L’Umbria, “cuore verde d’Italia”, si muove per conservare il suo storico “claim” nell’ambito del processo di definizione della strategia regionale per lo sviluppo sostenibile, al cui interno il ruolo delle imprese agricole e del sistema agroalimentare nel suo complesso hanno un peso determinante, dato il peso rivestito storicamente dal settore primario.
Non è un caso, quindi, che dopo la pre-adozione a fine ottobre, da parte della Regione, dei “Lineamenti preliminari per la definizione della Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile dell’Umbria” e l’avvio a dicembre della fase partecipativa aperta a tutte le rappresentanze, la prima iniziativa pubblica in tema, in programma il 20 gennaio, riguardi il mondo agricolo.
Come accedere all’incontro
L’incontro, promosso dalla Regione e dal 3A-Parco Tecnologico Agroalimentare e che stante il contesto pandemico si svolgerà con modalità webinar (riunione Zoom https://zoom.us/j/99763567920 – ID riunione: 997 6356 7920 – Passcode: 091339), sarà introdotto da Marcello Serafini, amministratore unico della società 3A e moderato da Luciano Concezzi, responsabile area innovazione del Parco.
Tre gli interventi centrali, ai quali farà seguito il dibattito con il punto di vista delle imprese agricole e delle associazioni di categoria, con le conclusioni affidate all’assessore regionale all’agricoltura Roberto Morroni.
Gli interventi
In apertura interverranno Andrea Monsignori, dirigente Servizio sostenibilità ambientale della Regione, e Alfredo Manzi, responsabile della sezione valutazioni ambientali e sviluppo sostenibile, sul tema: “Il percorso verso la strategia per lo sviluppo sostenibile dell’Umbria”. Franco Garofalo, in rappresentanza dell’Autorità di gestione del Piano di sviluppo rurale, parlerà del “contributo del PSR per l’Umbria 2023-2027 alla sostenibilità del settore agricolo”. Terzo intervento quello di Rita Biconne di Anci-Felcos dal titolo “L’inchiesta pubblica ed i Forum regionali per la definizione regionale per lo sviluppo sostenibile”.
Particolarmente atteso l'intervento di Franco Garofalo, alla luce del ruolo cruciale assegnato al Piano di sviluppo rurale. Per rafforzare la ripresa, l’Umbria ha infatti a disposizione ulteriori 285 milioni di euro da mettere a frutto nel biennio di transizione 2021-2022 della programmazione, che portano a 1,2 miliardi di euro la sua dotazione finanziaria complessiva. Saranno impegnati, anticipa l’assessore Morroni, per il potenziamento degli assi strategici: competitività, sostenibilità e ricambio generazionale.
Gli stanziamenti per il 2022
Nello specifico vengono destinati 98,6 milioni di euro alle azioni per ambiente e clima (biologico, agroambiente, indennità compensativa e forestazione); 13 milioni per la misura Leader a utilizzo dei Gal; 123 milioni per il potenziamento dei bandi a sostegno degli investimenti aziendali, i giovani, la trasformazione, le filiere e per nuovi bandi in settori ritenuti strategici quali formazione, consulenza, servizi alla popolazione, benessere degli animali e filiere. Con 23 milioni di euro è stato rafforzato il bando per gli investimenti nelle aziende agricole. Ulteriori 16 milioni sono stati indirizzati al rafforzamento del bando a sostegno degli investimenti delle imprese di trasformazione. Capitolo rilevante quello dell'ampliamento delle imprese condotte da giovani agricoltori: 19 milioni sono stati destinati al finanziamento delle domande di primo insediamento non ancora soddisfatte nei primi due bandi, mentre altri 6 milioni andranno a supporto dei giovani agricoltori che operano nel biologico.
Agricoltura dunque centrale, per specificità e risorse in campo, per la definizione della strategia regionale per lo sviluppo sostenibile. Il documento preliminare oggetto di una “inchiesta pubblica” è a disposizione di cittadini ed imprese, che potranno partecipare fino al 29 marzo 2022 consultando il sito della Regione Umbria alla pagina https://www.regione.umbria/ambiente/sviluppo-sostenibile.