Macfrut, le biotecnologie al centro dell’edizione 2025

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Presentazione di Macfrut 2025 presso la sede dell'Ice a Roma
Al via dal 6 all'8 maggio 2025 a Rimini la 42esima edizione della manifestazione dell'ortofrutta, tra numeri in crescita e novità, tra cui il primo simposio sulle nuove tecnologie applicate alle colture vegetali

Tutto pronto per la 42esima edizione di Macfrut, fiera della filiera internazionale dell'ortofrutta in programma al Rimini Expo Centre dal 6 all'8 maggio 2025. Numeri ancora in crescita per la manifestazione: oltre 1400 espositori, incremento area espositiva +6%, presenze estere al 40%. Egitto e Lazio protagonisti.

Contestualmente a Macfrut ci sarà Fieravicola, manifestazione internazionale dedicata alla filiera avicunicola. 

«Macfrut motore di sviluppo per tutta la filiera»

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Renzo Piraccini

«Macfrut si conferma una manifestazione unica nel settore, rappresenta un momento di aggregazione e un elemento fondamentale di conoscenza e networking per la crescita professionale. Sempre più aziende italiane - ha dichiarato il presidente Macfrut Renzo Piraccini in occasione della presentazione della manifestazione tenutasi presso Agenzia Ice a Roma - concordano sull’esigenza di una grande vetrina internazionale per proporre le eccellenze della produzione sui mercati mondiali.

Siamo un motore di sviluppo per la promozione della filiera ortofrutticola - ha incalzato - che non si esaurisce nei tre giorni fieristici dal momento che propone un percorso di affiancamento alle aziende che dura per tutto l’arco dell’anno».

Piraccini ha infine annunciato che nel 2026 Macfrut si svolgerà dal 14-16 aprile. La scelta della nuova data è dettata dalla necessità di usufruire di nuovi spazi nei padiglioni fieristici riminesi con l’obiettivo di sviluppare nuovi format innovativi.

Il primo simposio sulle biotecnologie

Tre i simposi internazionali su: patata, piante aromatiche del Mediterraneo e per la prima volta sarà ospitato l’International symposium on biotechnological tools in horticulture, promosso dall’International society of horticultural science (società che promuove la ricerca su tutti i settori delle scienze orticole), in collaborazione con l'Università Politecnica delle Marche, che evidenzierà gli aggiornamenti tecnico scientifici sulle tecnologie applicate alle colture vegetali: dalla propagazione in vitro alla creazione di nuove varietà resilienti e di elevata qualità, fino all'applicazione delle varie “omiche” per la genotipizzazione/fenotipizzazione delle piante.

«Il Lazio avrà il più grande mercato ortofrutticolo europeo»

La regione dello Stivale protagonista di Macfrut sarà il Lazio conosciuto per la specializzazione dei suoi distretti produttivi di frutticoltura (10.000 ettari di Kiwi a Latina, 24.000 ettari di nocciola a Viterbo) e di orticoltura (con quasi 9.000 ettari in serra e oltre 18.000 ettari in pieno campo, tra Latina, Litorale Romano e Viterbese), con 11 prodotti Dop e Igp ortofrutticoli.

L'assessore all'Agricoltura della regione Lazio, Giancarlo Righini, per l'occasione ha annunciato che è avviato il progetto di "unificare" il Car (Centro agroalimentare  Roma) e il Mof (Centro agroalimentare all'ingrosso di Fondi) per dare la nascita al più grande mercato ortofrutticolo europeo. «Stiamo lavorando per costruire un consorzio. La regione avrà un polo ortofrutticolo strategico».

Macfrut, «sistema fieristico a servizio delle aziende»

«Macfrut è un sistema fieristico a servizio delle imprese e facilita la possibilità di aumentare l’export nel settore ortofrutticolo guardando a Paesi che possono permettersi la qualità italiana e favorisce la diffusione delle nostre tecnologie produttive», ha commentato a margine della presentazione il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida.

«Le fiere servono a vendere – ha proseguito – e Macfrut riesce a farlo, mettendo in contatto i tanti produttori con i potenziali acquirenti. In questo anche Ice sta sviluppando un lavoro straordinario con un’azione di sinergia tra le imprese, i privati, i nuovi e i vecchi mercati.

E i risultati stanno arrivando. Stiamo toccando tutti i record in termini di export e di valore aggiunto. I due elementi che ci permettono poi di riscontrare un aumento del reddito all’interno dell’intera filiera. Ovviamente - ha concluso il ministro - a me fanno piacere tutti i dati, ma quello che mi conforta di più è aver registrato il valore assoluto di crescita del reddito degli agricoltori maggiore in Europa».

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Fonte: Elaborazioni Ice su dati Tdm.

L'ortofrutta vale 17 miliardi di euro

Sergio Marchi, direttore Ismea, durante il suo intervento ha fatto il punto sul comparto sottolineando come la filiera ortofrutticola rappresenti una delle colonne portanti dell’agricoltura italiana, con un contributo economico che ha superato i 17 miliardi di euro nel 2024, pari a quasi un quarto del valore complessivo del settore primario.

In crescita l’export di ortofrutta italiana nel 2024 (+6,3%) che sfiora quota 6,5 miliardi di euro, incidendo per il 18% sul totale delle esportazioni del made in Italy alimentare.

Secondo dati Ismea è in crescita in valore anche la spesa per l’ortofrutta nel 2024: +2,2% ortaggi (freschi e trasformati), +2,9% la frutta. Per gli ortaggi la dinamica è supportata da tutti i prodotti freschi, per i quali si rileva una crescita sia dei volumi nel carrello che dei prezzi medi. Aumenta del 2,9% la spesa per la frutta, con dinamiche di espansione dei volumi che hanno interessato quasi tutti i prodotti ad eccezione degli agrumi (-0,7%), per i quali il decremento dei prezzi medi (-1,9%) ha comportato una flessione della spesa del 2,5%.

Italia secondo paese esportatore di ortofrutta

Fonte: Elaborazioni Ice su dati Tdm.

Da un'analisi di Agenzia Ice, su dati Tdm e Istat, il nostro Paese è il secondo esportatore in Europa dietro solo alla Spagna, che tuttavia ha un valore tre volte superiore.

I cinque principali mercati di sbocco del made in Italy ortofrutticolo nel contesto europeo sono: al primo posto la Germania che assorbe quasi un terzo del prodotto nazionale (1,9 miliardi), a seguire Francia (0,63 miliardi), Austria (0,44 miliardi), Svizzera (0,37 miliardi) e Spagna (0,29 miliardi).

Riguardo i mercati che hanno registrato le migliori performance di crescita nei primi tre posti troviamo tre stati dell’Europa dell’Est: Croazia (+17,2%), Romania (+15,1%), Repubblica Ceca (+12,9%).

Macfrut, le biotecnologie al centro dell’edizione 2025 - Ultima modifica: 2025-04-04T18:10:53+02:00 da Laura Saggio

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