Più giallo meno verde: il kiwi nazionale cambia progressivamente la sua tonalità di colore.
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Impianti, il boom del giallo
A livello nazionale, sulla base delle stime effettuate da Cso Italy, gli impianti in produzione (con età di 3 anni ed oltre) di kiwi in Italia ammontano a poco meno di 24.900 ettari, segnando un calo di quasi 2 punti percentuali sullo scorso anno.
Gli impianti a polpa verde sono quelli che denotano la flessione, fermandosi a 21.200 ettari, -5% rispetto alla precedente annata. In tutte principali regioni produttive evidenziano una riduzione, in svariati casi imputabile all’ampliamento delle aree colpite dalla moria. Solamente le regioni meridionali proseguono ancora con una progressione del loro potenziale produttivo.
Le superfici produttive a kiwi a polpa gialla (G3, Jintao, Jinyang, Soreli e Dorì) confermano, al contrario, il notevole aumento che avevano già registrato nel recente passato, da 2.800 ettari del 2018 ad oltre 3.600 ettari del 2019, il +27%.
371 mila tonnellate, la produzione 2019
In termini di volumi, l’offerta di kiwi verde italiano è prevista in riduzione dopo la lieve ripresa del 2018, con circa 353.000 tonnellate di prodotto commercializzabile, corrispondenti al -10% sull’anno scorso. Il kiwi a polpa gialla, nella complesso di tutte le cultivar presenti, incrementa nonostante rendimenti in calo, del +16% sul 2018, per effetto dell’entrata delle superfici di recente messa a dimora. Nell'insieme potrebbe sfiorare le 70.000 tonnellate.
In termini generali la produzione commercializzabile del kiwi italiano (verde + giallo) potrebbe porsi appena sopra le 371.000, -6% rispetto alla commercializzabile dello scorso anno.
La situazione nelle varie regioni
Nel confronto con l’anno precedente si rilevano cali significativi in alcune delle principali regioni: Piemonte, Veneto, Lazio e Campania. In Emilia-Romagna, Friuli ed in alcune aree del sud Italia (Calabria in particolare) si rileva al contrario un lieve aumento di produzione, che non compensa i cali delle altre regioni. In ampliamento la diffusione della moira, con abbattimenti in diverse aree ma anche con un impatto negativo sulle rese unitarie.
La situazione nei paesi a raccolta autunnale
tab. 1 Produzione 2019 (dati in tonnellate) | ||||||
2015/16 | 2016/17 | 2017/18 | 2018/19 | Prev. 2019/20 | var. % 2019/20 su 2018/19 | |
Italia | 575.096 | 451.742 | 369.096 | 393.400 | 371.000 | -6 |
Francia | 60.000 | 62.000 | 58.000 | 55.000 | 55.300 | +1 |
Portogallo | 29.700 | 23.700 | 35.400 | 34.000 | 27.000 | -21 |
Spagna | 15.000 | 13.500 | 15.500 | 16.900 | 18.200 | +8 |
Grecia | 198.700 | 216.500 | 220.000 | 220.000 | 220.000 | = |
Totale Europa | 878.496 | 767.442 | 697.996 | 719.300 | 691.500 | -4 |
Usa/California | 24.000 | 28.500 | 34.900 | 33.300 | 34.000 | +2 |
Giappone | 33.000 | 34.000 | 16.000 | 30.000 | 30.000 | = |
Corea del Sud | 11.000 | 11.000 | 19.000 | 20.500 | 20.500 | = |
EN escl. Cina, Turchia e Iran | 946.496 | 840.942 | 767.896 | 803.100 | 776.000 | -3 |
Fonte: Iko |