Tutto in fermento per l’edizione numero 55 di Agriumbria l’appuntamento di riferimento per la zootecnia e l’agricoltura italiana che si svolgerà ad Umbriafiere (Bastia Umbra) dal 5 al 7 aprile 2024. Tante le novità di quest’anno: una su tutte, la più attesa da anni, l’ampliamento degli spazi espositivi che con la disponibilità dell’Area Nord della Fiera crescerà in maniera importante creando nuove opportunità per le attività di mostre ed eventi.
«Possiamo dire che il primo passo verso l’atteso ampliamento della fiera è arrivato e già dall’edizione 2024 di Agriumbria si potrà mettere in pratica sfruttando tutta una intera area direttamente collegata agli spazi fieristici» - commenta il Presidente di Umbriafiere, Stefano Ansideri. In futuro aumenteranno, quindi, gli strumenti a disposizione delle mostre zootecniche con più spazio anche per i ring e per i concorsi nazionali con AIA che torneranno tutti al completo.
Ciò che fa di Agriumbria la fiera di settore più grande del Centro Sud Italia, la prima a livello nazionale per il comparto zootecnico, anche per il fatto che è diventata ufficialmente il “Polo delle Carni Italiane” che affianca l’Osservatorio sui consumi.
Confermate tutte le rassegne zootecniche più importanti: un lavoro di cooperazione con l’Associazione italiana allevatori che, di fatto, conferma la fiera di Bastia il centro del mercato dei bovini da carne in Italia.
Quattro le Mostre nazionali, due curate dall’Anabic (Associazione nazionale allevatori bovini italiani da carne), dedicate alla Chianina e alla Romagnola, e due da Anacli (Associazione nazionale allevatori delle razze bovine Charolaise e Limousine italiane), la Charolaise e la Limousine. Mentre le altre tre razze del circuito Anabic, la Marchigiana, la Podolica e la Maremmana saranno presenti nell’ambito della tradizionale esposizione degli animali di Italialleva, “cuore” della manifestazione umbra. Torna nel 2024 anche l’Interregionale di razza Frisona.
Agriumbria nasce da una felice intuizione dell’ideatore della manifestazione agricola, Lodovico Maschiella, e nel 1969 viene organizzata la prima “fiera moderna”, la fiera dell’agricoltura. Negli anni è nata l’Associazione Agriumbria, composta da Enti e Associazioni di categoria, per la gestione e il coordinamento della fiera. Oggi, dopo un lungo percorso, Agriumbria, Mostra dell’Agricoltura, Zootecnia e Alimentazione rappresenta un punto di riferimento a livello nazionale per la valorizzazione del settore agricolo e costituisce un momento di discussione e riflessione sulle prospettive e sul futuro dell’Agricoltura.