Per produrre un raccolto importante le piante debbono essere sane.
Attualmente, l’uso dei prodotti biologici, in particolare quelli a base di ceppi di batteri utili, è abbastanza diffuso nei sistemi di protezione integrale delle colture orticole e frutticole, grazie all’azione multipla dei batteri utili, per esempio Bacillus, sulle piante e sul terreno. Inoltre i microrganismi saprofiti, in particolare quelli che fanno parte dei preparati Fitop, batteri Bacillus (B. subtilis, B. amyloliquefaciens, B. licheniformis), sono in grado di sintetizzare e rilasciare nell’ambiente l’auxina, jasmonati, lipopeptidi, etilene, chitinasi e altre sostanze, che provocano nelle piante la reazione fisiologica di induzione alla resistenza verso i patogeni.
È da considerare notevole il valore di prodotti biologici con azione polifunzionale, i quali non regolano soltanto lo stato dei fattori nocivi, ma influenzano i vari aspetti di vita delle piante.
I preparati Fitop fanno parte di questa categoria e sono caratterizzati dall’azione multipla sulle piante, sui patogeni, e il terreno. Alla base dei Fitop ci sono i ceppi di batteri saprofiti Bacillus, selezionati dalla Società di Ricerca e Produzione NPF “Issledovatelsky centr” Ltd. (Russia, Novosibirsk Region, Koltsovo).
I batteri saprofiti contenuti nei Fitop vengono selezionati accuratamente e risultano altamente competitivi nell’occupare e utilizzare vari residui organici sopprimendo la crescita e sviluppo di agenti infettivi.
Introdotti nel terreno, per mezzo del trattamento nella parte sotterranea della pianta, bagnando le radici, talee, semi, bulbi, in particolare le talee del kiwi (Actinidia chinensis o A. deliciosa) prima della messa nel luogo della crescita oppure tramite irrigazione con la soluzione di lavoro, i Bacillus di Fitop cambiano la composizione microbica della rizosfera verso quella evolutivamente normale per le piante.
Si velocizza il processo di decomposizione dei resti organici e aumenta la quantità di prodotti mineralizzati disponibili per assorbimento da parte delle radici delle piante. Il terreno con tali caratteristiche diventa attraente per le radici. L’organica perfettamente decomposta stimola sviluppo maggiore dell’apparato radicale. Inoltre nel tale terreno si abbassa notevolmente la quantità di microrganismi patogeni per le piante, animali e uomo.
Azione antagonista
La caratteristica, molto preziosa, dei preparati Fitop è l’azione diretta antagonistica sui microrganismi patogeni, dovuta sempre alla natura saprofita dei batteri che ne fanno parte. I microrganismi patogeni (fitopatogeni), per esempio patogeno della batteriosi del kiwi (Pseudomonas syringae pv. Actinidiae), cadano nel terreno insieme alle foglie o altri organi della pianta colpiti dalla malattia e possono sopravvivere su di questi per un periodo prolungato continuando a nutrirsi ed in parte anche riprodursi. Introduzione dei Fitop nel terreno e la decomposizione veloce dei resti organici lascia i patogeni senza casa e cibo, in più gli antibiotici sintetizzati dei Bacillus del Fitop ammazzano il fitopatogeno stesso.
I trattamenti della parte superficiale delle piante portano a: generale aumento dell’attività microbiologica sulla superficie fogliare, sui frutti e sulla corteccia; impedimento di germinazione delle spore dei patogeni; rimozione dei stati depressivi provocati dai varie fattori di stress.
Il patogeno del kiwi, batterio Pseudomonas syringae pv. Actinidiae, un parassita facoltativo, che attacca prima di tutto le piante fisiologicamente deboli e si nutre di tessuti vegetali avvelenati anticipatamente con le tossine prodotte da lui medesimo. L’indebolimento fisiologico delle piante è una conseguenza di influenza dei vari fattori stressanti nel loro complesso.
La pianta abbassa il livello di risposte immunitarie passive e attive incontrando il parassita e così resiste peggio all’infezione.
In Italia in riferimento alla coltura di kiwi i fattori stressanti più diffusi sono:
- congelamenti invernali (con le temperature da -10-15 °C e più basse), che si verificano sia durante la fase vegetativa;
- variazioni climatiche legate al riscaldamento globale della terra;
- nutrimento minerale sbilanciato; spesso si nota la carenza di Ca e K in contrasto con forte eccesso di Fe, oppure lo squilibrio di microelementi con eccessiva presenza di concime azotato;
- uso sistematico di erbicidi;
- trattamenti regolari con i prodotti rameici nella lotta contro batteriosi di kiwi porta ad accumulo dei ioni di rame nel terreno, con conseguente avvelenamento;
- uso dell’acqua clorurata, perossido d’idrogeno o altri disinfettanti per i trattamenti della parte superficiale delle piante; fattore stressante di sbilanciamento microbiologico del kiwi;
- accumulo del sale dall’acqua di irrigazione nei terreni situati vicino alle coste; a tecnologia della coltivazione intensiva del kiwi prevede dosaggi significativi di concimazione minerale, uso dei erbicidi e dei prodotti ormonali, produzione annua sempre alta, intorno a 400-600 q/ha con il periodo di raccolta a novembre: tutto questo porta al sovrasfruttamento delle piante e al recupero insufficiente prima dell’arrivo dei freddi invernali.
Lotta diretta
Lo spostamento dell’attenzione nelle azioni della protezione da batteriosi sui fat tori stressanti più evidenti permette di normalizzare lo stato di resistenza delle piante e diminuire la necessità di trattamenti con il rame o altri battericidi.
Il batterio, che causa batteriosi di kiwi (Pseudomonas syringae pv. Actinidiae), come altri rappresentanti della famiglia di Pseudomonas, evolutivamente proviene da batteri epifite, che vivono sulla superficie della parte aerea delle piante. Il meccanismo patogeno di Psa si basa su attrattività dei tessuti vegetali deboli. Proprio in questi tessuti esso si stabilisce e comincia ad avvelenarli. Più forte è il pre-indebolemento dei tessuti, più attivo e facile il nutrimento del patogeno e la sua prolificazione, più forte effetto patogeno sulla pianta.
Nelle numerose prove effettuate nei campi di sperimentazione e di produzione di cereali, patate e altri ortaggi, colture da bacche e fiori, seguite dai scienziati e agricoltori nelle diverse zone climatiche sia in Russia che all’estero, con uso dei preparati della seria Fitop, sono state verificati gli effetti di allungamento, ramificazione e aumento generale di biomassa dell’apparato radicale fino a 15-20% in più, aumento di biomassa totale delle piante di 20-25% e incremento della raccolta fino al 20-30%.
È sperimentalmente approvato che i preparati Fitop potenziano la sopravvivenza delle piante nelle condizioni di siccità o di umidità eccessiva, abbassano lo stato di shock dopo l’uso di erbicidi. Sono state dimostrate le funzionalità di immunizzazione delle piante trattate di colture diverse e l’abbassamento successivo d’infezione di vari malattie trasmesse per via area, nel terreno o con i semi.
Nella produzione di kiwi, l’uso dei preparati Fitop è più opportuno durante i seguenti fasi del ciclo tecnologico e vitale:
- nelle prime fase di vita per miglior radicazione, prima di trapianto e nel momento di trapianto nel posto permanente;
- nel periodo di crescita primaverile dell’apparato radicale prima dello sviluppo delle gemme (febbraio-marzo);
- nel periodo di crescita autunnale dell’apparato radicale - maturazione e raccolta dei frutti, abbassamenti delle temperature aree e del terreno (settembre-novembre);
- anche i trattamenti fogliari di piante del kiwi devono essere collegati al periodo di primavera e di autunno;
I trattamenti preventivi delle piante con i preparati della serie Fitop aumentano il livello di successo dell’approccio descritto. Questi contribuiscono a migliorare l’adattamento delle piante alle condizioni climatiche invernali e al caldo dell’estate, durante il quale avviene il processo del massimo sforzo fisiologico dei processi generativi (fioritura e fruttificazione).
Potenziamento della resistenza
Queste azioni preventive permettono di potenziare la resistenza del kiwi all’intero spettro di fattori ecologici stressanti abiotici e biotici (infezione di Pseudomonas syringae pv. actinidiae (Psa) e altri fitopatogeni aspecifici, come ad esempio patogeni del marciume radicale o altri ancora). L’azione diretta antagonistica dei preparati di serie Fitop durante i trattamenti fogliari viene considerata da noi come soltanto un elemento del sistema generale polifunzionale di influenza complessa su kiwi ed ecosistema in genere.
Nella lotta con Pseudomonas syringae pv. Actinidiae spostiamo l’attenzione sulla formazione della pianta stessa, come fattore fitosanitario, immunizzata e adattata agli stress grazie ai preparati della serie Fitop.
Con tutto questo l’uso dei preparati della serie Fitop non deve essere visto come fattore unico e isolato (tanto più come una panacea) fuori del sistema integrato di gestione di crescita, sviluppo e stato fitosanitario della coltura.
È necessario analizzare accuratamente le esigenze e le disponibilità dei principali elementi nutritivi: pH del terreno, contenuto dei sali nell’acqua di irrigazione e correggere questi fattori nel caso del bisogno.
Inoltre, per creare e mantenere un livello normale della protezione immunitaria, occorre ridurre l’uso di rameici, battericidi, diserbanti, nonché l’uso delle soluzioni di perossido d’idrogeno e altri disinfettanti, l’utilizzo dei quali è dovuto alla pura sottovalutazione del ruolo del sistema immunitario delle piante nella protezione dal Psa.
Sintesi da una relazione di Alexander I. Lelyak, Direttore Società di Ricerca e Produzione NPF “Issledovatelsky centr” Ltd. (Russia) e Anatoly A. Belyaev, Capo Dipartimento di Protezione delle Piante dell’Università di Novosibirsk, Capo Laboratorio colture frutticole e orticole Società NPF “Issledovatelsky centr” Ltd. (Russia)