Fino al 21 aprile c’è tempo per aderire alla rottamazione cartelle esattoriali; si tratta di una proroga che avevamo anticipato su TV 11/2017, approvata dal Consiglio dei ministri del 24 marzo scorso che concede quindi tre settimane in più rispetto al precedente termine del 31 marzo. Anche gli agenti della riscossione avranno due settimane in più per accettare o respingere le domande (entro il 15 giugno).
Su TV 11/2017, il fiscalista Corrado Fusai, aveva chiarito le ulteriori novità contenute nella circolare dell’agenzia delle Entrate n. 2/E dello scorso 8 marzo in merito alla definizione agevolata delle somme iscritte nei ruoli affidati agli agenti della riscossione dal 2000 al 2016. La data di riferimento, quindi, non è quella di notifica della cartella al contribuente, bensì la data in cui l’ente creditore ha affidato il ruolo ad Equitalia: se il ruolo è stato affidato entro 31 dicembre 2016, la cartella è “rottamabile” anche se è stata notificata successivamente.
I debiti ammessi alla definizione agevolata sono: a) le imposte quali Irpef, Ires, Irap, Iva; b) i contributi Inps e previdenziali in genere; c) i contributi Inail; d) i tributi locali quali Imu e Tasi, ma solo se l’ente ne ha affidato ad Equitalia la riscossione; e) le sanzioni amministrative per violazioni del codice della strada, limitatamente agli interessi.
Chi intende aderire alla definizione agevolata deve, entro e non oltre il 21 aprile presentare la dichiarazione di adesione, utilizzando esclusivamente il modello DA1 (Dichiarazione di adesione alla definizione agevolata) che Equitalia ha già pubblicato sul proprio sito web (www.gruppoequitalia.it).