La filiera dell’olio conta oltre 400 mila aziende agricole specializzate e il maggior numero di oli extravergine a denominazione in Europa, con un patrimonio di 250 milioni di piante e 533 varietà di olive.
A questa grande e variegata platea rinnova la sua attenzione "L'Ercole Olivario", il concorso nazionale giunto quest'anno alla sua trentesima edizione, un traguardo che sarà tagliato sabato 26 marzo con l'assegnazione degli "Oscar dell'olio" ma che si è iniziato nei giorni scorsi a Roma nella sede di Unioncamere, istituzione impegnata con le Camere di Commercio, in particolare con quella dell'Umbria organizzatrice del premio, a promuovere l'olio come prodotto di punta del patrimonio alimentare italiano e quale fattore di turismo esperenziale in grado di conquistare l’interesse dei viaggiatori italiani ed esteri.
Attestato digitale
Proprio mentre scriviamo procede la selezione capitanata dal capo panel Alfredo Marasciulo con l'assaggio degli oli finalisti: sono 110, prodotti da 96 aziende distribuite in tutte le 15 regioni d’Italia ad alta vocazione olivicola. La proclamazione dei vincitori, come detto, avverrà sabato 26 marzo.
A fare notizia per ora sono le novità annunciate da Giorgio Mencaroni, presidente del Comitato di coordinamento del concorso. La prima punta all'innovazione digitale con l'introduzione dell'attestato digitale in versione NFT Non-Fungible Token (certificato non riproducibile), che verrà consegnato alle aziende vincitrici di questa edizione, un riconoscimento che implica una rigida selezione e che va a garantire sempre più la trasparenza, la tracciabilità e l'informazione al consumatore.
Il ricordo di Giorgio Phellas
Al fine di valorizzare ed incentivare le realtà che investono nell’oleoturismo, è stata istituita inoltre una menzione in ricordo di Giorgio Phellas, organizzatore dell’Ercole Olivario fin dalla sua prima edizione: il premio sarà assegnato all'azienda finalista particolarmente impegnata nella realizzazione di esperienze turistiche in grado di valorizzare l’olio e il territorio di appartenenza. In occasione dei festeggiamenti del trentennale, è stato inoltre realizzato un Albo d’Oro, dedicato a tutti i produttori italiani che in questi 30 anni di Ercole Olivario hanno vinto il concorso.
Dal 1993, anno della prima edizione, ad oggi sono state ben 9.914 le etichette che si sono iscritte, per un totale di 2.168 campioni di olio finalisti; ben 343 i premi assegnati e 178 le aziende premiate. Per supportare anche le piccole produzioni, infine, in particolare in quelle regioni che possono contare su scarsi quantitativi di produzione, è stata istituita “La Goccia d’Ercole”, una sezione a latere del concorso nazionale, rivolta alle aziende che pur avendo piccole partite, riescano ad avere un lotto omogeneo da 5 a 9 quintali: sedici le aziende selezionate in questa edizione.
La promozione degli oli vincitori
La promozione degli oli non finirà con la premiazione. Anzi. Gli oli vincitori saranno protagonisti di una serie di iniziative di promozione sia in Italia che, grazie alla collaborazione con l’Agenzia ICE e Assocamerestero, all’estero. In Italia si è già tenuta nei giorni scorsi, a Bari la fiera “Enoliexpo” dove, grazie ad Unaprol ed alla Evoo School, sono state presentate e degustate le olive vincitrici della prima edizione del concorso Ercole Olivario – Sezione Olive da Tavola, mentre grazie alla partnership con l’Associazione Città dell’Olio, le aziende vincitrici dell’Ercole Olivario 2022 avranno la loro visibilità alla fiera “Olio Capitale” che si terrà, dal 13 al 15 maggio 2022, a Trieste. A settembre 2022 sarà la volta della Francia, dove i vincitori avranno il loro spazio presso il “Gourmet Food & Wine Selection”, il salone professionale annuale dei prodotti gourmet, vini ed enogastronomia. Dulcis in fundo, presenza degli oli ad alcune masterclass per operatori di Cina, Giappone e Australia, coinvolti nel progetto “True Italian Taste” promosso e finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e realizzato da Assocamerestero in collaborazione con le Camere di Commercio italiane all’estero.