Da prima produttrice ed esportatrice al mondo di uva da tavola, nel giro di quindici anni l’Italia è scesa all’ottavo posto per volumi prodotti e al terzo per spedizioni oltreconfine. Le superfici coltivate si sono ridotte, mentre a livello globale il consumo è cresciuto. Le cause di questo declino sono molteplici, ma la resistenza degli imprenditori agricoli italiani all’introduzione di nuove cultivar è considerata da più voci la principale. E proprio di come fare per rilanciare questo importante comparto della frutticoltura made in Italy si parlerà durante l’ottavo simposio internazionale dell’uva da tavola, in programma dall’1 al 7 ottobre in Puglia e Sicilia, le due regioni italiane più vocate a questa produzione.
Tra Palermo, Foggia e Bari, alternando sessioni scientifiche a visite tecniche in campo e una tavola rotonda internazionale, si parlerà di biologia e fisiologia della produzione, di tecniche di coltivazione innovative, aggiornamento delle pratiche post raccolta, risorse genetiche e innovazioni nella protezione della vite, ma la capacità di intercettare le richieste dei mercati internazionali sarà al centro delle discussioni.
«Abbiamo fatto un grosso sforzo organizzativo per portare il simposio in due regioni – spiega Il professor Vittorino Novello, docente di Viticoltura alla Facoltà di Agraria dell’Università di Torino e uno dei tre promotori scientifici dell’evento – ma è stata una decisione che gli iscritti hanno apprezzato, perché il 90% di loro ha scelto di partecipare ai lavori di entrambe le sedi. La stragrande maggioranza sono tecnici e produttori che arriveranno dall’estero: ci saranno molti enti di ricerca e gruppi di produttori».
Per quanto riguarda le nuove varietà, al simposio sarà fatta una carrellata delle novità più interessanti della ricerca internazionale, sempre al lavoro per trovare nuovi genotipi in grado di garantire alta e costante produttività, tolleranza alle malattie e agli attacchi di fitofagi, resistenza agli stress abiotici (soprattutto idrici e termici) e alle fisiopatie. Senza dimenticare l’estetica del grappolo e dell'acino, la consistenza della polpa, l'apirenia, il sapore, l'aroma, fino alla maggior capacità di sopportare le operazioni di manipolazione, trasporto e conservazione.
In merito alle tecniche colturali, le indicazioni più interessanti arrivano dalla Cina, dove si è riusciti a manipolare il periodo di maturazione per realizzare due cicli l’anno e dal Cile per quanto riguarda l’irrigazione. In Italia sono state sperimentate nuove coperture, mentre in Iran si sono ottenuti interessanti risultati contro lo stress salino.
Sul fronte del post raccolta, al simposio saranno descritti gli effetti positivi riscontrati nei test eseguiti con involucri che rilasciano anidride solforosa, oppure attraverso un particolare trattamento dei grappoli con anidride carbonica.
In occasione dell' VIII Simposio Internazionale dell'Uva da Tavola, Rivista di Frutticoltura ha realizzato uno Speciale interamente dedicato all’evento, con approfondimenti su tecniche e innovazioni nel settore dell’uva da tavola.
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IL PROGRAMMA
Domenica, 1 ottobre
Arrivo all’aeroporto di Bari e trasferimento a Foggia
18.00-21.00 Festa di benvenuto e registrazione all’Università di Foggia (Aula Magna “Valeria Spada”, Via Caggese 1, Foggia)
Lunedì, 2 ottobre – Università di Foggia (Aula Magna “Valeria Spada”)
8.30 Registrazione e Poster Display
9.00 Apertura del simposio
9.30 Sessione mattutina: Panoramica, Economia e statistica. Risorse genetiche e varietà novità.
15.00 Sessione pomeridiana: Innovazione nella protezione delle piante. Discussione generale
Presentazione dei Paesi candidati a ospitare il nono Simposio internazionale dell’uva da tavola
Martedì 3 ottobre – Università di Foggia (Aula Magna “Valeria Spada”)
8.30 Registrazione e Poster Display
8.30 Sessione mattutina: Biologia e fisiologia della produzione. Migliorare le tecniche colturali (I). Discussione generale
14.00 Sessione pomeridiana: Migliorare le tecniche colturali (II). Aggiornamento sul post raccolta. Discussione generale
Voto per il Paese che ospiterà il nono Simposio internazionale dell’uva da tavola
Mercoledì 4 ottobre
7.30 Visita tecnica in Puglia
20.30 Cena sociale a Bari (Hotel Palace, Via Francesco Lombardi 13, Bari)
Giovedì 5 ottobre – Hotel Palace (Via Francesco Lombardi 13, Bari)
8.30 Registrazione
9.00 Apertura
9.30 – 12.30 Tavola rotonda: Le sfide che l’uva da tavola e i prodotti freschi devono affrontare sullo scenario internazionale
13.30 Trasferimento all’aeroporto di Bari (prima navetta), volo per Palermo alle 15.35
17.00 Trasferimento all’aeroporto di Bari (seconda navetta), volo per Palermo alle 19.40
Venerdì 6 ottobre – Università di Palermo (Aula Magna Dip. Scienze Agrarie e Forestali, Viale delle Scienze 11, edificio 4, entrata H, Palermo)
8.30 Registrazione
9.00-13.00 Sessione mattutina: Migliorare le tecniche colturali (III e IV)
14.30 Visita alle aziende Mugavero e Abbazia Santa Anastasia
19.00 Cena all’Abbazia Santa Anastasia
Proclamazione del Paese che ospiterà il nono Simposio internazionale dell’uva da tavola
Sabato 7 ottobre – Università di Palermo
7.30 Visita tecnica in Sicilia
20.30 Cena di chiusura a Villa Niscemi (Piazza dei Quartieri 2, Palermo)