Non si possono ancora fare previsioni precisissime, ma sembra che per il consorzio Vog la stagione melicola 2016-2017 si concluderà con un buon raccolto sia a livello qualitativo che quantitativo. Proprio questa stagione iniziò in un periodo in cui a livello europeo si erano raccolte per il terzo anno ben 12 milioni di tonnellate di mele; a questo si doveva poi sommare l’embargo nei confronti della Russia, che ha bloccato le esportazioni delle mele polacche, e l’instabilità politica e finanziaria del Nord Africa, che ha penalizzato le due varietà più richieste nel bacino del mediterraneo: la Golden e la Red Delicious.
Ma all’inizio della primavera, dopo la notizia dei gravi danni subiti dai melicoltori a causa delle gelate in piena fase di fioritura, le quotazioni sono salite e il mercato è così riuscito a riprendersi. Inoltre il prossimo raccolto europeo è stimato attorno alle 9 milioni di tonnellate: il 25% in meno rispetto a quello del 2016. Il mercato e i prezzi reagiranno certamente a questa mancanza d’offerta, anche se, come ricorda Gerhard Dichgans (nella foto), direttore del Consorzio Vog «È più a livello di singole varietà che vedremo grossi squilibri nella regione del Trentino Alto Adige: questo vale in primis per le Golden, in netto deficit, mentre per le Gala il raccolto sarà ai livelli normali. Al contrario, le nuove mele Club ancora una volta hanno dimostrato la loro resilienza alla crisi, con ottime performance di vendite e di remunerazione per i produttori, e questo vale anche per il comparto delle mele biologiche che hanno chiuso una ottima campagna commerciale».
In questo segmento premium del mercato le Kanzi danno probabilmente le soddisfazioni maggiori, a causa dell’aumento del 50% del raccolto, dovuto anche alla messa a dimora di nuovi impianti.