anni a capo di Ortofrutta Italia, per Cia ha ricoperto, nel tempo, diversi incarichi di rappresentanza a livello nazionale e anche regionale e provinciale nella sua Emilia-Romagna.
Battelli affiancherà, insieme ad Alessandro Dalpiaz, sempre alla vicepresidenza, il belga Luc Vanoirbeek, nominato titolare del gruppo frutta e verdura. L’elezione si è tenuta nel corso della riunione online tra i delegati delle diverse organizzazioni agricole Ue.
Al centro della candidatura di Battelli, il riconoscimento del ruolo chiave del settore nel più ampio contesto europeo che lo vede in linea con il Green Deal e pronto ad affrontare le sfide future della transizione ecologica, supportato da ricerca e innovazione, incentivato a investimenti in tecnologie e sostenibilità.
Battelli, «riposizionare le priorità dei produttori ortofrutticoli»
Per Battelli è prioritario riposizionare le priorità dei produttori ortofrutticoli nel dibattito europeo, in ambito Pac e relativamente alle strategie Farm to Fork e Biodiversity. Occorre intervenire e condividere strategie e azioni a tutela delle produzioni, delle imprese agricole e dell’intera filiera, oltre che lavorare a una nuova politica commerciale Ue.
Garanzia di reddito per gli agricoltori, lotta ai cambiamenti climatici e promozione dei consumi, gli asset sui cui costruire e pianificare il futuro dell’ortofrutta in Europa, tra le produzioni più colpite dagli effetti devastanti delle calamità, siano esse fenomeni atmosferici avversi o attacchi di parassiti vegetali e animali.
Gli obiettivi programmatici
«Gli obiettivi concreti che porto sul tavolo del Gruppo che sono onorato di presiedere come vicepresidente - ha commentato Nazario Battelli - guardano alla necessità di rilanciare una gestione integrata del rischio che punti soprattutto alla prevenzione. Dobbiamo salvaguardare la competitività delle aziende, adoperarci per un’equa ripartizione del valore e rivedere le relazioni con i Paesi extra europei».