Lo sterminato mercato cinese apre immense praterie ai prodotti ortofrutticoli italiani. Macfrut è il “vettore” di questo percorso commerciale. Presentata nello Spazio Italia dell’Ambasciata Italiana a Pechino la prossima edizione di Macfrut, davanti a una folta platea con oltre una settantina tra giornalisti e importatori cinesi, e una rappresentanza di imprese italiane.
Nel corso della conferenza stampa sono intervenuti Enrico Berti dell’Ambasciata Italiana a Pechino, Amedeo Scarpa direttore dell’Ice a Pechino, Alessandra Ravaioli Cso per il progetto Freshness for Europe, Paolo Lucchi sindaco di Cesena, Renzo Piraccini presidente di Macfrut, Li Yan del Ministero dell’Agricoltura della Cina, Luca Braia assessore Regione Basilicata, Jerome Lepaintre consigliere del ministro della Salute e Food per la delegazione Ue in Cina, Ernesto De Martinis Ceo di Coface.
L’edizione 2017, in programma a Rimini Fiera dal 10 al 12 maggio, sarà l’edizione della Cina, Paese partner della rassegna, già oggi mercato di riferimento del kiwi italiano. L’Italia, primo produttore in Europa di kiwi con 500mila t, ha visto crescere l’export del proprio prodotto nel Gigante d’Oriente di ben 7 volte negli ultimi 5 anni, tanto che il 69% del kiwi europeo in Cina è made in Italy. Nell’ultimo triennio oltre 13mila t di kiwi italiano hanno fatto tappa in Cina, con una tendenza all’aumento (elaborazione Cso Italy su dati Eurosat). A riprova delle potenzialità di questo mercato basti ricordare che nel 2015 Nuova Zelanda e Cile hanno esportato oltre 47mila t di kiwi. La Cina con tassi di crescita del pil e consumi inimmaginabili per il nostro Paese, si presenta come un potenziale mercato anche per altre specie ortofrutticole, soprattutto con la auspicata caduta delle barriere fitosanitarie.
Per informazioni:
MACFRUT
www.macfrut.com