Ecomethod, nutrizione del melo a basso impatto ambientale

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La presentazione di 2A Group a Interpoma

Bms Micro-Nutrients, nell’ambito di Interpoma 2018, ha presentato un programma nutrizionale fogliare che si pone il doppio obbiettivo di produrre in quantità elevata, con una qualità eccellente e nel totale rispetto dell’ambiente.

Risultati incoraggianti

Duilio Porro, ricercatore di Fem, ha illustrato le prove biennali condotte su varietà di Melo Gala e Golden, confrontando una tecnica tradizionale di concimazione al suolo con la tecnica di nutrizione fogliare Ecomethod messa a punto da Bms.

I risultati sono stati positivi e incoraggianti.

Con Ecomethod sono stati applicati 35 kg/ha, mentre con il metodo tradizionale sono stati applicati 430 kg/ha.

Le tesi non hanno dimostrato differenze significative nelle produzioni, che sono state elevate e nei parametri di qualità.

In particolare, il programma fogliare presentava una maggiore intensità di colore e una maggiore biomassa prodotta fotosinteticamente durante tutto l’anno.

sistema ecomethod
Il frutteto oggetto della prova

Jonas Decorte, responsabile della Rd di Bms Micro-Nutrients, ha illustrato i molteplici fenomeni che bloccano gli elementi minerali al suolo: «I nutrienti sono presenti nel suolo, ma per essere disponibili alle radici della pianta devono essere sciolti nella soluzione circolante. Purtroppo pH, sbalzi termici e interazioni tra elementi sono solo alcuni dei fattori che determinano la non disponibilità dei nutrienti. Bisogna considerare che le radici prelevano tutti i giorni gli elementi necessari e se i minerali del terreno non vengono sciolti nella soluzione circolante alla stessa velocità con la quale la radice li preleva, si verifica il fenomeno di carenza.

Yves Dejaegher, direttore di Bms, ha invece spiegato che «la concimazione fogliare è una valida alternativa alla concimazione al terreno, ma la foglia ha una elevata capacità di assorbire elementi solo utilizzando prodotti di elevata qualità». La forma chimica, la solubilità, la stabilità, la purezza (assenza di cloro, sodio) e la mobilità nella pianta sono fattori da ricercare nella scelta dei prodotti fogliari.

L’impronta carbonica

Il contributo innovativo a questo convegno è giunto dalla relazione esposta dalla dottoressa Anna Carlesso di 2A Group, società di consulenza ambientale. Carlesso nel suo intervento ha messo in evidenza i dati dalla prova enunciata da Duilio Porro, calcolando le impronte carboniche (figura 1) dei prodotti Bms Micro-Nutrients utilizzati per via fogliare e comparandole all’impronta carbonica dei fertilizzanti normalmente utilizzati al suolo.

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Figura 1 - Calcoli dell’impronta carbonica

Il risultato è semplicemente fantastico e a favore della tecnica di Bms che, oltre a ottenere risultati produttivi e quanti-qualitativi positivi, garantisce uno straordinario risparmio in termini di minor emissione di CO2.

Per trattare un ettaro con il sistema Ecomethod si consumano 21,3 kg di CO2 contro i 544 kg di CO2 del sistema tradizionale.

Se proiettiamo questi dati su scala nazione, il risultato equivale a un risparmio di 54.000 ton di CO2.

In chiusura dei lavori Ferrazzo Valter, presidente di Bms Micro-Nutrients, ha posto l’attenzione sulla questione dispersioni(*): «Quando facciamo una applicazione al suolo di azoto solo il 40% viene utilizzato dalla pianta, mentre il 60% viene disperso nelle falde acquifere e nell’aria».

Ecomethod riduce in modo drastico le quantità di concimi al suolo e le relative dispersioni, applicando direttamente sulla foglia una quantità minima di elementi necessari. Carlo Bridi


(*) Studi delle dispersioni dei concimi: “Managing nitrogen for sustainable development”, X. Zhang, E.A. Davidson, D.L. Mauzerall, T.D. Searchinger, P. Daumas, Y. Shen. Nature (2015).


Per informazioni: BMS MICRO-NUTRIENTS

 

Ecomethod, nutrizione del melo a basso impatto ambientale - Ultima modifica: 2019-01-28T14:31:55+01:00 da K4

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