«La produzione di uva da tavola all’interno del panorama frutticolo mondiale ha assunto negli ultimi dieci anni un ruolo importantissimo. Con circa 28 mila tonnellate e un incremento del 19,7% dal 2012 si colloca al secondo posto tra la frutta fresca temperata subito dopo le mele. L’uva da tavola rappresenta un settore trainante anche per l’Italia, che in questo contesto si colloca come il primo Paese in Europa e il settimo a livello mondiale per produzione, superfici e volumi esportati» ci spiega Bruno Mezzetti dell’Università Politecnica delle Marche e coordinatore del il Macfrut Table Grape Symposium.
Partecipa al Macfrut Table Grape Symposium che si terrà a Macfrut (8-10 maggio 2024)
Ottieni il biglietto scontato del 25% e tre mesi di abbonamento alla Rivista di Frutticoltura in omaggio
Le iscrizioni chiuderanno il 30 aprile 2024 (posti limitati)
Uva da tavola settore trainante
All’uva da tavola, prodotto simbolo della 41esima edizione di Macfrut, verrà dedicato il simposio internazionale di quest’anno che si svolgerà sulle tre giornate di fiera attraverso tre eventi: il convegno vero e proprio Macfrut Table Grape Symposium nella prima giornata (8 maggio); il Macfrut Table Grape Global Players sui trend di mercato e l’andamento della produzione coinvolgendo i top player mondiali (giovedì 9 maggio); Table grape in the field con visite tecniche in un campo prova allestito all’interno della fiera (venerdì 10 maggio) al Rimini Expo Centre.
La produzione mondiale di uva da tavola è così distribuita:
- 65-66% continente asiatico (Cina con oltre 10 milioni di t e India con 3 milioni di t);
- 10% Sud America (Cile e Perù);
- 9% Africa (Egitto e Sud Africa);
- 8,5% Europa (Italia con circa 1 milione di t e Turchia con 2 milioni di t);
- 5% Nord America.
«Il Simposio vuole evidenziare il trend di crescita positivo delle produzioni globali dell’uva da tavola, che per l’Europa può raggiungere il 14%, in particolare grazie all’entrata in produzione di nuovi impianti con le nuove varietà di uva da tavola senza semi realizzati soprattutto in Italia – continua Mezzetti.
La produzione italiana avviene in un’area di 45 mila ettari e può contare su oltre 900mila tonnellate di prodotto all’anno, di cui il 45% viene esportato (prevalentemente in Germania e Francia). La superficie negli anni ha subito un processo di “meridionalizzazione”: la Puglia rappresenta il 55% del potenziale produttivo e la Sicilia il 41%. In Puglia, nell’ultimo triennio, quasi il 100% dei nuovi impianti è stato realizzato con uve apirene, mentre in Sicilia la percentuale non supera il 25%.
Per riprenderci il ruolo sui mercati internazionali, affievolito dall’affacciarsi di Cile e Perù che hanno saputo cogliere prima di noi i cambiamenti legati alle esigenze dei consumatori, è essenziale continuare a puntare su ricerca, innovazione, pianificazione e aggregazione».
Partecipa al Macfrut Table Grape Symposium che si terrà a Macfrut (8-10 maggio 2024)
Ottieni il biglietto scontato del 25% e tre mesi di abbonamento alla Rivista di Frutticoltura in omaggio
Le iscrizioni chiuderanno il 30 aprile 2024 (posti limitati)
Il simposio coinvolgerà rappresentanti delle principali aziende costitutrici di varietà (Sun World International, Arra, BloomFresh), ma anche rappresentanti del settore vivaistico e commerciale, rappresenterà un momento d’incontro tra ricercatori ed esperti internazionali che si confronteranno su diverse problematiche:
- l’innovazione e protezione varietale, ora mirata a ottenere nuove cultivar precoci, senza semi, adatte a diversi ambienti e di elevata qualità;
- le tecniche di propagazione e qualità del materiale vivaistico, fondamentale per contrastare la diffusione delle malattie e migliorare la qualità delle produzioni;
- i nuovi sistemi di produzione con tecniche di precisione, per la coltivazione e la gestione dei sistemi produttivi (suolo, fuori suolo, gestione acque, nutrizione e gestione dei parassiti e delle malattie);
- alla qualità e alla gestione del mercato fino alle varietà preferite dal consumatore