Giorgio Cantelli Forti è stato eletto all'unanimità presidente dell'Accademia nazionale di agricoltura per il triennio 2023-25. Per il docente di Farmacologia si tratta del quarto mandato consecutivo che lo rende il secondo presidente in carica per più tempo dopo Giuseppe Medici, che guidò l'associazione con sede a Bologna dal 1960 al 1995.
Nato a Bologna 79 anni fa, Cantelli Forti si è laureato in Farmacia nell'ateneo del capoluogo emiliano dove è stato docente di Farmacologia e Farmacoterapia. Dal 1994 al 2005 è stato preside della Facoltà di Farmacia dell’Università di Bologna e dal 2007 al 2015 del Polo scientifico didattico di Rimini. Dal 2015 è professore emerito. In veste di imprenditore agricolo è stato presidente dell’azienda agraria dell’Università di Bologna, dell’Associazione provinciale degli allevatori e dell’Unione provinciale degli agricoltori.
«Divulgazione sempre più rivolta all'opinione pubblica»
«Essere riconfermato alla presidenza è un grande onore – ha detto Cantelli Forti –. Il prossimo mandato continuerà a basarsi sull’apertura verso l’opinione pubblica e la società promuovendo i temi legati alla tutela dell’ambiente, delle eccellenze agroalimentari e la lotta alle fake news in campo scientifico. L’agricoltura è il baluardo per affrontare i cambiamenti climatici in atto e dare una risposta concreta ai bisogni del pianeta e, come Accademia, continueremo a batterci per diffondere conoscenza e buone pratiche in campo agronomico e ambientale».
Fin dalla sua fondazione nel 1807, l’Accademia promuove le conoscenze scientifiche e culturali relative all’agricoltura e ai molteplici ambiti ad essa connessi, ne divulga i contenuti con lo scopo di incentivare la tutela del patrimonio rurale, la tutela dell’ambiente, il progresso della filiera agro-alimentare come fondamentali contributi al miglioramento della qualità della vita della collettività. Studi, ricerche, letture, giornate di studio, mostre, pubblicazioni e premi costituiscono gli strumenti e al contempo gli esiti delle multidisciplinari attività dell’associazione.