Non è la prima volta che in Capitanata, e al Sud, si verificano infezioni di virus dell’avvizzimento maculato del pomodoro (Tomato spotted wilt virus, TSWV) su varietà resistenti ai ceppi “comuni” di TSWV
Danni registrati anche sul pomodoro da mensa coltivato in serra. Pianta con sintomi di avvizzimento maculato e infettata dal nuovo ceppo di TSWV.
Anelli necrotici provocati dal nuovo ceppo di TSWV. La varietà è dotata del gene di resistenza Sw-5 ai ceppi “comuni” del virus.
Le piante di pomodoro dotate del gene di resistenza Sw-5 dopo una fase acuta dell’infezione (sintomi necrotici), mostrano un parziale recupero.
Sintomi iniziali di infezione da TSWV su pomodoro: arresto di sviluppo, distorsioni e ingiallimento fogliare.
Evoluzione dei sintomi di infezione da TSWV su pomodoro: bronzatura fogliare.
Foglie di pianta di pomodoro dotata del gene di resistenza Sw-5, infettata artificialmente con l’isolato di TSWV rinvenuto in campo su piante dotate dello stesso gene: si osservano distorsioni fogliari e sintomi atipici di macule necrotiche circondate da alone clorotico.
Non è la prima volta che in Capitanata, e al Sud, si verificano infezioni di virus dell’avvizzimento maculato del pomodoro (Tomato spotted wilt virus, TSWV) su varietà dotate di resistenza Sw-5, cioè resistenti ai ceppi “comuni” di TSWV.
Già negli anni scorsi, sostiene Aniello Crescenzi, docente di Difesa integrata e biotecnologie fitopatologiche presso l’Università della Basilicata, «avevamo riscontrato, su alcuni appezzamenti, un nuovo ceppo. Quest’anno il caldo eccessivo delle prime due settimane di aprile ha favorito il volo degli insetti vettori, i tripidi dei generi Frankliniella e Thrips, e l’esplosione del virus a sud di Foggia (Orta Nova, Stornara, Srornarella, Ordona) e a nord (San Severo, Apricena), colpendo, in alcune aziende, fino al 10-15% della superficie coltivata. Tuttavia, proprio l’atipicità del clima della scorsa primavera non deve generare allarmismi per il futuro».
Giuseppe Francesco Sportelli
DAI CAMPI: Pomodoro, un nuovo ceppo di virus nel Foggiano
- Ultima modifica: 2015-07-05T14:35:57+02:00
da Redazione Terra e Vita
Per evitare effetti negativi sulle rese
i produttori devono curare con più attenzione la tecnica colturale: dalla scelta delle varietà alla forma di allevamento, fino al diradamento
e all’impollinazione. I consigli agronomici emersi al convegno Soi a Eboli (Salerno)