Ludwig, la semente ideale per la biomassa

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SEMENTI - Da grano di forza, riposizionato a foraggio per le vacche da latte

Ludwig è una varietà di frumento tenero di origine austriaca che quest’anno compie 20 anni e rappresenta forse un esempio unico di come una genetica considerata datata può ritornare a essere innovativa se ben analizzata e considerata nelle sue caratteristiche.

Il merito va a La Cerealtecnica di Mereto di Tomba (Ud), in partnership con la Karntner Saatabau di Klagenfurt (A), che ha messo a disposizione il sapere della genetica austriaca sui cereali a paglia a partire dal 2000. Da tale connubio derivante da esperienze sui diversi ambienti operativi, è nata l’idea sulla varietà Ludwig, già apprezzata come grano di forza, per una nuova identificazione, caratterizzazione e riposizionamento come foraggio per le vacche da latte.

Le ragioni descritte sull’uso del frumento come foraggio, potrebbero non essere ancora sufficienti a spiegare la sua veloce diffusione. Sul perché il frumento sta diventando in molti allevamenti da latte bovini e bufalini dal Nord al Sud Italia, il focus dell’alimentazione vanno analizzati aspetti agronomici e alimentari.

Ludwig, aspetti agronomici

Ludwig si è diffuso grazie per le sue notevoli produzioni di biomassa, mediamente di 45-55 t/ha di media, con punte, in certe annate come questa, di 65 t/ha. I volumi di biomassa prodotta ad ettaro (al 33% di s.s.) sono del tutto simili, se non anche uguali, ad un insilato di mais ma con costi decisamente inferiori: il frumento richiede meno azoto e non necessita di acqua.

Tali produzioni sono possibili per la buona resistenza all’allettamento della varietà e una buona tolleranza alle malattie fungine che colpiscono l’apparato fogliare e quasi mai sono stati necessari trattamenti fungicidi. Il risultato è un alimento salubre, dato da piante fogliose e senza residui di principi attivi.

Anche Il mondo del biogas non è stato estraneo al fenomeno e lo ha preferito a gran parte dei triticali per anni falcidiati dalla ruggine gialla. Le varietà affermate sul mercato come Ludwig, presentano una spiga mutica e ciclo medio-tardivo che consente un ampio periodo di raccolta, dalla sfioritura alla maturazione lattea anche avanzata e fino alla maturazione cerosa. Si è osservato come primavere a siccità prolungata non abbiano per nulla influenzato il periodo di raccolta in quanto le piogge tardive sono state in grado di apportare ancora grandi benefici alla coltura. Per contro varietà precoci, virano velocemente causa stress idrico con il risultato di biomasse inferiori in quantità e qualità e con un periodo accorciato di raccolta. La maturazione e la raccolta se da foraggio-fieno, avviene generalmente tra metà e fine maggio, mentre se trinciato diretto da fine maggio alla prima decade di giugno, periodo con ridotte probabilità di precipitazioni (metà maggio al Sud e primi giugno al Nord).

Ludwig, aspetti alimentari

Il frumento programmato in % nella razione alimentare può arrivare a coprire tutta l’alimentazione del bestiame in stalla (lattazione, asciutta e manze).

Trattandosi di un cereale a paglia, ha scarsi assorbimenti di potassio e nitrati, e pertanto risulta particolarmente indicato per l’alimentazione delle vacche in asciutta, con la riduzione di fenomeni di mastiti e di flemmoni e inoltre il fusto cavo della pianta favorisce la ruminazione rispetto ad altre foraggere autunno - vernine come il loietto.

Rispetto a quest’ultimo, la fibra del frumento è molto più digeribile e quindi consente un più rapido svuotamento del rumine; la conseguenza è che l’animale l’animale non avendo il senso di sazietà si avvicina alla mangiatoia con più frequenza e ingerendo una quantità giornaliera di sostanza secca tale da mantenersi in un ottimo stato sanitario.

Può essere utilizzato come trinciato diretto, trinciato pre-appassito, fasciato pre-appassito, affienato o infine come granella di forza.

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L’agronomo Alberto Braghin in un campo di Ludwig.

 

Per informazioni:

LA CEREALTECNICA

www.lacerealtecnica.it

Ludwig, la semente ideale per la biomassa - Ultima modifica: 2017-07-07T15:10:23+02:00 da Barbara Gamberini

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