Le soluzioni Ocmis 4.0 hanno aiutato molti agricoltori a fronteggiare la siccità che questa estate ha attanagliato le campagne italiane, e non solo. Per toccare con mano le soluzioni installate in campo abbiamo intervistato Michele Gerin, responsabile del settore agricoltura del gruppo Mazzoni, che abbiamo incontrato sul fondo denominato Campo Volo in località Pomposa, in provincia di Ferrara, dove era in atto una coltivazione di fagiolino da industria.
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«La coltivazione che effettuiamo sul fondo Campo Volo è irrigata con un sistema ad ala piovana fisso della tipologia rainger dotato di tecnologia 4.0 - ci ha spiegato Gerin -. La tecnologia 4.0 è una tecnologia che da un paio d'anni stiamo cercando di introdurre in azienda a più livelli nel settore dei trattori, dei mezzi agricoli ma soprattutto nel settore dell'irrigazione».
Ma in cosa consiste la tecnologia 4.0?
«Si tratta di una tecnologia che ci permette di beneficiare in maniera significativa di automatismi ovvero di tutti quei di quegli accessori che permettono alle macchine di lavorare in autonomia con un minimo input umano per il controllo e la gestione. In questo caso l'impianto d’irrigazione, completamente automatico, è stato costruito dalla ditta Ocmis».
Di che impianto si tratta?
«Si tratta di un impianto tipo rainger che in quest'anno particolare, caratterizzato da una totale assenza di piogge e da temperature medie piuttosto elevate, è risultato molto vantaggioso rispetto agli impianti cosiddetti impianti mobili. Questi ultimi, infatti, quest'anno sono risultati sottodimensionate rispetto alle reali esigenze. Dove invece abbiamo impianti fissi come ranger e pivot ma anche impianti microsprinkler, manichetta, impianti fissi in generale che sono dimensionati su una specifica superficie, abbiamo riscontrato un'efficienza irrigua e una produttività dell'irrigazione sicuramente superiore».
Quindi meglio dei rotoloni?
«Ovviamente dipende dalle situazioni. I classici rotoloni hanno la necessità di personale per gestire la loro logistica. Infatti, per spostare l'attrezzo, si ha la necessità di mezzi sempre più performanti per poter svolgere i tubi e riavvolgerli. Investire su impianti fissi dunque, dove è possibile, se ci sono appezzamenti che lo permettono, risulta estremamente vantaggioso, perlomeno fin quanto avremo acqua a sufficienza per la loro gestione».
Come avete scelto questa attrezzatura?
«La macchina, come vi dicevo, è della ditta Ocmis con la quale la nostra azienda e il nostro gruppo hanno un rapporto pluriennale iniziato con gruppi motopompa e seguito successivamente con l'introduzione di rotoloni che abbiamo comprato anche con tecnologia 4.0. Nell'ultimo anno il rapporto con Ocmis si è sviluppato ulteriormente e ha visto l’introduzione dei nuovi impianti di irrigazione ad ala piovana fissa come i rainger».
Cercate sempre le soluzioni migliori, dunque…
«In questi ultimi anni abbiamo lavorato moltissimo per implementare tecnologie e impianti irrigui innovativi nella nostra azienda. Sicuramente è stata una scelta corretta e vincente perché ci accorgiamo che ci ha aiutato a superare l’emergenza climatica.
Penso che l'irrigazione sia un settore dove investire sia estremamente importante probabilmente più che sulla trazione o sulle attrezzature perché risulta determinante ai fini della produzione delle colture.
Fondamentale è coltivare e sviluppare il rapporto con i fornitori in generale ma in particolare con quelli storici come Ocmis per lo sviluppo di nuove e l'introduzione di nuove attrezzature. Sono fiducioso che questo possa avvenire sempre di più in quanto lavoriamo con ditte all'avanguardia, vicine a noi, che operano in un territorio, come l’Emilia-Romagna, dove l'esperienza tecnologica e meccanica è ai vertici mondiali».
 Michele Gerin (Gruppo Mazzoni) che ci ha spiegato l’importanza di disporre di impianti fissi){kind=link}