Il Marrone di Serino verso il riconoscimento del marchio Igp. Con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale europea del 28 febbraio scorso della domanda di registrazione della denominazione “Marrone di Serino/Castagna di Serino Igp”, si sta avviando alla conclusione l’iter per il riconoscimento del marchio comunitario avviato dal comitato promotore nel 2013.
Ora la parola spetta alla Commissione europea che, in assenza di eventuali opposizione da parte degli altri Paesi membri, renderà definitiva la registrazione, nei prossimi 4 mesi, di quello che dovrebbe essere il 24esimo marchio europeo di qualità per la Campania, la decima Igp.
La zona di produzione del Marrone/Castagna di Serino Igp comprende il territorio dei Comuni di Serino, Solofra, Montoro, S. Michele di Serino, S. Lucia di Serino, S. Stefano del Sole, Sorbo Serpico, Salza Irpina, Chiusano S. Domenico, Cesinali, Aiello del Sabato, Contrada e Forino ricadenti nella Provincia di Avellino e i Comuni di Giffoni Valle Piana, Giffoni Sei Casali, S. Cipriano Picentino, Castiglione del Genovesi e Calvanico ricadenti nella Provincia di Salerno per una superficie complessiva di circa 3.600 ettari (2.400 nell'avellinese e 1.200 nel versante salernitano). La produzione media annua, in epoca pre-cinipide, ammontava a circa 60mila quintali all'anno (resa media produttiva unitaria più alta di tutto il Mezzogiorno) ed un fatturato superiore ai 5 milioni di euro.
Il Marrone di Serino Igp va aggiungersi ad altre due castagne tipiche della Campania: la Castagna di Montella Igp e il Marrone di Roccadaspide Igp (mentre è ancora in istruttoria anche la proposta della Castagna di Roccamonfina), consentendo così alla filiera castanicola campana di potersi fregiare di un altro marchio geografico di qualità sia per concorrere nell'agguerrito mercato nazionale ed internazionale, che per tutelare le proprie produzioni di eccellenza.