Il settore saccarifero non avrà nuovi fondi dall’Ue in vista dell’abolizione delle quote nel 2017, concordata già da anni. La Commissione Ue ha respinto la proposta della delegazione italiana di impiegare i proventi della ‘tassa’ che lo stesso settore versa al budget dell’Ue per alleviare le sue difficoltà.
«Le autorità italiane chiedono una nuova valutazione della ristrutturazione dell’industria saccarifera e delle quote, che saranno abolite nel 2017 – ha detto il commissario europeo all’agricoltura Phil Hogan –. Ho dovuto far notare che questa riforma è stata concordata prima nel 2005, poi confermata nel 2013 e quindi abbiamo avuto 4 anni per la ristrutturazione, che è costata 6 miliardi ai contribuenti europei, di cui un miliardo di fondi è stato già pagato alle autorità italiane».
«Non proporrò – cunclude – un altro programma di ristrutturazione per lo zucchero. Ricordo però che esiste un gruppo di esperti, a cui partecipa l’Italia, attraverso il quale vedremo di rispondere alle attuali preoccupazioni e attuare misure adeguate per la fine delle quote».
Zucchero, stop ai fondi Ue per l’Italia
In vista dell'abolizione delle quote nel 2017. Già pagato 1 miliardo in 4 anni