Un quarto dell'ortofrutta e della carne italiana deriva da imprese mutualistiche. Con le sue 4.703 imprese attive, la cooperazione agroalimentare italiana garantisce occupazione a più di 91.500 addetti e genera un fatturato di quasi 35 miliardi di euro, pari al 23% del giro d'affari dell'alimentare italiano. Ottimi i risultati dell'export: nel 2016 il sistema cooperativo italiano ha fatturato circa 5 miliardi di euro, pari al 13% delle esportazioni agroalimentari italiane. Le imprese cooperative spiccano per la lavorazione della materia prima made in Italy, il 74% dei prodotti è, infatti, di provenienza locale.
«Questo è possibile grazie al forte legame che le imprese cooperative hanno con la propria base sociale di agricoltori – spiega Ersilia Di Tullio, responsabile cooperazione della società Nomisma che ha curato lo sviluppo dello studio -. Oggi la quota prevalente degli approvvigionamenti di materia prima delle cooperative è costituita dai conferimenti dei propri soci, come evidenzia il grado di mutualità pari in media all’83%».
Questi i numeri principali emersi dall’Osservatorio della Cooperazione Agricola Italiana – Rapporto 2017 istituito presso il Mipaaf e sostenuto dall’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari (Agci-Agrital, Fedagri-Confcooperative, Legacoop Agroalimentare) e Unicop, presentato oggi a Roma.
«Sono soddisfatto del quadro economico fotografato dal rapporto – commenta Giorgio Mercuri, presidente dell’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari – in particolare per il contributo importante che le cooperative stanno dando in termini di incremento delle vendite sui mercati internazionali. L'attività dell'Osservatorio è fondamenetale, in 10 anni siamo riusciti a raccogliere dati rilevanti per lo studio di filiera agroalimentare cooperativa. Confido che anche nella prossima legge di biancio vengano erogate le poche risorse che servono per continuare questa attività».
Carne, ortofrutta, latte e vino si confermano i principali settori cooperativi grazie al forte legame con la base produttiva agricola. Le cooperative del settore delle carni fresche e trasformate esprimono la quota di fatturato più importante (8,9 miliardi di euro, pari al 26% del totale); segue il comparto dell’ortofrutta (8,7 miliardi, 25% del fatturato totale), quello del latte (6,6 miliardi, 19%), dei servizi (4,8 miliardi, 14%) e del vino (4,5 miliardi, 13%).
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