Contenere con attività di depolamento la diffusione dei cinghiali che sono il vettore di contagio della Psa (Peste suina africana). Con questo obiettivo la Regione Lombardia ha stanziato 725mila euro a favore di province e Città metropolitana di Milano per finanziare il contenimento delle popolazioni dei cinghiali e prevenire la diffusione di Psa.
È quanto previsto da una delibera approvata oggi dalla Giunta su proposta dell'assessore all'Agricoltura, sovranità alimentare e foreste, Alessandro Beduschi, di concerto con l'assessore alla Sicurezza e protezione civile, Romano La Russa.
Continua in Lombardia, la regione leader per gli allevamenti di suini, la lotta alla diffusione della malattia che sul territorio regionale ha già colpito quasi 13mila capi suini secondo i dati del miistero della Salute.
In Lombardia 21 focolai di Psa accertati
Secondo i dati epidemiologici del ministero della Salute dall’1 gennaio 2022 al 2 ottobre 2023 sarebbero stati confermati 1.071 casi di positività nei cinghiali e 21 focolai nei suini, di cui 9 in Lombardia, la regione più a rischio per l’enorme patrimonio suinicolo. In regione al 2 ottobre risultano 12.910 casi di positività dei suini accertati nelle zone di restrizione.
Necessarie politiche di contenimento dei cinghiali
«L'impegno della Regione contro il diffondersi della Psa – ha spiegato Beduschi – è costante e a poco valgono le polemiche di chi vorrebbe ricondurre l'emergenza a falle nelle procedure di biosicurezza negli allevamenti di suini. Se queste ci sono state è doveroso richiamare tutti gli operatori a seguire scrupolosamente quanto previsto per evitare l'ingresso del virus, ma è indubbio che questo sia trasmesso dal cinghiale, una specie infestante che in questi anni è proliferata in Italia anche grazie ad atteggiamenti permissivi».
«Il risultato di questo “buonismo” – ribadisce Beduschi – lo si vede in molte delle nostre città, dove ormai questi animali si spingono sempre più spesso. Per questo vanno fermati con adeguate politiche di depopolamento, come previsto dal Piano Nazionale predisposto dal commissario straordinario, Vincenzo Caputo».
Finanzieranno le attività di controllo delle Polizie provinciali
Con queste risorse gli enti locali potranno, tra l'altro, indire gare per affidamento delle attività di controllo a ditte specializzate, acquistare e noleggiare attrezzature come visori, trappole, carabine e gestire le carcasse di cinghiale, principale vettore del virus Psa che, va ribadito, non è assolutamente pericoloso per l'uomo.
Questi fondi potranno finanziare nel prossimo biennio le attività delle Polizie provinciali, che si potranno avvalere anche di operatori privati e ditte specializzate.
Si tratta di rafforzare le azioni di depopolamento del cinghiale per cercare di contenere la diffusione del virus della Psa a salvaguardia del patrimonio suinicolo regionale e del relativo indotto economico di una delle filiere più importanti per il settore agroalimentare lombardo.
Nella ripartizione dei fondi oltre 130mila euro a Pavia
Le risorse sono state ripartite seguendo tre criteri: 100mila euro vengono suddivisi in parti uguali tra Province (con l'esclusione di Monza e Brianza e Sondrio), 312.500 in proporzione al numero di cinghiali abbattuti dalle polizie provinciali nel 2022 e ulteriori 312.500 euro saranno assegnati in proporzione al numero di suini allevati sui rispettivi territori provinciali.
Per quanto riguarda la destinazione, nel dettaglio, dei fondi a province e Città metropolitana a Bergamo sono stati assegnati 70.200 euro, a Brescia:117.500 euro, a Cremona: 93.200 euro, a Lodi 36.700 euro, a Mantova 89.200 euro, a Pavia 132.454 euro (dove sono stati scoperti i focolai di Psa), a Varese 54.504 euro, a Milano 16.400 euro, a Lecco 14.700 euro e a Como 99.800 euro.