«Il Governo italiano prende finalmente posizione su un tema di estrema rilevanza per il settore agricolo e agroalimentare: la cumulabilità del credito d'imposta con altre agevolazioni e in particolare con i premi dello sviluppo rurale».
Ne avevamo già parlato qui:
Il nuovo credito d’imposta non è un contributo pubblico
L’interrogazione parlamentare
Lo rende noto Alleanza Cooperative Agroalimentari, commentando il contenuto della risposta scritta all’interrogazione promossa dall’On.le Susanna Cenni
e dall’ On.le Gian Mario Fragomeli, pubblicata lo scorso 1 dicembre 2021 nell'allegato al bollettino nella VI Commissione (Finanze), nella quale il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha messo in discussione il parere interpretativo espresso dalla Direzione Generale Agricoltura della Commissione europea che nel novembre del 2020 aveva ammesso la possibilità di cumulo dei crediti d'imposta, di cui all'articolo 1, comma 192, della legge n. 160 del 2019, con le misure/sottomisure di sostegno agli investimenti dei Programmi di sviluppo rurale 2014/2020 entro i limiti stringenti delle aliquote massime di aiuto previste dalla normativa europea di settore.
Rubinetti da riaprire in sede regionale
Una interpretazione che, come spiega il presidente di Alleanza Cooperative Agroalimentari Giorgio Mercuri, «ha indotto molte Regioni a irrigidire e ridimensionare l’applicazione del credito d’imposta, generando incertezza tra le imprese che avevano fatto ricorso allo strumento, confidando nella cumulabilità totale con le erogazioni della politica di sviluppo rurale».
Neutralità fiscale
«Siamo lieti di apprendere – prosegue Mercuri - che il Ministero delle politiche agricole condivida la tesi secondo la quale il credito d’imposta non è una forma di sostegno pubblico, non è un’esenzione dal normale onere fiscale e che abbia di conseguenza preso legittimamente le distanze dal parere della Commissione UE, riaffermando la neutralità delle politiche fiscali degli Stati Membri rispetto alla normativa comunitaria».
Mipaaf e Mef sulla stessa linea
«Anche il Ministero dell’Economia e Finanze – conclude il presidente di Alleanza Cooperative Agroalimentari - conferma che l'agevolazione, integrando una misura di carattere generale, è cumulabile con le altre agevolazioni aventi ad oggetto i medesimi costi, a condizione, tuttavia, che tale cumulo non porti al superamento del costo sostenuto. È fondamentale che le Regioni ora si uniformino all’interpretazione resa dal Governo e mettano le imprese nella condizione di poter beneficiare del credito d’imposta fondamentale per l’innovazione e per uno sviluppo realmente sostenibile».