I risultati del sondaggio Eurobarometro sull’opinione dei cittadini dell’Ue in materia ambientale confermano l’ampio interesse per un Green Deal a livello europeo e al finanziamento di attività ecocompatibili.
Una grandissima maggioranza di europei ritiene che la protezione dell’ambiente sia un aspetto importante (95%) e circa 8 europei su 10 affermano che la protezione dell’ambiente può essere uno stimolo per la crescita economica.
Per questo, il 12 dicembre 2019, la Commissione europea ha pubblicato una comunicazione al Parlamento e al Consiglio dal titolo Il Green Deal europeo. Anche l’agricoltura è coinvolta nel nuovo corso verde europeo.
Articolo pubblicato sulla rubrica “La Pac sotto la lente” di Terra e Vita
Abbonati e accedi all’edicola digitale
Green Deal, il documento della Commissione
La comunicazione del 12 dicembre 2019 pone le basi dell’impegno della Commissione nell’affrontare i problemi legati al clima e all’ambiente, con una precisa tabella di marcia (tab. 1).
Il Green Deal europeo riguarderà tutti i settori dell’economia, in particolare i trasporti, l’energia, l’agricoltura, l’edilizia e settori industriali quali l’acciaio, il cemento, le TIC, i prodotti tessili e le sostanze chimiche. Si tratta sostanzialmente di una strategia di crescita mirata a trasformare l’Ue in una società giusta e prospera, dotata di un’economia moderna, efficiente sotto il profilo delle risorse e competitiva che nel 2050 non genererà emissioni nette di gas a effetto serra e in cui la crescita economica sarà dissociata dall’uso delle risorse (figura 1).
Per tradurre in atti legislativi l’ambizione ad essere il primo continente ad emissioni zero entro il 2050, la Commissione presenterà nella primavera 2020 la prima “legge europea sul clima”, la strategia sulla biodiversità per il 2030, la nuova strategia industriale e il piano d’azione sull’economia circolare, oltre che la strategia “dal produttore al consumatore” per una politica alimentare sostenibile.
L’influenza sul settore primario
La presentazione del Green Deal del Commissario Frans Timmermans ha messo in evidenza il ruolo chiave che la comunità agricola europea dovrà svolgere nel realizzare la nuova visione della Commissione. Così come tutti gli altri settori, l’agricoltura sarà influenzata dal nuovo orientamento verde dell’Unione europea.
La produzione alimentare provoca infatti un notevole inquinamento dell’atmosfera, dell’acqua e del suolo, contribuisce alla perdita di biodiversità e ai cambiamenti climatici e consuma quantità eccessive di risorse naturali, mentre una parte importante degli alimenti viene sprecata. Per questo, secondo le intenzioni della Commissione, la produzione di cibo è uno degli aspetti dove concentrare le risorse per perseguire la direzione della sostenibilità ambientale.
Una nuova strategia di filiera
Nella primavera del 2020 la Commissione presenterà la strategia “dal produttore al consumatore” e avvierà un dibattito che coinvolgerà i portatori di interessi, analizzerà tutte le fasi della catena alimentare e sarà la base per politica alimentare più sostenibile, accompagnata dalle nuove tecnologie e dalle scoperte scientifiche (figura 2)
Gli agricoltori sono infatti attori cruciali nella gestione della transizione verso la sostenibilità ambientale e la strategia “dal produttore al consumatore” sosterrà i loro sforzi volti ad affrontare i cambiamenti climatici, proteggere l’ambiente e preservare la biodiversità.
Green Deal, il ruolo della Pac
La Pac continuerà ad essere uno strumento fondamentale per sostenere l’impegno del settore agricolo nella direzione della sostenibilità ambientale.
Le proposte della Commissione per la Pac 2021-2027 prevedono che almeno il 40% del bilancio complessivo della Pac contribuisca all’azione per il clima.
La Commissione collaborerà con gli Stati membri e i portatori di interessi per garantire che fin da subito i Piani Strategici Nazionali della Pac (che saranno scritti a livello nazionale in attuazione della Pac post 2020) riflettano pienamente l’ambizione del Green Deal e della strategia “dal produttore al consumatore”.
I Piani Strategici, secondo la Commissione, dovranno incentivare l’uso di pratiche sostenibili quali l’agricoltura di precisione, l’agricoltura biologica, l’agroecologia, l’agrosilvicoltura, nonché a norme più rigorose in materia di benessere degli animali. Per questo i Piani Strategici saranno valutati sulla base di solidi criteri climatici e ambientali.
L’ottica è quella di ricompensare gli agricoltori per le migliori prestazioni ambientali e climatiche, che includono la gestione e lo stoccaggio del carbonio nel suolo e una gestione più efficace dei nutrienti per migliorare la qualità dell’acqua e ridurre le emissioni. Di fatto, gli Stati membri, tramite i Piani Strategici, dovranno riflettere un maggiore livello di ambizione per ridurre l’uso di prodotti fitosanitari e i rischi connessi, nonché l’uso di fertilizzanti e antibiotici, anche al fine di ripristinare e tutelare la biodiversità.
Altro obiettivo della Commissione è quello di portare ad un aumento delle superfici coltivate ad agricoltura biologica, metodo di produzione sostenibile ed essenziale per ridurre l’impatto ambientale dell’agricoltura.
Consumo sostenibile
La strategia “dal produttore al consumatore” mirerà a stimolare un consumo alimentare sostenibile e promuovere alimenti sani a prezzi accessibili per tutti. I prodotti alimentari importati che non sono conformi alle pertinenti norme europee in materia ambientale non saranno autorizzati sui mercati dell’Ue.
La Commissione proporrà azioni per sostenere i consumatori nella scelta a favore di un’alimentazione sana e sostenibile e di una riduzione degli sprechi alimentari ed esplorerà nuove modalità per informarli meglio, anche attraverso strumenti digitali, fornendo loro dettagli ad esempio sulla provenienza, il valore nutritivo e l’impronta ambientale degli alimenti. Detta strategia conterrà inoltre proposte per migliorare la posizione degli agricoltori nella catena del valore.
Le figure 2 e 3 riportano, rispettivamente, gli obiettivi della strategia “dal produttore al consumatore” e il ruolo della strategia stessa nell’economia circolare.
Il ruolo degli ecosistemi forestali
La Commissione ha posto l’attenzione anche sugli ecosistemi forestali, che subiscono sempre maggiori pressioni a causa dei cambiamenti climatici.
Affinché l’Europa possa raggiungere la neutralità climatica e sviluppare un ambiente sano è necessario che le aree boschive europee aumentino sia qualitativamente che quantitativamente.
L’imboschimento e il rimboschimento sostenibili, nonché il ripristino delle foreste degradate, possono aumentare l’assorbimento di CO2 migliorando nel contempo la resilienza delle foreste e promuovendo una bioeconomia circolare.
I piani strategici nazionali nell’ambito della Pac dovranno incentivare i gestori delle foreste a preservare, far crescere e gestire le foreste in modo sostenibile.
La Commissione adotterà misure sia di regolamentazione che di altro tipo per promuovere i prodotti importati e le catene del valore che non comportano la deforestazione e il degrado delle foreste.
Tabella di marcia del Green Deal europeo
Azioni | Calendario indicativo |
Ambizione in materia di clima | |
Proposta di una normativa europea sul clima che sancisca l’obiettivo della neutralità climatica entro il 2050 | Marzo 2020 |
Piano globale per portare l’obiettivo dell’Ue per il 2030 in materia di clima ad almeno il 50 % e verso il 55 % in modo responsabile | Estate 2020 |
Proposte di revisione delle misure legislative pertinenti al fine di conseguire obiettivi ambiziosi in materia di clima, in seguito alla revisione della direttiva sul sistema per lo scambio di quote di emissioni; regolamento sulla condivisione degli sforzi; regolamento sull’uso del suolo, il cambiamento di uso del suolo e la silvicoltura; direttiva sull’efficienza energetica; direttiva sulle energie rinnovabili; norme relative ai livelli di prestazione di autovetture e furgoni per quanto riguarda le emissioni di CO2 | Giugno 2021 |
Proposta di revisione della direttiva sulla tassazione dell’energia | Giugno 2021 |
Proposta di un meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere per determinati settori | 2021 |
Nuova strategia dell’Ue di adattamento ai cambiamenti climatici | 2020/2021 |
Energia pulita, economica e sicura | |
Valutazione dei piani nazionali per l’energia e il clima | Giugno 2020 |
Strategia per l’integrazione settoriale intelligente | 2020 |
Iniziativa per un’”ondata di ristrutturazioni” nel settore dell’edilizia | 2020 |
Valutazione e riesame del regolamento sulle reti transeuropee dell’energia | 2020 |
Strategia per l’energia eolica offshore | 2020 |
Strategia industriale per un’economia pulita e circolare | |
Strategia industriale dell’Ue | Marzo 2020 |
Piano d’azione per l’economia circolare: comprende un’iniziativa sui prodotti sostenibili con particolare attenzione ai settori ad alta intensità di risorse come quelli tessile, dell’edilizia, dell’elettronica e delle materie plastiche | Marzo 2020 |
Iniziative volte a stimolare i mercati guida per prodotti circolari e a impatto climatico zero nei settori industriali ad alta intensità energetica | Dal 2020 |
Proposta a sostegno dei processi siderurgici a zero emissioni di carbonio entro il 2030 | 2020 |
Legislazione sulle batterie a sostegno del piano d’azione strategico sulle batterie e dell’economia circolare | Ottobre 2020 |
Proporre riforme legislative in materia di rifiuti | Dal 2020 |
Mobilità sostenibile e intelligente | |
Strategia per una mobilità sostenibile e intelligente | 2020 |
Invito a presentare proposte di finanziamento per sostenere la realizzazione di punti di ricarica e di rifornimento pubblici nell’ambito dell’infrastruttura per i combustibili alternativi | Dal 2020 |
Valutazione delle opzioni legislative per promuovere la produzione e l’offerta di combustibili alternativi sostenibili per le diverse modalità di trasporto | Dal 2020 |
Proposta riveduta di direttiva sui trasporti combinati | 2021 |
Riesame della direttiva su un’infrastruttura per i combustibili alternativi e del regolamento sulle reti transeuropee dei trasporti | 2021 |
Iniziative per migliorare la gestione ed aumentare la capacità delle ferrovie e delle vie navigabili interne | Dal 2021 |
Proposta di norme più rigorose in materia di emissioni inquinanti nell’atmosfera per i veicoli con motore a combustione interna | 2021 |
Una politica agricola comune più verde/Strategia “Dal produttore al consumatore” | |
Esame dei progetti di piani strategici nazionali, con riferimento agli obiettivi del Green Deal europeo e della strategia “Dal produttore al consumatore” | 2020-2021 |
Strategia “Dal produttore al consumatore”Misure, anche a livello legislativo, per ridurre significativamente l’uso di pesticidi chimici e i rischi connessi, nonché l’uso di fertilizzanti e antibiotici | Primavera 20202021 |
Salvaguardia e tutela della biodiversità | |
Strategia dell’Ue sulla biodiversità per il 2030 | Marzo 2020 |
Misure per affrontare le principali cause della perdita di biodiversità | Dal 2021 |
Nuova strategia forestale dell’UE | 2020 |
Misure a sostegno di catene del valore che non contribuiscono alla deforestazione | Dal 2020 |
Verso l’obiettivo “inquinamento zero” per un ambiente privo di sostanze tossiche | |
Strategia in materia di sostanze chimiche per la sostenibilità | Estate 2020 |
Piano d’azione per l’inquinamento zero di aria, acqua e suolo | 2021 |
Revisione delle misure volte ad affrontare l’inquinamento provocato dai grandi impianti industriali | 2021 |
Integrare la sostenibilità in tutte le politiche dell’Ue | |
Proposta di un meccanismo per una transizione giusta, che comprende un fondo per una transizione giusta e un piano di investimenti per un’Europa sostenibile | Gennaio 2020 |
Strategia rinnovata in materia di finanza sostenibile | Autunno 2020 |
Riesame della direttiva sulla comunicazione di informazioni di carattere non finanziario | 2020 |
Iniziative per esaminare e confrontare le pratiche dei bilanci verdi degli Stati membri e dell’UE | Dal 2020 |
Riesame dei pertinenti orientamenti sugli aiuti di Stato, compreso nei settori dell’ambiente e dell’energia | 2021 |
Allineamento di tutte le nuove iniziative della Commissione agli obiettivi del Green Deal e promozione dell’innovazione | Dal 2020 |
Coinvolgimento dei portatori di interessi per individuare e porre rimedio alle incongruenze della normativa che riducono l’efficacia dell’attuazione del Green Deal europeo | Dal 2020 |
Integrazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile nel semestre europeo | Dal 2020 |
L’Ue come leader mondiale | |
L’UE continuerà a guidare i negoziati internazionali in materia di clima e biodiversità, rafforzando ulteriormente il quadro politico internazionale | Dal 2019 |
Rafforzamento della diplomazia del Green Deal dell’Ue in cooperazione con gli Stati membri | Dal 2020 |
Sforzi bilaterali per invitare i partner ad agire e garantire la comparabilità delle azioni e delle politiche | Dal 2020 |
Agenda verde per i Balcani occidentali | Dal 2020 |
Lavorare insieme: un patto europeo per il clima | |
Varo del patto europeo per il clima | Marzo 2020 |
Proposta di un 8º programma d’azione per l’ambiente | 2020 |
Le dichiarazioni
Ursula von der Leyen
La presidente della Commissione europea ha dichiarato: «Il Green Deal europeo è la nostra nuova strategia per la crescita – una crescita che restituisce più di quanto prende. Mostra come trasformare il nostro modo di vivere e lavorare, di produrre e consumare, per rendere più sano il nostro stile di vita e più innovative le nostre imprese. Tutti possiamo partecipare alla transizione e beneficiare delle opportunità che offre. Muovendoci per primi e rapidamente aiuteremo l’economia Ue ad assumere la leadership a livello mondiale. Siamo determinati a fare sì che questa strategia abbia successo per il bene del pianeta e delle sue forme di vita – per il patrimonio naturale europeo, la biodiversità, le nostre foreste e i nostri mari».
Frans Timmermans
Il vicepresidente esecutivo, ha aggiunto: «Il Green Deal europeo costituisce un’opportunità per migliorare la salute e il benessere dei nostri concittadini, trasformando il nostro modello economico. Il piano illustra come ridurre le emissioni, ripristinare la salute del nostro ambiente naturale, proteggere la fauna selvatica, creare nuove opportunità economiche e migliorare la qualità della vita dei nostri concittadini. Tutti noi abbiamo un ruolo importante da svolgere e ogni settore industriale e paese saranno interessati da questa trasformazione. Inoltre, è nostra responsabilità fare sì che la transizione sia un processo giusto e che nessuno resti escluso dalla realizzazione del Green Deal».
Paolo De Castro
L’eurodeputato e coordinatore S&D alla commissione Agricoltura dell’Eurocamera Paolo De Castro, intervenendo a Bruxelles nel dibattito parlamentare sulla presentazione del Green Deal europeo ha dihiarato che «l’Europa ha bisogno di una politica agricola più comune e più forte, perché questa possa diventare davvero la chiave di volta del nuovo Green Deal».
Per De Castro «i nostri cittadini e agricoltori sono afflitti da un’emergenza globale, che si manifesta nelle sempre più frequenti catastrofi climatiche. Per vincere questa sfida serve un approccio comune e fortemente coordinato dall’Europa. Gli agricoltori sono pronti a cogliere la straordinaria occasione di diventarne protagonisti, ma hanno bisogno di essere guidati e adeguatamente incentivati a fare un ulteriore salto di qualità nell’erogazione di servizi ambientali di cui possa beneficiare l’intera collettività».
Janusz Wojciechowski
Il neo commissario all’Agricoltura, è intervenuto nel corso del dibattito sulla riforma della Pac durante il consiglio agrifish. Ha posto l’attenzione sul fatto che per difendere la Pac occorrerà far leva sul Green Deal che è un’occasione per convincere che «ci vuole un contributo concreto per consentire agli agricoltori di svolgere il proprio ruolo di guardiani dei paesaggi, della biodiversità, del benessere animale e degli ecosistemi nonché di pionieri dell’economia circolare».
Teresa Bellanova
La ministra delle Politiche agricole ha aggiunto: «dobbiamo dare forza all’agricoltura e ai nostri agricoltori. Non possiamo chiedere agli agricoltori maggiore impegno e ulteriori sacrifici, soprattutto sul versante ambientale, senza adeguate risorse in cambio. E dobbiamo lavorare perché questo settore strategico sia capace di attrarre sempre di più le nuove generazioni. Solo una Pac più forte potrà essere la chiave di volta per un’Europa più verde».
Maria Grazia Mammuccini
La presidente di FederBio, ha commentato: «Il piano dice che anche l’agricoltura e l’alimentazione dovranno fare la loro parte nel cambiamento. Con la strategia “dal produttore al consumatore”, che sarà presentata entro la primavera 2020, si dichiara di voler garantire ai cittadini europei una catena alimentare sostenibile, con alimenti sani, nutrienti e di qualità prodotti nel rispetto dell’ambiente e a costi contenuti; si propone di potenziare l’agricoltura biologica e di ridurre la dipendenza da pesticidi, concimi e antibiotici con una chiara indicazione affinché i piani strategici nazionali della Politica agricola comunitaria (Pac) riflettano pienamente l’ambizione del Green new deal e premino gli agricoltori virtuosi».