I pagamenti della Pac sono assoggettati a un tetto (capping), che colpisce le aziende che ricevono importi elevati dei pagamenti diretti.
In Italia, il capping consiste in una riduzione:
- del 50% per gli importi superiori ai 150.000 euro;
- del 100% per gli importi superiori ai 500.000 euro (dopo aver applicato la decurtazione del 50% sugli importi superiori a 150.000 euro).
Il capping si applica solamente al pagamento di base.
I possibili ‘alleggerimenti’
La decurtazione per il capping prevede tagli consistenti, ma il taglio è alleggerito dalla detrazione dei costi del lavoro dall’ammontare dei pagamenti cui applicare il taglio.
In altri termini, il calcolo prevede l’applicazione della seguente formula:
Im = PB - L
dove:
Im = importo soggetto alla riduzione del capping;
PB = pagamento di base dell’azienda;
L = costo del lavoro.
Pertanto, prima di procedere all’applicazione del capping, il pagamento di base viene sottratto dei costi del lavoro, legati all’esercizio di un’attività agricola, effettivamente pagati e dichiarati dall’agricoltore nell’anno civile precedente.
Tali costi sono quelli relativi ai salari e agli stipendi, compresi le imposte e gli oneri sociali sul lavoro, i contributi previdenziali e assistenziali pagati dall’imprenditore per la propria posizione e per quella dei suoi familiari.
Agea: le disposizioni applicative
La Circolare Agea N. ACIU.2016.122 del 1 marzo 2016 chiarisce le modalità di calcolo dei costi del lavoro, che....
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