Ammodernamento agricolo, insediamento giovani e investimenti a tutela dell’ambiente: il 28 ottobre scorso la Commissione europea ha approvato il Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 del Piemonte e ora si comincia. Dopo le decisioni del prossimo Comitato di Sorveglianza (che si terrà a fine novembre) per definire i criteri e programmare i bandi, si inizierà a spendere il miliardo di finanziamento pubblico (di cui 470 milioni vengono dal bilancio comunitario).
Il Psr Piemonte finanzierà azioni nell’ambito di tutte e sei le priorità dello sviluppo rurale, vediamo come.
PRIORITÀ 1. Trasferimento di conoscenze e innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali
Un corretto sviluppo del sistema agricolo-produttivo piemontese passa anche dall’aggiornamento e dalla formazione di coloro che lavorano in questo ambito, attivando reti e collaborazioni fra imprese e centri di ricerca. Stiamo parlando di: misura 01 “formazione”, misura 02 “consulenza”, misura 16 “cooperazione”. Per queste finalità si mobiliterà il 10,4 % di spesa del Psr.
PRIORITÀ 2. Competitività del settore agricolo e silvicoltura sostenibile
Due sono le misure con un budget importante: misura 04 “investimenti e immobilizzazioni immateriali” con oltre 128 milioni di euro e misura 06 “insediamento giovani” con 50 milioni di euro. Di queste (e altre misure corollario) potranno godere oltre 2500 imprese agricole piemontesi (misura 04) e circa 1200 giovani agricoltori (misura 06).
PRIORITÀ 3. Organizzazione della filiera alimentare, inclusa la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli, il benessere degli animali e la gestione dei rischi nel settore agricolo
Regimi di qualità dei prodotti agricoli e azioni di promozione e informazione, nonché investimenti nel settore della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli: questa è la destinazione di oltre 30 milioni di euro con la misura 03 “regimi di qualità”, che si affiancherà ad un’altra tranche di “investimenti immateriali” (misura 04) per 86 milioni di euro.
Il Psr prevede inoltre il sostegno ad azioni di prevenzione e di ripristino dei danni provocati da calamità naturali, in sinergia con le specifiche azioni previste dal Psr nazionale (misura 05 “ripristino potenziale agricolo”, con 10 mln di euro).
PRIORITÀ 4. Preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi connessi all’agricoltura e alla silvicoltura
La misura 10 “agro-ambiente” con i suoi contratti agro-climatico-ambientali, interesserà il 18% delle superfici agricole del Piemonte e con i suoi 226 milioni di euro a disposizione, le aziende agricole potranno investire per l’ambiente. E per coloro che sono agricoltori in area protetta (ad esempio aree Natura 2000), la misura 13 “zone con vincoli naturali” contribuirà con 60 milioni di euro a supportare l’attività agricola, primo importante presidio per zone altrimenti a rischio di abbandono.
PRIORITÀ 5. L’efficienza delle risorse e il clima
Sono diverse le misure che concorrono all’implementazione di azioni per migliorare l’efficienza delle risorse (gestione delle acque, riduzione gas serra, diversificazione colturale) e aiutare il clima e tutte insieme mobiliteranno quasi 101 milioni di euro di investimenti.
PRIORITÀ 6. L’inclusione sociale e lo sviluppo locale nelle zone rurali
La novità di questa nuova programmazione è anche quella di puntare alla dimensione “sociale” dell’agricoltura, ed ecco allora la misura 07 “servizi di base e rinnovamento villaggi”, che con 42 milioni di euro favorirà ad esempio l’infrastrutturazione per la banda larga. Ma non solo, viene riconfermato l’intervento Leader che guiderà attraverso l’operato dei Gal (Gruppi di Azione Locali) oltre 66 milioni di euro per Strategie di Sviluppo Locale (Sll).
*Europe Direct Umbria Cesar
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