Quest’anno il raccolto di olive in Europa sarà superiore del 30% ai livelli dello scorso anno, quando il settore fu colpito da una grave siccità. In Italia, in particolare, si attende un raccolto pari a 350mila t, il 55% in più delle 222mila della campagna 2014/2015. Lo affermano le organizzazioni agricole e cooperative dell’Ue riuniti nel Copa e nel Cogeca secondo cui «la qualità del prodotto è buona in numerosi Paesi membri grazie ai notevoli progressi compiuti dagli olivicoltori europei. Nell’Ue si registra infatti una produzione crescente di olio di oliva vergine».
Dai dati pubblicati emerge tuttavia un calo del consumo di olio d’oliva in Italia che passerebbe dalle quasi 605mila t del 2014/2015 a 580mila per il periodo 2015/2016. Per far fronte al suo fabbisogno e all’export lo scorso anno l’Italia ha importato 666mila tonnellate di olio d’oliva di cui 635mila dai partner Ue e 31mila dai Paesi terzi. Agricoltori e cooperative Ue non nascondo però le loro «preoccupazioni per i piani europei destinati ad aumentare in maniera significativa i contingenti d’importazione in franchigia doganale di l’olio di oliva tunisino. E questo mentre sul mercato Ue c’è un’offerta sufficiente di prodotto europeo di qualità e i prezzi sono al ribasso».