Fondo filiere 2021, cosa bisogna fare per percepire gli aiuti

La domanda va presentata ad Agea tra il 15 dicembre 2021 e il 17 gennaio 2022. Contratti triennali con un trasformatore. Contributo di 100 euro per ogni ettaro coltivato a mais, legumi e soia

Il Decreto ministeriale n. 3432 del 3 aprile 2020 aveva dato attuazione alla “Istituzione del Fondo per la competitività delle filiere”. Esso prevede un sostegno per lo sviluppo delle filiere del mais e delle proteine vegetali (legumi e soia), tramite l’incentivo a contratti triennali finalizzati a migliorare l’integrazione tra produttori e imprese di trasformazione.

Il 2 luglio 2020, Agea aveva emanato le Istruzioni Operative (Orpum n. 43929 del 02/07/2020) per la presentazione delle domande di sostegno per l’anno 2020.

Il 30 novembre 2021, Agea ha emanato le Istruzioni Operative (Orpum n. 81199 del 30/11/2021) per la presentazione delle domande di sostegno per l’anno 2021.

Le norme applicative di Agea consentono di conoscere le modalità di presentazione delle domande, nonché le indicazioni operative per la sottoscrizione dei contratti triennali di filiera.

Articolo pubblicato nella rubrica La Pac sotto la lente

Abbonati e accedi all’edicola digitale

Le filiere interessate

Le risorse del Fondo per la competitività delle filiere ammontano a:

a) 14 milioni di euro per il mais: 8 milioni di euro per il 2020 e 6 milioni di euro per il 2021;

b) 10,5 milioni di euro per le proteine vegetali (legumi e soia): 6 milioni di euro per il 2020 e 4,5 milioni di euro annui per il 2021;

c) 8 milioni di euro per le carni ovine: 4 milioni di euro per il 2020 e 4 milioni per il 2021;

d) 2 milioni di euro per il latte bufalino.

Il sostegno a mais, soia e legumi

Il Decreto ministeriale n. 3432 del 3 aprile 2020 prevede la concessione dell’aiuto con la finalità di:

- favorire la competitività del settore agricolo e agroalimentare;

- favorire lo sviluppo e gli investimenti delle filiere;

- valorizzare i contratti di filiera nel comparto maidicolo e delle proteine vegetali (legumi e soia);

- migliorare la capacità di autoapprovvigionamento, così da garantire scorte che consentano di affrontare situazioni di crisi.

A tal fine, il suddetto decreto ministeriale prevede un contributo (tab. 1):

- di 100 euro/ha;

- per le colture a mais o proteine vegetali (legumi e soia);

- alle imprese agricole che abbiano già sottoscritto entro il termine della scadenza della domanda di contributo, direttamente o attraverso cooperative, consorzi e organizzazioni di produttori riconosciute di cui sono socie, contratti di filiera di durata almeno triennale.

I «legumi» che possono beneficiare del contributo sono: pisello da granella, fagiolo, lenticchia, cece, fava da granella e favino da granella. I legumi possono essere per uso zootecnico o per uso alimentare.

Beneficiari dell’aiuto

Il sostegno è destinato alle imprese agricole:

- iscritte al registro delle imprese (Camera di Commercio) e all’anagrafe delle aziende agricole, attraverso il fascicolo aziendale;

- che coltivano mais e/o proteine vegetali (legumi e soia);

- che abbiano già sottoscritto, ai sensi del DM 3 aprile 2020, contratti di filiera di durata almeno triennale con imprese di trasformazione e/o commercializzazione.

Il contratto deve essere sottoscritto da:

- i produttori di mais e/o, di proteine vegetali (legumi e soia), singoli o associati;

- e altri soggetti delle fasi di trasformazione e commercializzazione.

Contratto di filiera triennale

Il requisito fondamentale per l’accesso al contributo è quindi la sottoscrizione di un contratto di filiera di durata almeno triennale, che deve essere sottoscritto entro il termine di scadenza della domanda di contributo, quindi non oltre il 17 gennaio 2022. Sono certamente validi i contratti triennali, sottoscritti nel 2020 in occasione della prima domanda di contributo del fondo filiere.

Il «contratto di filiera» è un contratto tra i soggetti della filiera maidicola e/o delle proteine vegetali (legumi e soia), finalizzato a favorire la collaborazione e l’integrazione tra i produttori e le imprese di trasformazione, il miglioramento della qualità del prodotto e la programmazione degli approvvigionamenti.

Il contratto di filiera deve essere sottoscritto da tutti i soggetti interessati.

Ci sono diverse modalità di sottoscrizione dei/i contratto/i triennale/i di filiera:

1. imprenditore agricolo e imprese di trasformazione;

2. cooperative, consorzi agrari e organizzazioni di produttori e imprese di trasformazione;

3. imprenditore agricolo, singolo o associato e centro di stoccaggio e/o altri soggetti della fase di commercializzazione.

Nel secondo caso in cui il contratto di filiera sia sottoscritto da una cooperativa, un consorzio agrario o organizzazione di produttori riconosciuta, il contratto di filiera stesso deve essere integrato da copia dell’impegno/contratto di coltivazione tra la cooperativa, il consorzio agrario e l’organizzazione di produttori e l’impresa agricola socia.

Tale impegno/contratto di coltivazione deve fare riferimento allo specifico Contratto di filiera e può avere durata annuale.

Ci può essere il caso in cui l’impresa di commercializzazione o trasformazione associ direttamente le imprese agricole, anche in forma cooperativa; in tal caso, il contratto di filiera può essere sostituito direttamente dall’impegno/contratto di coltivazione, a condizione che preveda anch’esso una durata triennale.

Articolo pubblicato nella rubrica La Pac sotto la lente

Abbonati e accedi all’edicola digitale

I contenuti

Il contratto di filiera o l’impegno/contratto di coltivazione sottoscritto dal richiedente l’aiuto deve indicare almeno la superficie oggetto del contratto, comunque non eccedente la superficie inserita nel Piano Colturale della Domanda di aiuto del richiedente.

Il contratto di filiera può essere costituito da una parte generale di durata triennale, che può essere integrato in successivi contratti annuali, così come l’impegno/contratto di coltivazione sottoscritto dal richiedente.

Il contratto di filiera o l’impegno/contratto di coltivazione sottoscritto dall’imprenditore agricolo deve essere allegato alla Domanda di aiuto.

Importo dell’aiuto

L’importo massimo dell’aiuto è di 100 euro/ha (tab. 1), coltivati a mais e/o proteine vegetali (soia e legumi).

L’aiuto, spettante a ciascuna impresa agricola, è commisurato alla superficie agricola, espressa in ettari, coltivata a mais, proteine vegetali (soia e legumi) nel limite di 50 ettari.

Quindi, ad esempio, un’impresa che coltiva 40 ettari di soia e 30 ettari di favino da granella, anche se tutti con contratto di filiera, percepisce un aiuto su 50 ettari.

Fermo restando il limite massimo di 100 euro/ha, l’importo unitario dell’aiuto è determinato in base al rapporto tra l’ammontare dei fondi stanziati e la superficie totale coltivata a mais, soia e legumi per la quale è stata presentata domanda di aiuto. In altre parole, se le richieste sono superiori alla disponibilità, l’importo erogato sarà ridotto proporzionalmente.

Nel 2020, le richieste sono state superiori alla disponibilità, quindi l’importo erogato è stato ridotto a 74,11 euro/ha per il mais e 60,85 euro/ha per soia e legumi.

L’aiuto del “fondo competitività filiere” si applica esclusivamente alla produzione di mais, soia e legumi per la trasformazione e non alla produzione “da seme”, insilato, foraggio e produzione energetica.

Non è richiesto l’utilizzo di sementi certificate.

Aiuto «de minimi

L’aiuto per il mais, la soia e i legumi è concesso all’impresa nel limite dell’importo massimo di 25.000 euro nell’arco di tre esercizi finanziari, alle condizioni stabilite dal regolamento (UE) n. 1308/2013, relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti de minimis nel settore agricolo.

Se l’agricoltore ha ricevuto un altro sostegno rientrante nel de minimis, può cumulare il sostegno fino alla concorrenza di 25.000 euro nell’arco di tre esercizi finanziari.

La presentazione delle domande

La domanda di aiuto può essere presentata a partire dal 15 dicembre 2021 fino al 17 gennaio 2022. La domanda va presentata direttamente ad Agea e non agli Organismi Pagatori regionali.

L’erogazione degli aiuti è subordinata alla presenza delle dichiarazioni sostitutive dell’atto di notorietà necessarie alla richiesta della documentazione antimafia.


Sostegno a favore delle carni di agnello macellate

Il Fondo per la competitività delle filiere prevede una dotazione di 4 milioni di euro per l’anno 2021 a favore delle carne ovine.

Le Istruzioni Operative Agea n. 82106 del 2 dicembre 2021 riportano le modalità attuative per la richiesta e l’erogazione dell’aiuto a favore della filiera delle carni ovine per la campagna 2021 a valere sul suddetto Fondo.

La finalità è quella di sostenere la filiera ovina, con particolare riferimento agli agnelli macellati:

- carni ovine Igp: le carni di agnello macellate e certificate Igp secondo i disciplinari delle indicazioni geografiche Abbacchio romano Igp, Agnello del Centro Italia Igp e Agnello di Sardegna Igp;

- carni ovine non Igp: le carni di agnello nato, allevato e macellato in Italia e non certificato Igp; zootecnia.

La presentazione delle domande di aiuto può essere effettuata a partire dal 3 dicembre 2021 fino al 15 dicembre 2021, e avverrà in modo precompilato sulla base:

- delle informazioni già presenti nella Banca Dati Nazionale del Ministero della Salute;

- delle informazioni fornite dagli Organismi di etichettatura Igp;

- dei dati aziendali presenti nel Fascicolo Aziendale del Sian.

L’aiuto è riconosciuto al detentore o proprietario di un allevamento attivo, in base al numero di capi ovini nati, allevati e macellati in Italia, nel periodo 1° marzo 2021 – 30 aprile 2021. Alle imprese agricole di allevamento di ovini è concesso un aiuto fino a 9 euro per ogni capo macellato e certificato Igp e un aiuto fino a 6 euro per ogni capo non Igp.

L’erogazione dell’aiuto, da parte di Agea, sarà eseguita in due momenti: con un pagamento in acconto pari al 70% del contributo spettante e con un saldo finale al termine dei controlli istruttori previsti.

Fondo filiere 2021, cosa bisogna fare per percepire gli aiuti - Ultima modifica: 2021-12-18T08:40:32+01:00 da K4

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento
Per favore inserisci il tuo nome