Piano strategico nazionale, quali misure sostenere

Pac del futuro: le tappe e i temi in discussione sul tavolo di partenariato. Mentre i triloghi completano il quadro normativo, Crea e Rete Rurale hanno già posto le basi di discussione del documento

Pac, si cambia registro.

Per la futura politica agricola dell’Unione la Commissione europea ha introdotto un nuovo modello di attuazione che prevede l’elaborazione, da parte di ciascuno Stato membro, di un Piano Strategico Nazionale (PSN).

Le azioni stabilite a livello nazionale dovranno concorrere al raggiungimento di 9 obiettivi specifici e un obiettivo trasversale, attraverso la programmazione e l’attuazione degli interventi previsti in entrambi i pilastri della Pac (finanziati da Feaga e Feasr). Il nostro Paese è al lavoro per definire il PSN entro giugno e il gruppo di supporto della Rete Rurale Nazionale, di cui fanno parte gli autori di questo articolo, sta accompagnando con la sua attività i lavori di programmazione.

Articolo pubblicato su Terra e Vita 17

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In un quadro normativo non ancora definito e consolidato, il Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali (Mipaaf), in collaborazione con Regioni e Province autonome - e il supporto della Rete Rurale Nazionale - ha avviato le attività necessarie per la redazione del futuro PSN acquisendo tutti gli elementi utili attraverso analisi tecniche e partecipative.

Il lavoro della Rete Rurale Nazionale ha permesso di elaborare il documento tecnico
che fissa i sei temi prioritari da discutere nell’ambito del Tavolo di partenariato per definire il Piano Strategico nazionale e la Pac del futuro

La ricognizione dei Psr

Nonostante la crisi pandemica, i lavori relativi alla nuova programmazione non si sono fermati. In questa fase, è stato realizzato un lavoro di ricognizione, analisi e sintesi delle esigenze presenti nei Programmi di Sviluppo Rurale 2014 – 2020, che ha portato alla formulazione di un’unica lista, riorganizzata in base ai nuovi obiettivi ed in grado di tenere conto delle specificità regionali. Nell’estate del 2020 si è aperta una seconda fase del percorso di scrittura del PSN.

L’impegno del ministro Patuanelli

In questo contesto, il 19 aprile scorso, il Ministro Stefano Patuanelli ha aperto i lavori del Tavolo di Partenariato per la costruzione del PSN Pac. Il Ministro ha sottolineato come si tratti del punto di partenza di un percorso di confronto e sintesi che dovrà condurre il nostro Paese a presentare alla Commissione il PSN entro la fine dell’anno.

L’obiettivo del Tavolo, infatti, è quello di essere uno spazio inclusivo: «Nessuno -  ha confermato il Ministro- sarà escluso da questo momento di confronto» .

Le priorità strategiche

In preparazione del Tavolo di Partenariato è stato condiviso con le parti istituzionali, economiche e sociali il documento “Verso la Strategia Nazionale per un sistema agricolo, alimentare e forestale sostenibile e inclusivo”. Il documento, redatto dalla Rete Rurale Nazionale, individua sei ambiti tematici prioritari:

  1. potenziare la competitività del sistema in ottica sostenibile;
  2. migliorare le performance climatiche e ambientali dei sistemi produttivi;
  3. rafforzare la resilienza e la vitalità dei territori rurali;
  4. promuovere il lavoro agricolo e forestale di qualità e la sicurezza sui posti di lavoro;
  5. rafforzare la capacità di attivare scambi di conoscenza e innovazioni;
  6. efficientare il sistema di governance.

L’ambizione del documento è quella di offrire una cornice a cui fare riferimento per la costruzione di qualunque documento di programmazione che interessi il settore agricolo, alimentare e forestale e le aree rurali, ma anche per utilizzare in forma integrata e complementare tutte le risorse finanziarie disponibili (Pac, Pnrr, Politica di coesione, Fondo sviluppo e coesione, altre politiche nazionali e regionali).

Le prossime tappe

I prossimi passaggi saranno di natura sia tecnica che partecipativa e porteranno alla definizione dei contenuti del PSN italiano. Più in particolare la prossima fase, consolidata l’identificazione e le priorità delle esigenze, supporterà la definizione della strategia di intervento definendo il quadro delle azioni che si intende attivare e la loro descrizione tecnica (le cosiddette schede di misura).

Il passo successivo sarà la costruzione dei valori target di riferimento per ogni obiettivo specifico del PSN.

Dal punto di vista della partecipazione del partenariato, si sta aprendo un’intensa fase di dialogo e confronto, anche attraverso la costituzione di gruppi di lavoro nei quali Mipaaf, Crea, Ismea, Regioni e Province Autonome saranno chiamate a definire gli elementi costitutivi delle strategie della futura Pac.

Quali misure finanziare?

Il comparto primario è chiamato a investire sulla sostenibilità e inclusione dei processi produttivi. Tale investimento deve garantire la vitalità e la resilienza economica e sociale dei sistemi agricoli e forestali e delle aree rurali e deve tener conto del ruolo che l’agricoltura ha o può potenziare nella produzione di esternalità positive e beni pubblici essenziali per il benessere umano. Le riflessioni proposte dalla Rete Rurale nazionale saranno oggetto discussione con il partenariato, sia per individuare le esigenze di intervento, sia per definire le misure più opportune da finanziare.

Le scelte riguardano:

- l’architettura del primo pilastro dove i temi più discussi riguardano le modalità di erogazione degli aiuti diretti e i possibili ecoschemi da attivare, la cui combinazione dovrà garantire la resilienza delle aziende, l’equità nella loro distribuzione e impegni ambientali efficaci;

- l’equilibrio tra ecoschemi nel primo pilastro e interventi agro-climatico ambientali nel secondo;

- le scelte settoriali tra interventi finanziabili con le Ocm, quelli in capo allo sviluppo rurale e non ultima l’opportunità di prevedere alcuni aiuti accoppiati;

- il dettaglio territoriale degli interventi connessi allo sviluppo rurale condizionato da quanto sarà definito dai Regolamenti ancora in discussione;

- le sfide della digitalizzazione, che necessitano di un sistema coerente di interventi non tutti finanziabili con la Pac, ma anche di nuovi modelli organizzativi delle imprese;

- la definizione di un appropriato quadro di governance che risponda alla gestione unica nazionale richiesta dalla nuova Pac, ma che tenga conto anche dell’organizzazione istituzionale del Paese che prevede la gestione delle competenze agricole in capo alle Regioni.

In generale, comunque, è necessario prendere atto che ci si muove in un contesto di risorse non illimitate e che sarà necessario individuare e finanziare interventi capaci di conseguire più obiettivi, favorire l’efficacia degli interventi attraverso forme di integrazione e concentrazione a livello settoriale o territoriale, migliorare la capacità di accesso ai finanziamenti attraverso una maggiore attività di comunicazione delle opportunità esistenti e supportando la capacità di progettazione dei potenziali beneficiari.


(Gli autori sono del CREA PB – Rete Rurale Nazionale)

 

Dai triloghi le ultime tessere del puzzle

I triloghi in corso a Bruxelles stanno definendo la struttura definitiva dei regolamenti sulla futura Pac. Le bozze disponibili indicano in maniera chiara alcuni aspetti metodologici da seguire nel processo verso i PSN. Aspetti tecnici e normativi e princìpi che si muovono nella direzione di un ulteriore rafforzamento della logica e della giustificazione degli interventi attivati, nonché di un coinvolgimento mirato dei soggetti che possono contribuire alla definizione di una strategia coerente.

In sintonia con le indicazioni di Bruxelles e in accoglienza delle istanze di partecipazione espresse dalle rappresentanze economiche, sociali ed ambientali, Mipaaf e Rete Rurale Nazionale hanno, da due anni a questa parte, intrapreso un importante processo di avvicinamento alla programmazione, innestando le valutazioni tecniche sulle legittime aspettative del partenariato circa l’ interpretazione delle esigenze e corretta assegnazione dei fondi.

È bene però tener presente che tutte le attività in essere risentono della mancanza di un quadro normativo consolidato. I triloghi non introdurranno ampi stravolgimenti ai testi in discussione, nello stesso tempo in discussione ci sono argomenti sensibili che definiranno anche talune scelte italiane come quelle relative alla governance del programma e il ruolo delle Regioni, gli ecoschemi, l’integrazione della strategia Farm to Fork e, ultimo in ordine di tempo, della dimensione sociale della Pac.

Il cronoprogramma della Commissione prevede la definizione dei regolamenti entro giugno, l’Italia nel frattempo ha avviato tutte le fasi preliminari del processo di programmazione.


I risultati già raggiunti

Una prima fase di sviluppo, condotta nell’ambito dei lavori del tavolo tecnico, si è svolta tra maggio e dicembre 2019 ed ha portato alla stesura e condivisione di 11 Policy Brief e 10 swot (www.reterurale.it/PACpost2020/percorsonazionale ) relative ad altrettanti obiettivi specifici della nuova Pac. Questi lavori hanno strutturato l’analisi dello stato dell’agricoltura italiana e delle aree rurali a partire dal set di indicatori di contesto proposto dal Performance Monitoring and Evaluation Framework della Pac arricchiti con ulteriori e specifici indicatori.

I documenti prodotti rappresentano una base di lavoro per le Regioni e Province autonome, che hanno avviato le successive fasi di confronto e approfondimento a livello territoriale e settoriale. Questa fase ha portato a identificare, anche nel confronto con i Servizi della Commissione (Geohub), una lettura condivisa del contesto nazionale.

Piano strategico nazionale, quali misure sostenere - Ultima modifica: 2021-06-16T00:01:03+02:00 da Lorenzo Tosi

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