I produttori di soia guardano con interesse il futuro della coltura, fortemente condizionata dalle evoluzioni del mercato e dai cambiamenti della Pac.
La Pac 2023-2027 modifica radicalmente il sostegno al settore della soia: da una parte, le imprese interessate subiscono una riduzione del pagamento di base per effetto della convergenza; dall’altra parte, il Piano Strategico Nazionale per la Pac (Psp) prevede un rilevante sostegno accoppiato alla soia, mentre l’accesso agli eco-schemi è praticamente precluso.
Le migliori notizie arrivano soprattutto dal mercato, dove si registrano livelli di prezzo straordinariamente elevati, vicini ai 700 euro/t.
I nuovi pagamenti diretti
La Pac 2023-2027 prevede invece cinque tipologie di pagamenti diretti:
1. sostegno al reddito di base al reddito per la sostenibilità (48% del massimale nazionale);
2. sostegno ridistributivo complementare (10%);
3. sostegno complementare per i giovani agricoltori (2%);
4. regimi per il clima e l’ambiente: eco-schemi (25%);
5. sostegno accoppiato (15%).
Articolo pubblicato sulla rubrica Primo piano di Terra e Vita
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Il nuovo pagamento di base 2023-2027 continuerà ad essere erogato sulla base dei titoli all’aiuto, ma sarà soggetto alla convergenza, che riduce il sostegno agli agricoltori con titoli elevati e incrementa il sostegno agli agricoltori con titoli bassi (vedi Terra è Vita n. 3.2022).
Leggi al proposito qui:
I titoli saranno ricalcolati nel 2023; gli agricoltori con un valore dei titoli più elevato continueranno a beneficiare di un sostegno più elevato e, viceversa, gli agricoltori con un valore dei titoli più basso continueranno a beneficiare di un sostegno più basso.
Il pagamento di base è l’unico pagamento ad essere legato ai titoli, mentre tutti gli altri quattro pagamenti (eco-schemi, ridistributivo, giovani, accoppiato) non sono legati ai titoli.
Il pagamento di base
La soia è una coltura spesso presente nelle aziende specializzate a seminativo del Nord Italia, in ordinamenti colturali con la presenza dominante del mais e/o dei cereali a paglia.
Questa tipologia di aziende attualmente possiede titoli di valore leggermente più elevato (circa 250 euro/ha) rispetto alla media nazionale (200 euro/ha); al pagamento di base si aggiunge il pagamento greening (pari al 52,72% del pagamento base), che porta il sostegno totale a circa 380 euro/ha.
Bisogna considerare che il vecchio pagamento di base+greening, assommava al 85,08% del massimale dei pagamenti diretti; invece il nuovo pagamento di base è il 48% del massimale. Va inoltre tenuto conto del processo di convergenza dei titoli.
Per l’effetto congiunto di questi due cambiamenti, il nuovo pagamento di base è inferiore (circa 174 euro/ha). rispetto al vecchio pagamento di base+greening (200 euro/ha).
Gli altri pagamenti
Nella nuova Pac 2023-2027, la soia potrà beneficiare del sostegno accoppiato in misura notevolmente superiore alla Pac 2015-2022.
All’opposto, il pagamento redistributivo (10% della dotazione nazionale) e gli eco-schemi (25%) sono molto selettivi e non sono accessibili ai produttori di soia.
Infatti, il pagamento redistributivo (circa 81,7 euro/ha per i primi 14 ettari di superficie ammissibile) è riservato alle aziende fino a 50 ettari. Le aziende, che coltivano soia, hanno normalmente dimensioni più elevate e quindi non accedono a questo pagamento.
Il Psp ha previsto 5 categorie di eco-schemi (tabella 1), ma solamente l’Eco-schema 4 è rivolto ai seminativi. Tuttavia, anche questo eco-schema pone alcuni impegni che lo rendono difficilmente accessibile alla coltura della soia.
Infatti, l’Eco-schema n. 4 prevede un premio di 110 euro/ha ed è rivolto alle colture leguminose e foraggere, nonché di colture da rinnovo; nelle colture leguminose rientra sicuramente la soia. Tuttavia sono previsti due impegni:
- su tali superfici non è consentito l’uso di diserbanti chimici e di altri prodotti fitosanitari nel corso dell’anno;
- in caso di colture da rinnovo, effettuare l’interramento dei residui.
Il divieto dell’uso di diserbanti chimici e di altri prodotti fitosanitari rende difficilmente praticabile l’accesso della soia a questo eco-schema.
Il sostegno accoppiato 2015-22
Nella Pac 2015-2022, i coltivatori di soia hanno beneficiato di un sostegno accoppiato, ma con importi molto esigui e con molte limitazioni.
In primo luogo, il sostegno è limitato alle superfici localizzate in Lombardia, Veneto, Piemonte, Friuli Venezia Giulia ed Emilia-Romagna, con un massimale per il sostegno accoppiato, corrispondente a 9,2 milioni di euro (tabella 2).
In secondo luogo, il premio non è concesso su tutti gli ettari, ma nell’ambito dei seguenti limiti:
a) l’intera superficie per i primi cinque ettari;
b) per la superficie eccedente, il 10% della superficie.
Le aziende agricole la cui superficie coltivata a soia è inferiore o uguale a 5 ha ricevono il premio sull’intera superficie coltivata. Oltre a tale soglia, l’aiuto è riconosciuto fino a un numero massimo di ettari seminati a soia pari al 10% della superficie aziendale. Così, ad esempio:
- per una azienda la cui estensione complessiva a soia sia di 10 ha, la superficie massima ammissibile al premio specifico è di 5,5 ha;
- per una azienda la cui estensione complessiva a soia sia di 20 ha, la superficie massima ammissibile al premio specifico è di 6,5 ha.
Il premio, riconosciuto nel 2020 (ultimo dato disponibile), a favore della soia nel nord Italia è stato di 66,90 euro/ettaro, per una superficie di 128.972 ettari.
Il sostegno accoppiato 2023-2027
Ora, c’è da sottolineare il notevole aumento del sostegno accoppiato per la soia nella Pac 2023-2027.
In altre parole, nella Pac 2023-2027 il sostegno accoppiato alla soia cambia completamente. In primo luogo, il sostegno è destinato a tutto il territorio nazionale, anche se evidentemente le regioni del Nord Italia sono le più vocate alla coltivazione e la soia si concentrerà in queste regioni.
In secondo luogo, il massimale nazionale viene più che triplicato da 9,2 milioni di euro a 31,9 milioni di euro, senza limitazioni di superfici, con un pagamento stimato di 120 euro/ha (tabella 2).
Le motivazioni di questo rilevante sostegno al settore della soia sono ben descritte nel Piano Strategico per la Pac: “trattandosi di una coltura azotofissatrice la soia non necessita di apporto di concimi azotati e pertanto riduce la pressione inquinante sulle acque”.
Simulazione per un’azienda specializzata a soia
La prima simulazione riguarda un’azienda specializzata con una superficie di 200 ettari, interamente coltivata a soia, con 200 titoli nel 2022 del valore di 250 euro/ha. Si tratta di una simulazione prettamente “teorica”, in quanto la coltura della soia è sempre in avvicendamento con i cereali. Tuttavia questa simulazione ci consente di valutare più precisamente i cambiamenti della Pac per il settore della soia.
Nel 2022, il sostegno complessivo (base+greening+accoppiato) è di 389,60 euro/ha (tabella 3).
Nel 2023, il pagamento di base di quest’azienda viene ricalcolato e poi decresce gradualmente per effetto della convergenza fino al 2026.
Al pagamento di base si aggiunge il sostegno accoppiato, mentre non accede agli eco-schemi.
I pagamenti complessivi passano da 389,50 euro/ha nel 2022 a 292,71 euro/ha nel 2026, con una riduzione del 25% del sostegno.
La causa di questa riduzione deriva dalla convergenza dei titoli e dall’inaccessibilità della soia e di questa tipologia di azienda ai sostegni selettivi (ridistributivo, eco-schemi).
Simulazione per un’azienda a seminativi con soia
La seconda simulazione riguarda un’azienda zootecnica di 200 ettari a seminativi, con una superficie a soia di 80 ettari, a cui si aggiungono 80 ettari a mais e 40 ettari a grano; questa azienda possiede 200 titoli nel 2022 del valore di 250 euro/ha. Nel 2022, il sostegno complessivo (base+greening+accoppiato) è di 385,93 euro/ha (tabella 4).
Nel 2023, il pagamento di base di quest’azienda viene ricalcolato e poi decresce gradualmente per effetto della convergenza fino al 2026.
Al pagamento di base si aggiunge il sostegno accoppiato per la sola coltura della soia, mentre non accede agli eco-schemi.
I pagamenti complessivi passano da 385,93 euro/ha nel 2022 a 220,71 euro/ha nel 2026, con una riduzione rilevante, derivante dalla convergenza dei titoli, dall’inaccessibilità di questa tipologia di azienda ai sostegni selettivi (ridistributivo, eco-schemi) e dal sostegno accoppiato limitato alla sola coltura della soia.
L’impennata dei prezzi
La Pac assume sempre un rilievo importante nelle scelte dell’agricoltore; tuttavia, essa è sempre secondaria rispetto all’altro fattore, il mercato, ben più rilevante sui ricavi delle aziende.
Proprio dal mercato provengono i maggiori stimoli alla coltivazione della soia. I prezzi del mercato nazionale sono passati da 350 euro/t di agosto 2020 a 690 euro/t di aprile 2022 (figura 1).
Articolo pubblicato sulla rubrica Primo piano di Terra e Vita
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Le superfici aumenteranno
Infine, alcune valutazioni. La coltivazione della soia è destinata a crescere in Italia, sia nelle semine 2022 che nei prossimi anni.
Come abbiamo visto, il sostegno della Pac premia la soia molto più che gli altri seminativi (mais e cereali a paglia).
In virtù dei vantaggi ambientali, essendo una coltura azotofissatrice, la soia prevede un rilevante sostegno accoppiato nella Pac 2023-2027. Ciononostante, anche i produttori di soia registrano una riduzione dei pagamenti, seppure di lieve entità rispetto a quella degli altri seminativi.
Ci sono, inoltre, altri vantaggi che attirano gli agricoltori verso la coltivazione della soia: il minore fabbisogno di acqua per l’irrigazione rispetto al mais e al riso (problema particolarmente sentito nel 2022 a causa della siccità invernale) e i minori costi di fertilizzanti (anche questo problema particolarmente rilevante nel 2022).
Ma soprattutto gli eccezionali prezzi di mercato e la richiesta di soia nazionale faranno lievitare la superficie totale destinata a questa coltura.