L’Europarlamento chiede alla Commissione europea di limitare a sette anni il rinnovo dell’autorizzazione del glifosate, il principio attivo ad azione erbicida più utilizzato al mondo e considerato “probabilmente cancerogeno” dall’Oms e “probabilmente non cancerogeno” dall’Efsa. La delibera è stato approvata con 374 voti a favore, 225 contrari e 102 astensioni. L’Assemblea di Strasburgo è risultata molto divisa sul dossier, considerato “sensibile” a livello europeo, ma alla fine ha prevalso una linea più aperta rispetto alla domanda iniziale di dare invece uno stop all’autorizzazione, passata in commissione ambiente lo scorso 22 marzo.
In compenso gli eurodeputati hanno approvato una serie di altre richieste all’esecutivo Ue, fra cui quella “di tenere maggiormente conto dell’utilizzo sostenibile degli erbicidi contenenti glifosate” e “a raccomandare agli Stati membri, nello specifico, di limitare o vietare la vendita di glifosate agli utilizzatori non professionali”.
In Italia, secondo 38 associazioni ambientaliste e dell’agricoltura biologica che stanno portando avanti la campagna StopGlifosate «il rinnovo per 7 anni ignora il principio di precauzione ed esprime solo una grande ipocrisia cercando di mettere d’accordo tutti non curandosi delle possibili conseguenze sulla salute dei cittadini consumatori».
Non è necessario essere ambientalisti per capire che gli erbicidi non sono il futuro. Guardate cosa accade in Argentina per colpa del glifosato https://vimeo.com/127559134