Olivo, non ritardare la raccolta per sfuggire alla mosca

Olive smaturate e ammuffite
Annata "da mosca" nonostante il caldo estivo. Dopo la revoca del dimetoato la soglia del 10% non ha più valore: per evitare danni ingenti si può ricorrere alla cattura massale o interventi anticipati.

Nonostante i forti e prolungati caldi estivi che ne avevano limitato la popolazione, la mosca delle olive (Bactrocera oleae) ha rapidamente recuperato a partire dalla seconda metà di agosto, quando le temperature si sono abbassate e soprattutto sono iniziate le prime piogge che hanno consentito l’ingrossamento delle drupe e migliori condizioni per le larve.

Soglia del 10% non più valida

Il risultato è che, soprattutto nei comprensori olivicoli irrigui, la mosca ha già richiesto interventi di controllo, indipendentemente dalle scelte di gestione con mezzi adulticidi o larvicidi (in realtà sempre più limitati per persistenza e capacità di penetrazione, dopo la definitiva uscita di scena del dimetoato).

Non disponendo più di un prodotto “abbattente”, la classica soglia di intervento del 10% di olive con infestazione attiva non può più essere considerata tecnicamente valida ma, se la strategia prevede trattamenti chimici (acetamiprid o fosmet, quest’ultimo in scadenza di utilizzo al primo novembre di quest’anno), occorrerà intervenire con percentuali decisamente più basse. In questo scenario i sistemi di attrazione massale degli adulti che mirano a mantenere bassa la popolazione nell’oliveto sono sempre più opportuni, anche se non sempre sufficienti a evitare interventi insetticidi con picchi elevati dell’insetto.

Articolo pubblicato sulla rubrica L’occhio del Fitopatologo di Terra e Vita

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Meglio anticipare

Chi è riuscito a proteggere adeguatamente le olive dalla mosca, avrà un motivo in più per anticipare la raccolta, appena la maturazione delle olive raggiunge il grado ottimale di inolizione. Infatti, il peggioramento delle condizioni climatiche potrebbe rendere difficile intervenire con eventuali trattamenti insetticidi, anche in considerazione dei tempi di carenza di alcune delle sostanze attive oggi disponibili.

La raccolta precoce è opportuna anche per motivi agronomici e fisiologici che incidono sulla qualità dell’olio: aspettare il freddo invernale e la completa colorazione delle olive non solo non aumenta il grado di inolizione ma determina un peggioramento del prodotto, sia in termini quantitativi (una parte delle olive cade o è attaccata da avversità e marcisce) sia qualitativi (le olive infestate o infette trasmettono difetti all’olio che ne deriva. Pertanto, appena raggiunta la maturità ottimale, converrà raccogliere il prodotto per sfuggire ai nuovi attacchi di mosca e limitare i danni delle infestazioni in atto. Il grado di invaiatura (colorazione dell’epidermide e della polpa) delle olive è correlato alla loro maturazione e, quindi, è un indice empirico facilmente applicabile ma dà indicazioni approssimative e varia tra diverse varietà.

tab. 1 Classi di colorazione per la determinazione dell’indice di invaiatura
CLASSE DI COLORE INDICE
A) olive tutte verdi 0
B) olive invaiate su meno del 50% della buccia 1
C) olive invaiate su più del 50% della buccia 2
D) olive tutte invaiate in superficie 3
E) olive invaiate su meno del 50% della polpa 4
F) olive invaiate fino in profondità 5
Nota: indice di invaiatura = (Ax0 + Bx1 + Cx2 + Dx3 + Ex4 + Fx5)/N. Le lettere indicano il numero di olive per classe di colore. N = numero totale di olive.

 

Articolo pubblicato sulla rubrica L’occhio del Fitopatologo di Terra e Vita

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L’indice di penetrometria

Più oggettivo, ma comunque di semplice applicazione, è l’indice di penetrometria (consistenza della polpa). Anche per questo indice i valori possono variare in funzione della cultivar e dei fattori ambientali. Vediamoli più nel dettaglio.

L’indice di invaiatura è una media ponderata che tiene conto della colorazione dell’epidermide e della polpa. Le olive campionate vengono divise in classi di colore cui viene attribuito un numero indice. Il processo di invaiatura non è unico per le diverse cultivar (ad es. può essere precoce e contemporaneo, come nel caso della cv Leccino, tardivo e scalare come per la cv Frantoio). I valori ottimali dell’indice di invaiatura corrispondono a 2-3, a seconda della cultivar (visivamente circa 2/3 di colorazione della buccia).

La consistenza della polpa viene determinata con uno strumento (penetrometro) che misura la forza da esercitare per forare la polpa della drupa la cui consistenza tende a diminuire con l’avanzare della maturazione. In linea di massima è preferibile raccogliere le olive con un indice di consistenza della polpa non inferiore a 250 g.

Olivo, non ritardare la raccolta per sfuggire alla mosca - Ultima modifica: 2022-10-06T09:14:41+02:00 da K4

1 commento

  1. Articolo interessante e ben strutturato. Ho risolto i dubbi sui periodi di raccolta pur sapendo che nel mio territorio (Cori LT) I frantoi cominciano a molire dopo la seconda quindicina di ottobre.

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